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KTM, Petrucci (quasi) pronto per la Dakar 2022

Passare dall’asfalto e dai cordoli allo sterrato e ai deserti non è cosa semplice ed immediata. Lo sperimenterà sulla sua pelle Danilo Petrucci che, al termine della stagione, lascerà la MotoGP per iniziare una nuova avventura - sempre con KTM - e cimentarsi nella Dakar! "Il mio obiettivo - ha detto -  è solo quello di finire la gara e godermela!"
Petrucci alla Dakar
Cos’hanno in comune, marca a parte, una RC16 e una 450 Rally? A quanto pare il pilota che vi monta in sella… Soddisfatto dei 10 podi e delle due vittorie raggiunte in 10 stagioni in MotoGP, l’ormai 31enne Danilo Petrucci lascia il circuito e si prepara per le piste sterrate della Dakar. Una passione che il “Petrux” coltiva ormai da parecchi anni e che molto presto si trasformerà in realtà: ad aiutarlo nella “transizione” ci stanno pensando amici e piloti del calibro di Matthias Walkner, vincitore della Dakar 2018 e neocampione del mondo Cross-Country Rallies, Toby Price, due volte campione Dakar e Kevin Benavides, attuale numero 1 nel Rally, messi da KTM a disposizione di Danilo per “avviarlo” alla disciplina ed aiutarlo a cambiare dall’asfalto all’off-road. Il tutto, è chiaro, in vista del 1 gennaio 2022 quando Petrucci si schiererà accanto agli altri piloti per prendere parte alla sua prima Dakar. 

Per me è davvero un sogno che si avvera - ha detto Danilo -. La Dakar è un evento che ho sempre voluto fare fin da quando ero bambino e guardavo le videocassette del Rally Dakar degli anni '80 e '90. Ora, grazie a KTM, questo sogno sta diventando realtà. Per prima cosa, vorrei ringraziare KTM per questa grande opportunità; penso che sarò l'unico pilota che in poco più di un mese ha gareggiato in MotoGP e poi al Rally Dakar, quindi è con grande orgoglio che ci vado. Il mio obiettivo principale è solo quello di finire la gara e godermela. Il primo approccio è stato quello di accumulare un po' di allenamento con Jordi, lui ha partecipato alla gara molte volte e ha finito sul podio, quindi è stato grande nell'aiutarmi a imparare. Ho avuto il mio primo assaggio di guida nelle dune di Dubai, dove sono stato con i campioni della Dakar di KTM e ho potuto imparare molto da loro, è stato bello vederli guidare, e sono stati super gentili e disponibili con me. Spero che l'allenamento del prossimo mese sia sufficiente; sicuramente sarà una gara dura, ma sono eccitato”.
"Il talento di Danilo e il suo carattere fanno sì che sia uno dei pochi ragazzi di livello elitario che crediamo possa fare questo passaggio radicale dall'asfalto alle dune” ha detto invece Pit Beirer, direttore di KTM Motorsports.  “È una grande storia per un grande ragazzo. Vogliamo ringraziarlo per la sua professionalità e tutti i suoi sforzi come parte del team Tech3 nel nostro progetto MotoGP e ora è il momento di un altro 'mondo'!"
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