Kawasaki Z 900 RS by Doremi Collection
Quando una specialista delle Z d'annata, come Doremi Collection, decide di mettere le mani sulla nuova Kawa RS c'è da attendersi qualcosa di speciale. Ecco il suo tributo ai mezzi che hanno dato spettacolo sulle piste USA negli anni 70!
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Moto
L'interpretazione di Doremi
La Z 900 RS, diretta discendente delle mitica Z1 anni ’70, ha da poco debuttato di fronte al grande pubblico del Salone di Tokyo e EICMA 2017. Kawasaki ha però scelto di "andare oltre" e, con il progetto Beyond Z, vuole dare vita a una stirpe di fuoriserie capaci di far vedere cosa si può fare partendo proprio dalla sua RS.
Tra i primi a cui è stata chiesto di mettere mano alla nuova Z c'è Doremi Collection, storica factory giapponese specializzata in Z1 pistolate che, guardando con un po' di nostalgia al campionato AMA, ha scelto di realizzare un tributo ai piloti e ai mezzi che hanno fatto la storia delle prime gare con moto di serie, nate negli anni 70 in America.
Un grande lavoro è stato fatto per lo scarico, l'originale è rimpiazzato da uno splendido 4 in 4 in acciaio che suona molto più "dolcemente" di quello di serie e si ispira all'originale della prima Z1. I richiami alla antenata sono parecchi, come i parafanghi posteriore e anteriore interamente cromati o gli indicatori di direzione extra large, dotati però di moderne lampade a LED. Tra i pezzi speciali anche parecchio alluminio: leva freno e frizione, pedane, copri-radiatore e protezioni per carter e telaio.
Tocco fondamentale per ricreare l'atmosfera "period perfect" AMA anni 70 sono i cerchi in lega da 18 pollici della Morris che hanno preso il posto delle ruote originali, mentre i dischi freni forati sono stati sostituiti da unità "piene" tipo KR. Intervento poco evidente ma che ha contribuito a slanciare la linea è la coda poi rialzata e dotata di una seduta regolabile in altezza, mentre la forcella è stata sfilata di un paio di centimetri. Bel lavoro anche per la carrozzeria, coda e fianchetti sono quelli della "vecchia" Zephyr, un modello retrò arrivato troppo presto, che negli anni 90 ebbe scarso successo. Il lavoro non è ancora finito, in agendac'è ora il progetto di sostituire il serbatoio originale con quello snello e squadrato di una Z1000 MK II. Non vediamo l'ora di vederlo!
Tra i primi a cui è stata chiesto di mettere mano alla nuova Z c'è Doremi Collection, storica factory giapponese specializzata in Z1 pistolate che, guardando con un po' di nostalgia al campionato AMA, ha scelto di realizzare un tributo ai piloti e ai mezzi che hanno fatto la storia delle prime gare con moto di serie, nate negli anni 70 in America.
Un grande lavoro è stato fatto per lo scarico, l'originale è rimpiazzato da uno splendido 4 in 4 in acciaio che suona molto più "dolcemente" di quello di serie e si ispira all'originale della prima Z1. I richiami alla antenata sono parecchi, come i parafanghi posteriore e anteriore interamente cromati o gli indicatori di direzione extra large, dotati però di moderne lampade a LED. Tra i pezzi speciali anche parecchio alluminio: leva freno e frizione, pedane, copri-radiatore e protezioni per carter e telaio.
Tocco fondamentale per ricreare l'atmosfera "period perfect" AMA anni 70 sono i cerchi in lega da 18 pollici della Morris che hanno preso il posto delle ruote originali, mentre i dischi freni forati sono stati sostituiti da unità "piene" tipo KR. Intervento poco evidente ma che ha contribuito a slanciare la linea è la coda poi rialzata e dotata di una seduta regolabile in altezza, mentre la forcella è stata sfilata di un paio di centimetri. Bel lavoro anche per la carrozzeria, coda e fianchetti sono quelli della "vecchia" Zephyr, un modello retrò arrivato troppo presto, che negli anni 90 ebbe scarso successo. Il lavoro non è ancora finito, in agendac'è ora il progetto di sostituire il serbatoio originale con quello snello e squadrato di una Z1000 MK II. Non vediamo l'ora di vederlo!
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