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Kawasaki Z 900 RS Cafè vs Ducati Scrambler 1100 Sport

Sono belle da vedere e ancor più da guidare. Ma è meglio la sportiva col look anni 70 o la naked travestita da Scrambler?
Questo è un confronto tra “moto per buongustai” capaci di offrire sensazioni ed emozioni, oltre che buone prestazioni. Moto dalle linee classiche, entrambe ispirate a modelli storici. La Kawasaki 900 Z1 fece scalpore nel 1972 per la potenza “esagerata” per l’epoca (82 CV), mentre la Ducati Scrambler nei primi anni 70 era la moto più desiderata dai giovani per la sua agilità e l’estetica accattivante. Ebbene, le stesse caratteristiche si ritrovano nelle moto in queste pagine. La Z 900 RS Cafe è tra le classiche più “muscolose” in circolazione: abbiamo rilevato ben 103 CV alla ruota. La Scrambler 1100 Sport è la più bella delle Ducati retrò “grosse”, nonché quella con la migliore dotazione tecnica ed elettronica.  
La Scrambler 1100 monta il classico bicilindrico raffreddato ad aria con distribuzione a due valvole con comando desmodromico. Completissima la dotazione elettronica che comprende tra l’altro il comando del gas ride by wire, la piattaforma inerziale IMU, tre mappature motore (Active, Journey e City), DTC regolabile su 4 livelli e sistema Bosch ABS 9.1 con funzione cornering. Rispetto alla Z 900 RS “base”, la versione Cafe sfoggia un bel cupolino anni 70 e una posizione di guida più sportiva, grazie al manubrio ribassato e alla sella rialzata (quasi come un codino) nella parte posteriore. Di serie c’è il controllo di trazione KTRC su due livelli.


Su strada
Anche se diverse nella posizione di guida, Ducati e Kawasaki offrono entrambe un comfort di marcia più che discreto. Sulla Scrambler il peso è meno caricato sui polsi, la posizione è più naturale che sulla Z 900 RS Cafe, dotata di un manubrio a “piega bassa” con impostazione sportiva ma non troppo. Più trattabile e lineare nell’erogazione della potenza il quattro cilindri della Kawa, che sale di giri deciso ma non quanto il bicilindrico della Scrambler che svetta per prontezza all’apertura del gas. Il vigore continua per entrambe ai medi regimi, mentre in allungo i cavalli in più della Z 900 RS si fanno sentire: per la Ducati la spinta agli alti si ferma prima degli 8.000 giri dove interviene il limitatore, mentre sulla Z 900, forte di due cilindri in più, la spinta continua rabbiosa fino a 10.000 giri. Tra le curve, nonostante gli pneumatici leggermente tassellati e la ruota anteriore da 18”, la Scrambler 1100 è più svelta e reattiva nello stretto dove la Kawasaki va invece lasciata scorrere, nonostante l’azzeccata taratura delle sospensioni, di qualità per entrambe. lnvece la Z 900 è più efficace nel misto veloce, dove la Scrambler sconta l’assenza di riparo e qualche vibrazione su manubrio e pedane. Sia Kawasaki che Ducati sfoggiano comunque avantreni stabili e sempre “ben piantati”. Quanto ai freni, quelli della Scrambler sono più “aggressivi”, soprattutto nell’attacco, mentre quelli della Z 900 sono più modulabili, applicando più o meno forza sulla leva.



In autostrada
Nelle gita “fuori porta” entrambe se la cavano bene, ma nei viaggi a medio/lungo raggio la Kawasaki vince il confronto a mani basse. L’erogazione regolare del quattro cilindri e la possibilità di tenere ritmi più sostenuti senza stancare il pilota, grazie al riparo del cupolino (che a velocità elevate provoca però fastidiose turbolenze all’altezza delle spalle del pilota) fanno della Z 900 RS Cafe una buona compagna di viaggio mentre l’erogazione decisamente più pronta ma meno trattabile, l’assenza di riparo e le vibrazioni agli alti regimi limitano per forza di cose l’utilizzo “turistico” della Scrambler.  In ogni caso con queste moto è meglio viaggiare da soli: su entrambe il passeggero non ha appigli e sulla Ducati deve anche fare i conti con i terminali di scarico sotto la sella che scaldano le gambe. Sia Ducati che Kawasaki comunque in velocità sono stabili, affrontano i curvoni autostradali in tutta sicurezza, sempre ben piantate, e non soffrono le scie dei camion. Ridotta alla borsa da serbatoio la capacità di carico: i codini non permettono il montaggio del bauletto. E se per la Kawa si potrebbero utilizzare le bisacce (ma starebbero male...), i terminali di scarico non permettono la stessa soluzione sulla Scrambler.

In città
Pesanti ma ben bilanciate, le due “classiche” si comportano bene anche in città: tra le auto in coda si muovono con disinvoltura, solo le manovre da fermo risultano un po’ impegnative. La Scrambler in partenza è fulminea mentre la Kawa, graduale ma meno “pronta” nell’erogazione, se la cava bene grazie al cambio con i rapporti corti nelle prime marce, che al semaforo aiutano parecchio. Meglio dotata elettronicamente, la Ducati con ABS cornering e mappature dedicate risulta più sicura sul bagnato, ma bisogna fare attenzione all’esuberanza del freno anteriore a cui bisogna abituarsi. Molto modulabile invece la frenata della Z 900 RS, dotata comunque di ABS e controllo di trazione. Bene per entrambe cambio e frizione, sempre facili da gestire.



Ducati
Scheda tecnica

Motore: bicilindrico 4 tempi
Cilindrata cm3: 1.079
Raffreddamento: a aria/olio
Alimentazione: a iniezione
Cambio:  a 6 marce
Potenza: CV (kW)/giri 86 (63)/7500
Freno anteriore: a doppio disco da 320 mm
Freno posteriore: a disco da 245 mm
Pneumatico anteriore: 120/80-18”
Pneumatico posteriore: 180/55-17”
Altezza sella cm: 81
Peso kg (in o.d.m.): 20
Prezzo: 15.090 euro

Rilevamenti
Velocità massima km/h
194,3
Accelerazione secondi
0-400 metri 12,3
0-1000 metri 24,1
0-100 km/h 3,6
Ripresa (da 50 km/h in 6a marcia) secondi
400 metri 12,8
1000 metri 24,8
Potenza massima alla ruota
CV/kW 77,8/58,0
giri al minuto 7.681
Coppia massima alla ruota
Nm/kgm 81,39/8,30
giri al minuto 5.227
Frenata  metri
da 100 km/h 37,8
Consumi km/litro
Autostrada 16,2
Extraurbano 22,1
90 km/h 21,8
120 km/h 17,0
Al massimo 9,9
Autonomia (chilometri con un pieno) km
120 km/h 255,2
al massimo 147,9

Kawasaki
Scheda tecnica
Motore: 4 cilindri 4 tempi
Cilindrata cm3: 948
Raffreddamento: a liquido
Alimentazione: a iniezione
Cambio:  a 6 marce
Potenza CV (kW)/giri: 111(82)/8.500
Freno anteriore: a doppio disco da 300 mm
Freno posteriore: a disco da 250 mm
Pneumatico anteriore: 120/70-17”
Pneumatico posteriore: 180/55-17”
Altezza sella cm: 82
Peso kg (in o.d.m.): 216
Prezzo: 12.290 euro

Rilevamenti
Velocità massima km/h
210,7
Accelerazione secondi
0-400 metri 11,9
0-1000 metri 23,0
0-100 km/h 3,6
Ripresa (da 50 km/h in 6a marcia) secondi
400 metri 13,4
1000 metri 25,3
Potenza massima alla ruota
CV/kW 103,2/77,0
giri al minuto 8.600
Coppia massima alla ruota
Nm/kgm 94,43/9,63
giri al minuto 6.100
Frenata  metri
da 100 km/h 39,2
Consumi km/litro
Autostrada 18,2
Extraurbano 25,3
90 km/h 23,6
120 km/h 20,0
Al massimo 10,9
Autonomia (chilometri con un pieno) km
120 km/h 340,6
al massimo 184,6
 
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