Kawasaki Versys 1000 usata: pregi, difetti e cosa controllare
La sua linea ha fatto discutere, anzi è piaciuta assai poco, ma la Versys ha una dotazione elettronica completa, è molto comoda ed è una grande viaggiatrice. Il motore è potente ma trasmette qualche vibrazione di troppo. Considerate tutte le sue qualità, oggi i prezzi sono parecchio invitanti
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Moto
Punti di forza
Il motore quattro cilindri della Versys 1000 è una goduria: eroga i cavalli in modo regolare, agli alti regimi tira fuori tanta grinta ma anche ai medi (quelli più usati nel “mondo reale”) la spinta è buona. La posizione di guida è ottima, si sta seduti rilassati e con le braccia comodamente distese verso il largo manubrio. Grazie anche al buon riparo dall’aria offerto dal parabrezza, è perfetta per macinare chilometri.
Le sospensioni (regolabili) sono tarate sul morbido e assorbono senza problemi buche e, se serve, anche i pavé cittadini. Su strada la Versys si comporta da vera Kawasaki: l’avantreno è preciso e dà confidenza anche nei curvoni presi a tutta velocità. In più c’è una dotazione elettronica completa: due mappature motore, controllo di trazione (su tre livelli di intervento) e ABS sono di serie.
Punti deboli
La linea non è tra le più riuscite, bisogna farsela piacere. La sella alta e larga può infastidire chi è sotto il metro e settantacinque, mentre il motore a regimi medio-alti trasmette delle vibrazioni fastidiose. Le finiture in alcuni punti non sono “giapponesi”. Il cambio può diventare poco preciso se strapazzato, soprattutto in città. Il peso si fa sentire nelle manovre da fermo. Il freno anteriore va azionato con decisione, mentre l’ABS entra in funzione spesso al posteriore.
Cosa controllare
❱❱❱ Motore
Robusto e collaudato: se si fanno i tagliandi (controllate che ci siano i timbri) non dà problemi.
❱❱❱ Catena trasmissione
Su una moto che deve aver fatto qualche bel viaggetto potrebbe essere messa un po’ male. Va ingrassata con regolarità. Controllate anche lo stato dei denti di corona e pignone.
❱❱❱ Pannelli plastica
Non della migliore qualità, le vibrazioni del motore possono allentare i perni di fissaggio.
❱❱❱ Dischi freno
Segnalato qualche caso di usura con “cottura” della superficie frenante.
❱❱❱ Gomme
Banale ma... con la Versys si macinano chilometri in scioltezza, le gomme durano poco tempo.
Rilevamenti: velocità massima 228,8 km/h, accelerazione 0-400m 11,8sec, consumo extraurbano 12,2 km/l, peso 226 kg
Quotazioni medie: da 5.000 a 8.000 euro. La Versys prima serie non costava molto, considerando anche la ricca dotazione di serie, ma non ha avuto molto successo. Con queste premesse è facile fare ottimi affari: con poche migliaia di euro vi portate a casa una robusta ed efficace viaggiatrice. Va da sé che il “matrimonio” dovrà essere lungo: non è una moto facile da rivendere e i concessionari la ritirano in permuta solo a prezzi “stracciati”.
Il motore quattro cilindri della Versys 1000 è una goduria: eroga i cavalli in modo regolare, agli alti regimi tira fuori tanta grinta ma anche ai medi (quelli più usati nel “mondo reale”) la spinta è buona. La posizione di guida è ottima, si sta seduti rilassati e con le braccia comodamente distese verso il largo manubrio. Grazie anche al buon riparo dall’aria offerto dal parabrezza, è perfetta per macinare chilometri.
Le sospensioni (regolabili) sono tarate sul morbido e assorbono senza problemi buche e, se serve, anche i pavé cittadini. Su strada la Versys si comporta da vera Kawasaki: l’avantreno è preciso e dà confidenza anche nei curvoni presi a tutta velocità. In più c’è una dotazione elettronica completa: due mappature motore, controllo di trazione (su tre livelli di intervento) e ABS sono di serie.
Punti deboli
La linea non è tra le più riuscite, bisogna farsela piacere. La sella alta e larga può infastidire chi è sotto il metro e settantacinque, mentre il motore a regimi medio-alti trasmette delle vibrazioni fastidiose. Le finiture in alcuni punti non sono “giapponesi”. Il cambio può diventare poco preciso se strapazzato, soprattutto in città. Il peso si fa sentire nelle manovre da fermo. Il freno anteriore va azionato con decisione, mentre l’ABS entra in funzione spesso al posteriore.
Cosa controllare
❱❱❱ Motore
Robusto e collaudato: se si fanno i tagliandi (controllate che ci siano i timbri) non dà problemi.
❱❱❱ Catena trasmissione
Su una moto che deve aver fatto qualche bel viaggetto potrebbe essere messa un po’ male. Va ingrassata con regolarità. Controllate anche lo stato dei denti di corona e pignone.
❱❱❱ Pannelli plastica
Non della migliore qualità, le vibrazioni del motore possono allentare i perni di fissaggio.
❱❱❱ Dischi freno
Segnalato qualche caso di usura con “cottura” della superficie frenante.
❱❱❱ Gomme
Banale ma... con la Versys si macinano chilometri in scioltezza, le gomme durano poco tempo.
Rilevamenti: velocità massima 228,8 km/h, accelerazione 0-400m 11,8sec, consumo extraurbano 12,2 km/l, peso 226 kg
Quotazioni medie: da 5.000 a 8.000 euro. La Versys prima serie non costava molto, considerando anche la ricca dotazione di serie, ma non ha avuto molto successo. Con queste premesse è facile fare ottimi affari: con poche migliaia di euro vi portate a casa una robusta ed efficace viaggiatrice. Va da sé che il “matrimonio” dovrà essere lungo: non è una moto facile da rivendere e i concessionari la ritirano in permuta solo a prezzi “stracciati”.
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