Kawasaki H2R, la bellezza della precisione - VIDEO
Il sedicesimo video con protagonista la H2R svela come viene realizzata la girante del compressore volumetrico. Si tratta di un pezzo di alta "oreficeria" meccanica, ricavato da un blocco di alluminio. Una volta "scolpita" la turbina viene poi sottoposta a numerosi controlli di qualità. La perfezione si raggiunge partendo dai dettagli
Image
News
Le origini del compressore
Il nuovo bombardone di Akashi si svela piano piano e nell’ultimo video dedicato l’attenzione si sposta su uno dei dettagli più interessanti della nuova belva targata Kawasaki: la girante del compressore volumetrico, il cuore del sistema di sovralimentazione che permette al motore di erogare ben 300 CV. La girante è realizzata in alluminio ricavato dal pieno, utilizzando dei sofisticati macchinari robotizzati a controllo numerico. Infine, una volta realizzato, il pezzo viene controllato tramite un macchinario in grado di rilevare con precisione che la girante rispetti le misure previste dal progetto. Ogni singolo dettaglio, dunque, è studiato e prima di tutto realizzato secondo standard qualitativi elevatissimi, prassi fondamentale quando si tratta di moto ad alte prestazioni. Lo stesso discorso vale per la sorellina targata H2 che, a differenza della H2R sarà omologata per l'uso su strada e pertanto avrà un motore con potenza ridotta a soli 250 CV per renderne più facile (si fa per dire...) l'uso su strada. La H", il cui prezzo è stato svelato da una “schermata rubata” qualche giorno fa (negli USA sarà di 30.000 dollari), verrà presentata ufficialmente a EICMA e in quell'occasione avremo altre indicazioni più precise sulla tecnica e la dotazione elettronica di questa nuova fasmiglia di supersportive giapponesi.
Il nuovo bombardone di Akashi si svela piano piano e nell’ultimo video dedicato l’attenzione si sposta su uno dei dettagli più interessanti della nuova belva targata Kawasaki: la girante del compressore volumetrico, il cuore del sistema di sovralimentazione che permette al motore di erogare ben 300 CV. La girante è realizzata in alluminio ricavato dal pieno, utilizzando dei sofisticati macchinari robotizzati a controllo numerico. Infine, una volta realizzato, il pezzo viene controllato tramite un macchinario in grado di rilevare con precisione che la girante rispetti le misure previste dal progetto. Ogni singolo dettaglio, dunque, è studiato e prima di tutto realizzato secondo standard qualitativi elevatissimi, prassi fondamentale quando si tratta di moto ad alte prestazioni. Lo stesso discorso vale per la sorellina targata H2 che, a differenza della H2R sarà omologata per l'uso su strada e pertanto avrà un motore con potenza ridotta a soli 250 CV per renderne più facile (si fa per dire...) l'uso su strada. La H", il cui prezzo è stato svelato da una “schermata rubata” qualche giorno fa (negli USA sarà di 30.000 dollari), verrà presentata ufficialmente a EICMA e in quell'occasione avremo altre indicazioni più precise sulla tecnica e la dotazione elettronica di questa nuova fasmiglia di supersportive giapponesi.
Aggiungi un commento