Kawasaki Corleo, fuoristrada a 4 zampe motrici!
Al World Expo di Osaka, Kawasaki ha pensato di stupire i visitatori proponendo un veicolo fuoristrada con la bellezza di quattro zampe. Per fare off road nel futuro non useremo più le ruote tassellate...
Chi, come il sottoscritto, ha più di quarant'anni, ricorderà sicuramente la mitica Battle-Cat, tigre con elmetto e sella che He-Man cavalcava quando riceveva i poteri di Grayskull nella serie animata omonima, He-Man e i Dominatori dell'Universo (cliccate qui se vi manca la reference). Ebbene, al netto di spade magiche, orchi volanti e scheletri cattivi oltre che parlanti, pare proprio che in futuro anche noi potremo cavalcare qualcosa di molto simile a un grosso felino. Kawasaki, al World Expo di Osaka, infatti, ha presentato Corleo, una sorta di quadrupede alimentato da un motore benzina che ricarica celle a combustibile, capace di trasportare un uomo e superare ostacoli offroad. È stato presentato l'1 aprile, quindi insomma è una provocazione. Però affascinante!
Un concept nato dall'unione tra robotica e motociclismo
Forte della sua esperienza nei settori motociclistico e robotico Kawasaki ha deciso di abbandonare l'impostazione tradizionale a due o quattro ruote, per adottare una più "naturalistica" configurazione a quattro zampe che mira a offrire doti di stabilità, capacità di superamento degli ostacoli e un piacere di guida del tutto nuovo. Le linee del veicolo richiamano per l'appunto la potenza di un felino, pur conservando un'estetica che evoca il mondo delle motociclette. Pescando a piene mani dalle descrizioni Kawasaki, il tema centrale del progetto è l'"istinto di movimento", partendo dalla considerazione che l'atto stesso di spostarsi generi nell'essere umano una sensazione di benessere intrinseca. In uno scenario futuro ipotizzato per il 2050, lontano dal caos urbano e immerso in una natura incontaminata, il Corleo, quindi, si propone come un mezzo capace di liberare questo primordiale desiderio di esplorazione. Insomma, tra distopia e fantascienza, il futuro ci vede padroni di una natura incontaminata (o post apocalittica, chissà) e dediti a cavalcare animali metallici. Sarà.

Più che un manubrio, delle briglie
Ma come è fatto?
Il sistema di controllo è progettato per instaurare una simbiosi tra pilota e macchina, con quest'ultima in grado di interpretare costantemente i movimenti del guidatore. Le dimensioni del veicolo suggeriscono la possibilità di ospitare due persone, mentre il manubrio, con il suo design a redini, e le pedane, denominate "staffe", rimandano chiaramente all'esperienza dell'equitazione. Interessante il propulsore: un motore a due tempi da 150 cm³ sovralimentato mediante turbocompressore e alimentato a idrogeno. Questa soluzione tecnica, come evidenziato dalla disposizione con il motore alloggiato nella parte anteriore e il serbatoio dell'idrogeno in quella posteriore, dovrebbe promettere emissioni azzerate. L'adozione di un motore a due tempi, compatto e leggero, unita all'efficienza della sovralimentazione, potrebbe tradursi in prestazioni interessanti.
Come essere in sella davvero a un animale
La ciclistica del Corleo sfrutta il know-how Kawasaki nel settore motociclistico, adottando un forcellone per le "zampe". La particolare cinematica della sospensione posteriore, con un movimento verticale indipendente rispetto all'anteriore, è studiata per assorbire gli impatti durante la marcia e agevolare la progressione su terreni sconnessi, mantenendo il pilota in una posizione che favorisce la visuale del percorso. Il sistema di guida si basa sul rilevamento dello spostamento del baricentro del pilota attraverso le pedane e il manubrio. Un proiettore frontale è in grado di tracciare sul terreno dei marker luminosi per assistere la guida notturna. Un display verticale posizionato sul manubrio fornisce al pilota informazioni sullo stato del veicolo e sull'ambiente circostante. Le "staffe" (pedane) sono configurabili in due modalità: comfort e sport, quest'ultima caratterizzata da una posizione più alta che richiama l'assetto di un fantino. L'obiettivo è ridefinire il concetto di mobilità off-road, offrendo un mezzo capace di muoversi in sicurezza anche su percorsi impervi, mantenendo un feeling di guida intuitivo. A differenza dei tradizionali sistemi di sterzo e acceleratore, il Corleo risponde al movimento del corpo del pilota, rilevato attraverso le pedane e il manubrio.
Se fino a qui vi è sembrato tutto fumoso (e non ci sarebbe da stupirsi), ecco un video, ovviamente realizzato in computer grafica, di quello che promette questo concept Kawasaki.