Kaleidoscopic: quando la Gold Wing parla francese
Come si trasforma una GL1000 Gold Wing degli anni 70 in un bobber che non può passare inosservato? Basta metterla nelle sapienti mani di due artigiani francesi
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Dalla Bretagna con furore
In un mondo dove la parola d'ordine è diventata “velocità”, la GL1000, con le sue dimensioni e la sua "pacifica inesorabilità" sembra fuori posto. I francesi della “Sur Les Chapeaux De Roues” non sono per niente d'accordo, visto che questa Kaleidoscopic esce proprio dalla loro officina in Bretagna. Manu (il meccanico) e Yann (specializzato nei lavori di carrozzeria) hanno infatti recuperato questa vecchia Gold Wing del 1976 che giaceva abbandonata in un fienile, un rottame in condizioni pessime, e l'hanno saputa trasformare in un'audace bobber.
Le prime attenzioni le hanno riservate al motore, il quattro cilindri contrapposti da 1000 cm3, che è stato completamente smontato e ricostruito da capo. Il blocco verniciato in rosso ne mette in evidenza tutta l'imponenza. Il telaio è quello originale, ma è stato rivisto sia nella parte alta sia nel codino. La porzione anteriore è stata modificata per permettere l'alloggiamento di un serbatoio prelevato da una BMW, meno spigoloso e più capiente dell'originale. Ciò ha anche imposto di sistemare diversamente l'impianto di iniezione e di realizzare un nuovo airbox dedicato. Dietro invece la moto è stata accorciata, c'è una sella realizzata a mano, così come i fianchetti laterali e il sistema di scarico che vanta un terminale Supertrapp.
Il reparto sospensioni è composto dalla forcella originale, ribassata e dotata di nuovi foderi realizzati ad hoc, mentre al posteriore è stata installata una coppia di ammortizzatori Hagon. Ben si adattano al carattere della moto anche le gommone firmate Shinko, modello SHR 270, calzate su cerchi a raggi da 16”. Completano il quadro un gruppo ottico anteriore classicamente rotondo, un piccolo fanale a LED al posteriore, un tachimetro Motogadget, il manubrio ribassato ma soprattutto la splendida verniciatura del serbatoio da cui la moto prende il nome, per realizzare la quale sono stati necessari tre giorni di lavoro e otto mani di vernice.
In un mondo dove la parola d'ordine è diventata “velocità”, la GL1000, con le sue dimensioni e la sua "pacifica inesorabilità" sembra fuori posto. I francesi della “Sur Les Chapeaux De Roues” non sono per niente d'accordo, visto che questa Kaleidoscopic esce proprio dalla loro officina in Bretagna. Manu (il meccanico) e Yann (specializzato nei lavori di carrozzeria) hanno infatti recuperato questa vecchia Gold Wing del 1976 che giaceva abbandonata in un fienile, un rottame in condizioni pessime, e l'hanno saputa trasformare in un'audace bobber.
Le prime attenzioni le hanno riservate al motore, il quattro cilindri contrapposti da 1000 cm3, che è stato completamente smontato e ricostruito da capo. Il blocco verniciato in rosso ne mette in evidenza tutta l'imponenza. Il telaio è quello originale, ma è stato rivisto sia nella parte alta sia nel codino. La porzione anteriore è stata modificata per permettere l'alloggiamento di un serbatoio prelevato da una BMW, meno spigoloso e più capiente dell'originale. Ciò ha anche imposto di sistemare diversamente l'impianto di iniezione e di realizzare un nuovo airbox dedicato. Dietro invece la moto è stata accorciata, c'è una sella realizzata a mano, così come i fianchetti laterali e il sistema di scarico che vanta un terminale Supertrapp.
Il reparto sospensioni è composto dalla forcella originale, ribassata e dotata di nuovi foderi realizzati ad hoc, mentre al posteriore è stata installata una coppia di ammortizzatori Hagon. Ben si adattano al carattere della moto anche le gommone firmate Shinko, modello SHR 270, calzate su cerchi a raggi da 16”. Completano il quadro un gruppo ottico anteriore classicamente rotondo, un piccolo fanale a LED al posteriore, un tachimetro Motogadget, il manubrio ribassato ma soprattutto la splendida verniciatura del serbatoio da cui la moto prende il nome, per realizzare la quale sono stati necessari tre giorni di lavoro e otto mani di vernice.
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