Zona rossa elenco regioni, spostamenti e autocertificazione: le regole da rispettare
Da lunedì l’Italia intera, con la sola eccezione della Sardegna, sarà divisa in zone rosse e arancio, spariscono le gialle. Chiusi quindi sull’intero territorio nazionale bar e ristoranti, che potranno lavorare solo con asporto e consegne a domicilio. Ecco i colori delle regioni e le regole per gli spostamenti
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Politica e trasporti
Riunita la “cabina di regia” e ottenuti i dati del monitoraggio ISS, il governo ha deciso per nuove e più stringenti misure anti contagio, eliminado di fatto le zone gialle e convertendo l'Italia intera in rosso e arancione . Nonostante l’ipotesi di un lockdown generalizzato in stile marzo-aprile 2020 sia stata scartata, il mantra rimane quello del “chiudere oggi per riaprire domani”. L’esecutivo ha optato per misure “mirate” in base al rischio sul territorio, cioè che si differenziano in base al colore della regione o della provincia che, da lunedì, passeranno comunque tutte in arancione o in rosso, con la sola eccezione della Sardegna che rimane bianca. Permangono il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00 e divieto di uscita dalle regioni, a prescindere dal colore. Nessuna speranza invece per quanto riguarda cinema, teatri e scuole, la cui chiusura è prorogata a data ancora da definire. Ecco le regioni, i rispettivi colori e le regole cosi come indicate nella bozza che Speranza firmerà tra qualche ora e che sarà in vigore dal 15 marzo al 6 aprile.
Zona rossa
Regioni e provincie: Lombardia, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Veneto, Marche.
Regole: Tutto chiuso. Non si può nemmeno circolare per strada, se non per motivi di urgenza, lavoro o necessità (da specificare nell'autocertificazione), tra cui rientrano, come sappiamo, anche gli acquisti nei negozi rimasti aperti, che sono quelli di prima necessità. Bar e ristoranti lavorano solo con le consegne a domicilio. Chiusi anche parrucchieri e centri estetici. Nessuna deroga per le visite ad amici e parenti, che rimangono vietate anche all’interno del proprio comune. Niente spostamenti per raggiungere le seconde case.
Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 23. Restano chiusi le attività nei centri commerciali nelle giornate festive e prefestive, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli genere alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie
Zona arancione
Regioni e provincie: Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, Toscana, Valle d’Aosta.
Regole: in zona arancione vige il divieto di uscire dal proprio comune. Bar e ristornati rimangono chiusi: consentito solo asporto (fino alle 18.00 per i bar e fino alle 22.00 per i ristoranti) e consegna a domicilio. Aperti i negozi, fatta eccezione per i centri commerciali, che rimangono chiusi nel weekend.
Cliccate qui per scaricare l'autocertificazione.
Zona rossa
Regioni e provincie: Lombardia, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Veneto, Marche.
Regole: Tutto chiuso. Non si può nemmeno circolare per strada, se non per motivi di urgenza, lavoro o necessità (da specificare nell'autocertificazione), tra cui rientrano, come sappiamo, anche gli acquisti nei negozi rimasti aperti, che sono quelli di prima necessità. Bar e ristoranti lavorano solo con le consegne a domicilio. Chiusi anche parrucchieri e centri estetici. Nessuna deroga per le visite ad amici e parenti, che rimangono vietate anche all’interno del proprio comune. Niente spostamenti per raggiungere le seconde case.
Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 23. Restano chiusi le attività nei centri commerciali nelle giornate festive e prefestive, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli genere alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie
Zona arancione
Regioni e provincie: Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, Toscana, Valle d’Aosta.
Regole: in zona arancione vige il divieto di uscire dal proprio comune. Bar e ristornati rimangono chiusi: consentito solo asporto (fino alle 18.00 per i bar e fino alle 22.00 per i ristoranti) e consegna a domicilio. Aperti i negozi, fatta eccezione per i centri commerciali, che rimangono chiusi nel weekend.
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