Itinerari in moto - Varenna e Castello di Vezio, mini gita domenicale
Se siete in Lombardia e volete sfruttare i primi giorni di caldo per una breve gitarella, comunque parecchio appagante, vi consigliamo di dirigervi verso la sponda lecchese del lago di Como e fare tappa a Varenna. Ne vale la pena
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La perla del Lario
Se uno di questi weekend avete un giorno libero e volete cimentarvi in una bella gitarella non impegnativa in termini di km, eccovi una proposta distante meno di 100 km da Milano che può, allo stesso tempo, soddisfare la vostra voglia di moto e il piacere di visitare dei luoghi affascinanti. La prima tappa è Varenna, un piccolo borgo situato sul ramo lecchese del lago di Como qualche km dopo Mandello Del Lario, storica sede Moto Guzzi. Per arrivarci, da Milano basta prendere la SS36 e uscire all’uscita di Mandello oppure, se volete passare per il centro di Lecco (storica base per i motociclisti milanesi vogliosi di una “sparata” sul lago), una volta superata la città basta costeggiare il lago e godervi uno a uno i paesini che si snocciolano nella biforcazione lecchese. Varenna compare dopo pochi km di curve anticipata da Villa Monastero, ex monastero cistercense, divenuto oggi un centro congressi e casa museo con parco botanico. Disposto su due piani il parco è una vera attrazione specialmente in questo periodo di fioritura. Dopo poche decine di metri si apre la piazza principale di Varenna dove, nel XIV secolo, fu eretta la chiesa di San Giorgio. Il cuore della cittadina è caratterizzato da tante viuzze e scalinate che portano in basso verso il bordo lago. La passeggiata si conclude con la passerella panoramica che congiunge il borgo antico al porticciolo da dove partono i traghetti per le principali cittadine del lago.
Vezio, tra rapaci e panorami mozzafiato
Ripresa la moto esattamente sopra Varenna si apre una bella lingua di tornanti che portano fino a Esino Lario. Qui, a poco meno di tre km di curve, si trova la deviazione per il Castello di Vezio una fortificazione di aspetto medievale (ma l’origine è antecedente) che serviva a proteggere la sottostante Varenna. Privatizzato il castello, o meglio, le sue rovine si possono visitare pagando un biglietto di 5 euro. Seguendo il vialetto d’ingresso si giunge al giardino degli ulivi, dove un sentiero conduce ai sotterranei del castello; qui, nel corso della prima guerra mondiale, correva la Linea difensiva Cadorna.
All'interno delle mura i resti di una scalinata portano, attraverso un ponte levatoio, alla torre del castello, dalla cui cima si può ammirare il lago, e più precisamente Bellagio e l’inizio della biforcazione nei due rami. Oltre alla torre rimasta intatta, uno degli spettacoli più interessanti offerti dal comprensorio del Castello di Vezio è la falconeria, dove vivono alcuni esemplari di rapaci tutti nati e cresciuti in cattività, quindi incapaci di sopravvivere in natura. È possibile ammirarli nel giardino del castello, dove hanno luogo, inoltre, l’addestramento e le dimostrazioni di volo in orari e giorni prestabiliti. Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.castellodivezio.it.
La compagna di gita
Per questa capatina “lacustre” abbiamo utilizzato una BMW R 1200 GS Rallye, versione “off road” della maxi bavarese che prevede la stessa architettura di motore e telaio della base, ma ha una sella ridisegnata per offrire la massima libertà di movimento, parabrezza basso sportivo, cornice d'acciaio a protezione del radiatore, griglia protettiva per il faro anteriore, pedane da enduro e cerchi a raggi incrociati che, su richiesta (e senza sovrapprezzo), possono calzare di serie gomme tassellate. La moto, tra le stradine in salita e discesa del lecchese si è comportata alla grande, digerendo i tratti veloci con “facilità” da viaggiatrice (anche se il parabrezza basso non ripara del tutto) e muovendosi agile tra le curve alle basse velocità. Unico difetto? Se siete in due, la sella sportiva è un pochino corta, e si rischia di stare stretti. Ma se siete venuti fino a Varenna per godervi un tramonto da favola, probabilmente sarete in buona compagnia, e allora anche la sella stretta avrà il suo fascino…
Se uno di questi weekend avete un giorno libero e volete cimentarvi in una bella gitarella non impegnativa in termini di km, eccovi una proposta distante meno di 100 km da Milano che può, allo stesso tempo, soddisfare la vostra voglia di moto e il piacere di visitare dei luoghi affascinanti. La prima tappa è Varenna, un piccolo borgo situato sul ramo lecchese del lago di Como qualche km dopo Mandello Del Lario, storica sede Moto Guzzi. Per arrivarci, da Milano basta prendere la SS36 e uscire all’uscita di Mandello oppure, se volete passare per il centro di Lecco (storica base per i motociclisti milanesi vogliosi di una “sparata” sul lago), una volta superata la città basta costeggiare il lago e godervi uno a uno i paesini che si snocciolano nella biforcazione lecchese. Varenna compare dopo pochi km di curve anticipata da Villa Monastero, ex monastero cistercense, divenuto oggi un centro congressi e casa museo con parco botanico. Disposto su due piani il parco è una vera attrazione specialmente in questo periodo di fioritura. Dopo poche decine di metri si apre la piazza principale di Varenna dove, nel XIV secolo, fu eretta la chiesa di San Giorgio. Il cuore della cittadina è caratterizzato da tante viuzze e scalinate che portano in basso verso il bordo lago. La passeggiata si conclude con la passerella panoramica che congiunge il borgo antico al porticciolo da dove partono i traghetti per le principali cittadine del lago.
Vezio, tra rapaci e panorami mozzafiato
Ripresa la moto esattamente sopra Varenna si apre una bella lingua di tornanti che portano fino a Esino Lario. Qui, a poco meno di tre km di curve, si trova la deviazione per il Castello di Vezio una fortificazione di aspetto medievale (ma l’origine è antecedente) che serviva a proteggere la sottostante Varenna. Privatizzato il castello, o meglio, le sue rovine si possono visitare pagando un biglietto di 5 euro. Seguendo il vialetto d’ingresso si giunge al giardino degli ulivi, dove un sentiero conduce ai sotterranei del castello; qui, nel corso della prima guerra mondiale, correva la Linea difensiva Cadorna.
All'interno delle mura i resti di una scalinata portano, attraverso un ponte levatoio, alla torre del castello, dalla cui cima si può ammirare il lago, e più precisamente Bellagio e l’inizio della biforcazione nei due rami. Oltre alla torre rimasta intatta, uno degli spettacoli più interessanti offerti dal comprensorio del Castello di Vezio è la falconeria, dove vivono alcuni esemplari di rapaci tutti nati e cresciuti in cattività, quindi incapaci di sopravvivere in natura. È possibile ammirarli nel giardino del castello, dove hanno luogo, inoltre, l’addestramento e le dimostrazioni di volo in orari e giorni prestabiliti. Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.castellodivezio.it.
La compagna di gita
Per questa capatina “lacustre” abbiamo utilizzato una BMW R 1200 GS Rallye, versione “off road” della maxi bavarese che prevede la stessa architettura di motore e telaio della base, ma ha una sella ridisegnata per offrire la massima libertà di movimento, parabrezza basso sportivo, cornice d'acciaio a protezione del radiatore, griglia protettiva per il faro anteriore, pedane da enduro e cerchi a raggi incrociati che, su richiesta (e senza sovrapprezzo), possono calzare di serie gomme tassellate. La moto, tra le stradine in salita e discesa del lecchese si è comportata alla grande, digerendo i tratti veloci con “facilità” da viaggiatrice (anche se il parabrezza basso non ripara del tutto) e muovendosi agile tra le curve alle basse velocità. Unico difetto? Se siete in due, la sella sportiva è un pochino corta, e si rischia di stare stretti. Ma se siete venuti fino a Varenna per godervi un tramonto da favola, probabilmente sarete in buona compagnia, e allora anche la sella stretta avrà il suo fascino…
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