Italjet Speedster 125/200, scooter sportivo normale
Lo Speedster verrà prodotto è la porta d’accesso al mondo Italjet: un veicolo che colpisce per l’aspetto fuori da tutte le convenzioni ma tradizionale nella sostanza
Indubbiamente cattura l’attenzione questa novità portata da Italjet all’EICMA, e sorprende constatare che nonostante l’apparenza si tratta di uno scooter “normale”. Senza le soluzioni tecniche futuristiche che sempre caratterizzano le proposte della Casa bolognese. Lo Speedster verrà prodotto nelle cilindrate 125 e 200 cm³ ed è la porta d’accesso al mondo Italjet: un veicolo che colpisce per l’aspetto fuori da tutte le convenzioni ma tradizionale nella sostanza, proposto a un prezzo molto accessibile, dell’ordine di 3950 Euro. Debutterà sul mercato nell’estate 2025, in due combinazioni di colori: Nero/Giallo e Nero/Rosso.
Alette aerodinamiche, dischi a margherita, scudo spigoloso... è uno sportivo al 100%
Linea da fumetto manga
Colpisce per le forme spigolose che un po’ esasperano quelle di moda sulle moto sportive, e un po’ richiamano un fumetto manga; ci sono addirittura le appendici aerodinamiche ai lati dello scudo e a fianco del poggiaschiena del passeggero, e dietro la ruota anteriore due vistosi convogliatori d’aria. È un bell’esercizio di design quello del Centro Stile Italjet di Castel Guelfo, in provincia di Bologna, e certamente dice qualcosa di nuovo per come interpreta le forme di uno scooter sportivo.
È progettato per chi vuole divertirsi: telaio a doppia culla sovrapposta che assicura una maggiore rigidità, e dischi freno a margherita, quello anteriore di 240 mm Ø e quello posteriore di 175 mm Ø, con pneumatici 120/70-12” e 130/70-13”.Qui curiosamente si è preferito avere la ruota posteriore di maggior diametro, contrariamente a quanto avviene di solito.
Nonostante l'aspetto in linea con la tradizione sportiva Italjet. le soluzioni tecniche sono tradizionali
Scelte collaudate anche per quanto riguarda le sospensioni: forcella teleidraulica e un ammortizzatore Idropneumatico regolabile nel precarico che controlla il movimento del gruppo oscillante posteriore, costituito dal motore basculante e da un braccio ausiliario sul lato destro.
Due cilindrate
Le due motorizzazioni sono identiche e differiscono soltanto per la cilindrata. Si tratta di monocilindri a quattro tempi con distribuzione doppio albero a camme in testa a quattro valvole. Il più piccolo ha una cilindrata effettiva di 124,1 cm³ derivante da misure di alesaggio e corsa 58 x 47 mm, mentre il più grosso ha misure caratteristiche 63 x 58 mm che conducono a una cubatura effettiva di 180,8 cm³; dunque sono diversi sia il gruppo cilindro-pistone, sia l’albero motore. Vengono dichiarati rispettivamente 12,5 CV (9,2 kW) a 9500 gir/minuto e 17,5 CV (12,9 kW) a 8000 giri/minuto, con valori di coppia di 10,5 Nm a 7750 giri/minuto e 15,5 Nm a 7750 giri/minuto. Il raffreddamento è a liquido e l’alimentazione ad iniezione elettronica, mentre la trasmissione è automatica con frizione centrifuga, cinghia trapezoidale e variatore.
Da osservare che quello esposto a Milano è un modello dimostrativo con alcuni accessori optional: coperchio del filtro dell’olio DBK, anello del tappo del serbatoio, coperchio della frizione e griglia anteriore in fibra di carbonio, e lo scarico Akrapovic non saranno di serie.
Esposti nello stand Italjet anche il Dragster 300 Team Gresini Replica Limited Edition (qui sotto), con gli stessi colori degli scooter usati dalla squadra di Marc e Alex Marquez.