iONEX: Kymco presenta un nuovo modo di vivere l'elettrico
In occasione del Salone di Tokyo, Kymco ha presentato iONEX, un nuovo modo di concepire l'elettrico basato su un'innovativa piattaforma di ricarica delle batterie e sulla possibilità di condivisione. Il tutto supportato da una gamma di 10 nuovi modelli "green" che vedranno la luce nei prossimi tre anni. Arriverà anche in Italia? Probabilmente sì: la certezza però l'avremo solo dopo il prossimo EICMA
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Green Planet
Quando Kymco ha rilasciato i primi dettagli su iONEX in molti (noi compresi) hanno pensato si trattasse di un nuovo scooter elettrico. Invece, nella sala più sfarzosa dell'Hotel Marriott di Tokyo mister Allen KO, presidente di Kymco, ha presentato molto di più: iONEX, infatti, non è un semplice scooter bensì un sistema di mobilità innovativo, basato sulla possibilità di semplificare l'utilizzo dei mezzi elettrici attraverso la condivisione delle batterie e la capillarizzazione dei punti di ricarica.
Come funziona iONEX
Al centro di tutto ci sono le batterie, unità estraibili ma soprattutto ricaricabili ovunque: in casa tramite un'elegante base di ricarica, in garage con una normale presa elettrica, nei negozi convenzionati (come ad esempio locali pubblici) e, soprattutto, scambiabili grazie a delle speciali station dislocate in zone nevralgiche delle città. Quest'ultima operazione sarà semplicissima: grazie a un QR code sarà possibile consegnare le batterie scariche e rilevarne di nuove. Il sistema pensato da Kymco sarà aperto, cioè le stazioni di ricarica potranno essere utilizzate anche da altri fornitori di batterie, contribuendo così a una crescita del settore elettrico e a una sua maggiore capillarizzazione. Il cuore di tutto, dicevamo, è la batteria, dotata di un design minimale ed elegante, di una pratica maniglia per essere trasportata e di un peso contenuto in soli cinque chilogrammi. L'autonomia dovrebbe essere di circa 40 km a unità, cioè 80 km disponibili per ogni coppia installabile. Tale dato di autonomia poi, viene integrato da ulteriori 40 km offerti dalla batteria "tampone" interna allo scooter (ne parliamo meglio qui sotto) e da un'altra coppia di batterie stivabili nel vano sottosella. Il totale è dunque di circa 200 km, un range parecchio interessante che aumenta (e non di poco) la versatilità garantita dagli scooter elettrici attuali.
Kymco Many: la novità è la batteria tampone
Quasi in secondo piano rispetto al sistema iONEX, Kymco ha svelato a Tokyo anche il primo scooter che verrà equipaggiato con questo sistema: si chiama Many ed è uno scooter cittadino (max 65 km/h) con linee e forme parecchio simili a quelle del Like. La coppia di batterie iONEX è alloggiata nella pedana poggiapiedi, lasciando così libero il vano sottosella, che su questo modello può contenere comodamente un casco oppure altri due pacchi batteria aggiuntivi. Un'ulteriore particolarità del Many (e in futuro di tutta la gamma iONEX) è data dalla presenza di una batteria "tampone" che consente di disporre di ulteriori 40 km di autonomia in più, anche se le due batterie principali sono completamente scariche. Questa "riserva nascosta" si ricarica ogni volta in parte sfruttando l'energia delle unità principali e in parte tramite un recupero attivo durante l'utilizzo.
L'inizio di una nuova famiglia "verde"
Il Many è solo il primo modello presentato da Kymco, ma i programmi sono decisamente più grandi. Allen KO ha infatti annunciato che nei prossimi tre anni verranno presentati ben 10 modelli equipaggiati con il sistema iONEX, dai più piccoli e dedicati alla città come il Many a modelli più prestazionali e confortevoli. Il progetto è molto ambizioso: esportare iONEX in oltre venti paesi (tra cui anche l'Italia, ma per saperne di più dovremo attendere il prossimo EICMA) e raggiungere in breve tempo all'incirca un milione di veicoli elettrici basati su questo sistema. Sulla carta, questo sistema è forse l'unico in grado di consentire all'elettrico una diffusione massiccia e capillare, perché va a convincere gli scettici superando due dei problemi principali di questa tipologia di mobilità: autonomia e tempi di ricarica, pressoché azzerati grazie al concetto di sharing. Kymco oggi ha svelato un'alternativa possibile, concreta: che sia anche proponibile in un paese "difficile" come il nostro (dove lo sharing è vittima di vandalismo e furti continui), lo scopriremo tra un paio d'anni.
Come funziona iONEX
Al centro di tutto ci sono le batterie, unità estraibili ma soprattutto ricaricabili ovunque: in casa tramite un'elegante base di ricarica, in garage con una normale presa elettrica, nei negozi convenzionati (come ad esempio locali pubblici) e, soprattutto, scambiabili grazie a delle speciali station dislocate in zone nevralgiche delle città. Quest'ultima operazione sarà semplicissima: grazie a un QR code sarà possibile consegnare le batterie scariche e rilevarne di nuove. Il sistema pensato da Kymco sarà aperto, cioè le stazioni di ricarica potranno essere utilizzate anche da altri fornitori di batterie, contribuendo così a una crescita del settore elettrico e a una sua maggiore capillarizzazione. Il cuore di tutto, dicevamo, è la batteria, dotata di un design minimale ed elegante, di una pratica maniglia per essere trasportata e di un peso contenuto in soli cinque chilogrammi. L'autonomia dovrebbe essere di circa 40 km a unità, cioè 80 km disponibili per ogni coppia installabile. Tale dato di autonomia poi, viene integrato da ulteriori 40 km offerti dalla batteria "tampone" interna allo scooter (ne parliamo meglio qui sotto) e da un'altra coppia di batterie stivabili nel vano sottosella. Il totale è dunque di circa 200 km, un range parecchio interessante che aumenta (e non di poco) la versatilità garantita dagli scooter elettrici attuali.
Kymco Many: la novità è la batteria tampone
Quasi in secondo piano rispetto al sistema iONEX, Kymco ha svelato a Tokyo anche il primo scooter che verrà equipaggiato con questo sistema: si chiama Many ed è uno scooter cittadino (max 65 km/h) con linee e forme parecchio simili a quelle del Like. La coppia di batterie iONEX è alloggiata nella pedana poggiapiedi, lasciando così libero il vano sottosella, che su questo modello può contenere comodamente un casco oppure altri due pacchi batteria aggiuntivi. Un'ulteriore particolarità del Many (e in futuro di tutta la gamma iONEX) è data dalla presenza di una batteria "tampone" che consente di disporre di ulteriori 40 km di autonomia in più, anche se le due batterie principali sono completamente scariche. Questa "riserva nascosta" si ricarica ogni volta in parte sfruttando l'energia delle unità principali e in parte tramite un recupero attivo durante l'utilizzo.
L'inizio di una nuova famiglia "verde"
Il Many è solo il primo modello presentato da Kymco, ma i programmi sono decisamente più grandi. Allen KO ha infatti annunciato che nei prossimi tre anni verranno presentati ben 10 modelli equipaggiati con il sistema iONEX, dai più piccoli e dedicati alla città come il Many a modelli più prestazionali e confortevoli. Il progetto è molto ambizioso: esportare iONEX in oltre venti paesi (tra cui anche l'Italia, ma per saperne di più dovremo attendere il prossimo EICMA) e raggiungere in breve tempo all'incirca un milione di veicoli elettrici basati su questo sistema. Sulla carta, questo sistema è forse l'unico in grado di consentire all'elettrico una diffusione massiccia e capillare, perché va a convincere gli scettici superando due dei problemi principali di questa tipologia di mobilità: autonomia e tempi di ricarica, pressoché azzerati grazie al concetto di sharing. Kymco oggi ha svelato un'alternativa possibile, concreta: che sia anche proponibile in un paese "difficile" come il nostro (dove lo sharing è vittima di vandalismo e furti continui), lo scopriremo tra un paio d'anni.
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