India – respinto il ricorso di LML sui motori Bajaj
L’ Intellectual Property Appellate Board indiano ha respinto la richiesta di LML per revocare il brevetto concesso a Bajaj per la realizzazione di motori a due tempi a basse emissioni
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Notizie dalla rete
Una guerra lunga 7 anni
La causa, durata sette anni e conclusa pochi giorni fa, ha in realtà origine negli anni 90. A quel tempo infatti, Bajaj brevettò un nuovo sistema di aspirazione in grado di migliorare le emissioni e i consumi dei motori a due tempi montati sulla sua Chetak (la Vespa “griffata” Bajaj, foto in alto). Nel 2004, la concorrente LML, dopo aver ricevuto il divieto di produrre motori con sistemi di aspirazione uguali a quelli di Bajaj, decise di presentare domanda di revoca del brevetto. La motivazione di LML si basava sul fatto che in realtà nel brevetto Bajaj non c'è nulla di innovativo: tutte le caratteristiche del sistema di aspirazione brevettato dal colosso indiano erano quelle tradizionali tipiche di ogni motore a due tempi. Bajaj ha risposto all'obiezione spiegando che l’innovazione del brevetto consisteva nel fatto che tale sistema di aspirazione fosse montato su un telaio monoscocca e non su un classico tubolare da scooter. La motivazione ha convinto l’IPAB che, dopo 7° anni, ha deciso di rispedire al mittente la richiesta di LML. Nel frattempo, Bajaj ha smesso di produrre la Chetak (ma mantiene la proprietà del brevetto) ma la storia non è ancora finita, sembra infatti che LML sia intenzionata ad andare avanti e voglia presentare un esposto presso l’Alta corte di Madras.Aggiungi un commento
La sentenza, così come si apprende, ha dell'incredibile: una cosa sono i telai, un'altra i motori...
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