Incidente Schumacher, il direttore della stazione di sci: “Coloro che si avventurano nei fuori pista lo fanno a loro rischio e pericolo”
Michael Schumacher si trovava in una zona fuori pista quando è caduto e per questo il direttore della stazione sciistica di Meribel declina ogni responsabilità: "Coloro che si avventurano in quelle aree tra due piste, lo fanno a proprio rischio e pericolo" e sostiene che le rocce su cui l'ex pilota ha sbattuto la testa erano coperte di neve fresca
Image
Sport
La pericolosità dei fuori pista
Michael Schumacher è in coma in condizioni ancora critiche e la Gendarmerie francese continua a investigare sulla dinamica dell'incidente di sci di cui è stato vittima il sette volte campione del mondo. L'ex pilota quarantaquattrenne domenica scorsa si trovava in una zono fuori pista quando è caduto sbattendo la testa su una roccia. I responsabili della stazione scistica di Meribel hanno declinato ogni responsabilità perché, come afferma il direttore, Oliver Simonin: “Coloro che si avventurano in quelle aree tra due piste, lo fanno a proprio rischio e pericolo. I segnali indicano perfettamente le vie abilitate”. Simonin ha spiegato alla Gazzetta dello Sport che le rocce di quella zona probabilmente erano ricoperte di neve fresca. “In quel settore ne erano appena caduti almeno venti centimetri” ha commentato, questo potrebbe essere il motivo per cui Schumacher non si è accorto della presenza delle rocce, che non erano chiaramente visibili. Dopo un secondo intervento al cervello, le condizioni dell'ex pilota tedesco continuano ad essere gravi ma stabili. Solo l'altro ieri si è parlato di un lieve miglioramento, ma i medici preferiscono non sbilanciarsi. Per avere un quadro preciso delle condizioni di Schumacher sarà necessario aspettare ancora del tempo.
Michael Schumacher è in coma in condizioni ancora critiche e la Gendarmerie francese continua a investigare sulla dinamica dell'incidente di sci di cui è stato vittima il sette volte campione del mondo. L'ex pilota quarantaquattrenne domenica scorsa si trovava in una zono fuori pista quando è caduto sbattendo la testa su una roccia. I responsabili della stazione scistica di Meribel hanno declinato ogni responsabilità perché, come afferma il direttore, Oliver Simonin: “Coloro che si avventurano in quelle aree tra due piste, lo fanno a proprio rischio e pericolo. I segnali indicano perfettamente le vie abilitate”. Simonin ha spiegato alla Gazzetta dello Sport che le rocce di quella zona probabilmente erano ricoperte di neve fresca. “In quel settore ne erano appena caduti almeno venti centimetri” ha commentato, questo potrebbe essere il motivo per cui Schumacher non si è accorto della presenza delle rocce, che non erano chiaramente visibili. Dopo un secondo intervento al cervello, le condizioni dell'ex pilota tedesco continuano ad essere gravi ma stabili. Solo l'altro ieri si è parlato di un lieve miglioramento, ma i medici preferiscono non sbilanciarsi. Per avere un quadro preciso delle condizioni di Schumacher sarà necessario aspettare ancora del tempo.
Aggiungi un commento
Mi dispiace molto per l'accaduto, sperando che torni presto tutto alla normalità ma concordo in pieno con Simonin!
- Accedi o registrati per commentare