Ecoincentivi 2014, fondi (quasi) esauriti in pochi giorni
Ecoincentivi moto e scooter - I fondi per acquistare con lo “sconto” le due ruote elettriche sono praticamente terminati in soli tre giorni e i residui ancora potrebbero sparire nelle prossime 24 ore. Quasi inutilizzate, invece, le risorse per le imprese
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Green Planet
Situazione prevedibile
L'anno scorso erano durati poche ore, nel 2014 non sono andati oltre i tre giorni. Gli incentivi per favorire l'acquisto dei veicoli a basso impatto ambientale sono già esauriti, o quasi. Se i fondi per le auto ibride e a gas sono terminati, rimane ancora un piccolo residuo per i veicoli con emissioni inferiori ai 50 grammi/km, ossia i modelli elettrici e le due ruote ibride. Degli iniziali 4,7 milioni di risorse destinate ai privati ad oggi sono rimasti ancora poco più di 800.000 euro, di fatto il 15% circa dello stanziamento iniziale. Cifra che garantirebbe ancora l'immatricolazione di una piccola flotta di moto e scooter a batterie (circa un migliaio), se non fosse che l'importo è da dividere con le più costose auto elettriche che rischiano di portare via rapidamente anche queste risorse o, per lo meno, di assottigliare il denaro per le due ruote. Una situazione, per la verità, già prevista dagli esperti che non ritenevano sufficienti le novità introdotte nel 2014 per soddisfare le esigenza dei cittadini che vogliono ridurre il proprio impatto ambientale per i trasporti. L'innalzamento dei fondi fino a 63,4 milioni di euro e della percentuale riservata ai privati dal 15 al 50%, infatti, non poteva prolungare di molto i tempi per l'esaurimento dei soldi stanziati, come effettivamente è avvenuto. La contraddizione è che le risorse destinate alle imprese sono, come l'anno scorso, quasi inutilizzate a causa delle regole che obbligano alla rottamazione contemporanea di un veicolo di almeno 10 anni. Un limite raro per aziende che hanno la consuetudine di rinnovare il parco veicoli molto più rapidamente. Insomma, come l'anno scorso, il progetto ecoincentivi rischia di rimanere un successo a metà. Se non altro un dato è certo, la richiesta di veicoli elettrici è alta e continua a crescere...
L'anno scorso erano durati poche ore, nel 2014 non sono andati oltre i tre giorni. Gli incentivi per favorire l'acquisto dei veicoli a basso impatto ambientale sono già esauriti, o quasi. Se i fondi per le auto ibride e a gas sono terminati, rimane ancora un piccolo residuo per i veicoli con emissioni inferiori ai 50 grammi/km, ossia i modelli elettrici e le due ruote ibride. Degli iniziali 4,7 milioni di risorse destinate ai privati ad oggi sono rimasti ancora poco più di 800.000 euro, di fatto il 15% circa dello stanziamento iniziale. Cifra che garantirebbe ancora l'immatricolazione di una piccola flotta di moto e scooter a batterie (circa un migliaio), se non fosse che l'importo è da dividere con le più costose auto elettriche che rischiano di portare via rapidamente anche queste risorse o, per lo meno, di assottigliare il denaro per le due ruote. Una situazione, per la verità, già prevista dagli esperti che non ritenevano sufficienti le novità introdotte nel 2014 per soddisfare le esigenza dei cittadini che vogliono ridurre il proprio impatto ambientale per i trasporti. L'innalzamento dei fondi fino a 63,4 milioni di euro e della percentuale riservata ai privati dal 15 al 50%, infatti, non poteva prolungare di molto i tempi per l'esaurimento dei soldi stanziati, come effettivamente è avvenuto. La contraddizione è che le risorse destinate alle imprese sono, come l'anno scorso, quasi inutilizzate a causa delle regole che obbligano alla rottamazione contemporanea di un veicolo di almeno 10 anni. Un limite raro per aziende che hanno la consuetudine di rinnovare il parco veicoli molto più rapidamente. Insomma, come l'anno scorso, il progetto ecoincentivi rischia di rimanere un successo a metà. Se non altro un dato è certo, la richiesta di veicoli elettrici è alta e continua a crescere...
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