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“Il Privato”, la storia di Ekerold. Un duro che vinse il Mondiale facendo tutto da solo

Nella nostra lingua il titolo è ”Il Privato” e la traduzione è corretta. In inglese però la stessa parola – The Privateer – significa anche ”Il Corsaro” e il doppio senso rende bene il contenuto emozionante di questo libro, che nella versione italiana è edito da La Mala Suerte Ediciones.
La vittoria con Bimota
Non fatevi ingannare dal calendario, era il 1980 quando Jon Ekerold vinse il titolo mondiale della 350 con una moto privatissima e Italiana, una Bimota, ma è proprio il tempo passato a rendere affascinante la sua storia. Quella di un “duro” determinato oltre ogni limite, venuto dal Sudafrica squattrinato ma deciso a realizzare ad ogni costo il suo sogno. La punta di diamante di un motociclismo eroico e senza soldi, che raccoglieva quelli necessari per il Mondiale prendendo parte a gare internazionali pericolosissime; che viaggiava in lungo e in largo per l’Europa con il furgone, viveva in tenda e spesso doveva fare sia il pilota che il meccanico.
Ekerold è un “duro” come nei film: quando a seguito di una caduta gli avevano dovuto amputare il pollice, aveva preteso che gli lasciassero un moncherino per potere serrare il manubrio. Arrivò all’ultima gara spalla a spalla con il campionissimo Anton Mang, chi vince porta a casa il titolo. Cosa passava per la sua testa prima della sfida sul terribile circuito del Nurburgring, pericolosissimo e difficile da imparare per la sua lunghezza? Come vivevano gli zingari del Continental Circus? Questo e molto altro nella storia del pilota che si preparava la moto da solo, e da privato conquistò il titolo mondiale. Il libro in versione italiana è già disponibile, lo potete trovare su Amazon e costa 20 euro.
 
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