Il Flat Track ha il suo mondiale, quattro tappe in Europa
Il 2020 sarà ricordato come l’anno dell’introduzione del campionato del mondo di Flat Track, che manda in soffitta dopo oltre un decennio la World Cup. Una notizia che ha inevitabilmente comportato reazioni entusiastiche tra gli specialisti della guida di traverso nel vecchio continente, lasciando per contro alquanto indifferenti i piloti degli Stati Uniti, nell’indiscussa patria del Flat Track
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Finalmente, mondiale
Il torneo si articolerà in quattro gare, da giugno a ottobre, l’Italia ospiterà la seconda prova iridata nel circuito di Boves (CN) il 26 luglio 2020. Si parte il 13 giugno da Diedenbergen, Germania, epilogo nel suggestivo ovale di Pardubice, Repubblica Ceca, il 3 ottobre, nel weekend della rinomata manifestazione del Casco D’Oro di speedway. La terza prova si terrà il 5 settembre a Morizes, Francia.
Saranno trentadue i piloti al via di ogni gara, la FIM ha assegnato alle federazioni nazionali un numero di piloti variabile in base ai risultati conseguiti nelle scorse stagioni nella World Cup. L’Italia dovrebbe aver a disposizione cinque posti, uno di questi sarà sicuramente assegnato a Francesco Cecchini, l’autentico dominatore degli ultimi anni nella guida di traverso in Italia e nella Coppa del Mondo, conquistata per sei anni filati dal figlio d’arte romagnolo. Spagna, Austria, Finlandia e Repubblica Ceca le nazioni più accreditate per competere contro il team azzurro, che si preannuncia agguerrito più che mai per conquistare i primi tre gradini del podio. Ciascun pilota dovrà garantire la presenza a tutti e quattro gli eventi del mondiale, in caso di infortunio o rinuncia potrà essere sostituito da un connazionale, scelto dalla rispettiva federazione. In ogni gara saranno al via trentuno piloti ufficiali più una wild card scelta dalla nazione ospitante.
La formula di gara prevede sedici batterie di qualifica, con otto piloti in ciascuna manche disposti in due file da quattro. I migliori dieci, per sommatoria di punti, accederanno alla finalissima a dodici piloti, le altre due posizioni saranno determinate dal primo e secondo classificato della batteria di Last Chance, che metterà di fronte i centauri posizionati dall’undicesima alla ventesima posizione dopo le manche di qualifica. Al vincitore della manche finale saranno assegnati venticinque punti, ventidue al secondo, venti al terzo. Le posizioni dalla quarta alla dodicesima sono decise dal piazzamento conquistato nella batteria finale, dalla tredicesima in avanti in base alla sommatoria punti raccolta nelle manche di qualifica.
Si prospettano quattro gare di altissimo livello vista la posta in palio, il vincitore sarà per sempre ricordato come il primo pilota nella storia del Flat Track ad essere insignito con la medaglia d’oro. Magari facendo gola a qualche pilota statunitense, che potrebbe valutare di prender parte alla manifestazione nel 2021.
Il torneo si articolerà in quattro gare, da giugno a ottobre, l’Italia ospiterà la seconda prova iridata nel circuito di Boves (CN) il 26 luglio 2020. Si parte il 13 giugno da Diedenbergen, Germania, epilogo nel suggestivo ovale di Pardubice, Repubblica Ceca, il 3 ottobre, nel weekend della rinomata manifestazione del Casco D’Oro di speedway. La terza prova si terrà il 5 settembre a Morizes, Francia.
Saranno trentadue i piloti al via di ogni gara, la FIM ha assegnato alle federazioni nazionali un numero di piloti variabile in base ai risultati conseguiti nelle scorse stagioni nella World Cup. L’Italia dovrebbe aver a disposizione cinque posti, uno di questi sarà sicuramente assegnato a Francesco Cecchini, l’autentico dominatore degli ultimi anni nella guida di traverso in Italia e nella Coppa del Mondo, conquistata per sei anni filati dal figlio d’arte romagnolo. Spagna, Austria, Finlandia e Repubblica Ceca le nazioni più accreditate per competere contro il team azzurro, che si preannuncia agguerrito più che mai per conquistare i primi tre gradini del podio. Ciascun pilota dovrà garantire la presenza a tutti e quattro gli eventi del mondiale, in caso di infortunio o rinuncia potrà essere sostituito da un connazionale, scelto dalla rispettiva federazione. In ogni gara saranno al via trentuno piloti ufficiali più una wild card scelta dalla nazione ospitante.
La formula di gara prevede sedici batterie di qualifica, con otto piloti in ciascuna manche disposti in due file da quattro. I migliori dieci, per sommatoria di punti, accederanno alla finalissima a dodici piloti, le altre due posizioni saranno determinate dal primo e secondo classificato della batteria di Last Chance, che metterà di fronte i centauri posizionati dall’undicesima alla ventesima posizione dopo le manche di qualifica. Al vincitore della manche finale saranno assegnati venticinque punti, ventidue al secondo, venti al terzo. Le posizioni dalla quarta alla dodicesima sono decise dal piazzamento conquistato nella batteria finale, dalla tredicesima in avanti in base alla sommatoria punti raccolta nelle manche di qualifica.
Si prospettano quattro gare di altissimo livello vista la posta in palio, il vincitore sarà per sempre ricordato come il primo pilota nella storia del Flat Track ad essere insignito con la medaglia d’oro. Magari facendo gola a qualche pilota statunitense, che potrebbe valutare di prender parte alla manifestazione nel 2021.
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