I dieci errori tipici del motociclista inesperto
Quando arriva la prima moto spesso si realizza un sogno. Ma la convivenza con la nuova cavalcatura, soprattutto se si è motociclisti inesperti, è qualcosa che si costruisce giorno per giorno e, inevitabilmente, almeno le prime volte, l'errore è sempre in agguato. Ecco i più frequenti
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Cosa si sbaglia
Iniziare ad andare in moto è il sogno di tanti appassionati ma, come in tutte le cose, prima di potersi definire dei bravi motociclisti è necessario accumulare tanta esperienza. Dallo stile di guida alle banalità di gestione, il motociclista inesperto può incorrere a tantissimi errori. Ecco i più frequenti.
1) Dal concessionario – Può sembrare banale ma il primo errore del motociclista inesperto avviene ben prima... di acquistare la moto. Scegliere bene è la prima cosa, essere consapevoli delle nostre capacità è fondamentale per godersi appieno la vita su due ruote. In poche parole: il fatto di amare la MotoGP e tifare Valentino, non vi rende certo in grado di guidare una supersportiva!
2) Il cavalletto – Moto parcheggiata davanti al bar, si accende la moto, si guardano gli amici con aria compiaciuta, si ingrana la prima e... la moto si spegne. E con lei anche il nostro ego.
3) Il bloccadisco – Variante “estrema” del punto numero 2. Mai dimenticare il bloccadisco inserito. Si rischiano una caduta da fermo (con annessa figuraccia) nella migliore delle ipotesi e il danneggiamento del disco e della pinza nel caso peggiore...
4) Le manovre da fermo – Se volete spostare la vostra moto a motore spento, agendo quindi sul manubrio ma restando in piedi, fate molta attenzione. Il peso di una qualsiasi due ruote è elevato e, se per errore la inclinate troppo, recuperarla può essere impossibile...
5) Le "prove libere" su strada – Motociclisti lo si diventa guidando. Non c'è altra maniera. Bisogna provare e riprovare ogni movimento in modo da renderlo automatico e ben eseguito. L'importante però è non provare su strade troppo trafficate: un piazzale o un parcheggio privi di traffico sono luoghi certamente più indicati.
6) I fondamentali – Un corso di guida sicura è sempre una buona soluzione per imparare a conoscere la propria moto e muoversi correttamente su strada. Spesso (soprattutto dagli amici smanettoni) questi corsi vengono considerati troppo “basici” ma, ve lo possiamo assicurare, non è assolutamente così. Il numero di motociclisti letteralmente incapaci di affrontare un tornante o di disegnare una traiettoria corretta è molto più alto di quello che si possa pensare...
7) La gestione quotidiana – Una moto non va solo curata esteticamente. Lavarla o dotarla di accessori utili è sì importante ma non fondamentale. La cura della propria moto, infatti, passa da alcune cose molto più banali ma terribilmente più importanti come il controllo (quasi) quotidiano della pressione delle gomme, i livelli di olio e acqua, l'ingrassaggio della catena... Trattatela bene e lei vi sarà amica!
8) Le chiacchiere da bar – Quando si è inesperti ci si affida molto più facilmente ai consigli degli amici o dei compagni di forum. Consigli che, soprattutto se di ordine tecnico, spesso generano più confusione che altro. Gli argomenti principali generalmente riguardano la sostituzione delle pastiglie dei freni con altre più performanti, l'uso di olio motore racing etc... La regola principale in questi casi? Leggete attentamente il libretto di uso e manutenzione della vostra moto, solo lì troverete le risposte più adatte!
9) L'entusiasmo – La moto, per qualche ragione inspiegabile, infonde una sorta di “invincibilità” in chi la guida, soprattutto se il pilota è alle prime armi e galvanizzato dal suo nuovo giocattolo. Beh, statistiche alla mano, è giusto ricordarsi sempre che noi, assieme alle biciclette, rappresentiamo l'anello debole degli utenti della strada...
10) L'abbigliamento adeguato – Ormai è un dato di fatto, la moto è un oggetto di moda. E spesso si compra prevalentemente per questo motivo, sottovalutando altri aspetti fondamentali, come la sicurezza passiva. Un abbigliamento adeguato e un casco omologato, anche se poco fashion, salvano la vita.
Iniziare ad andare in moto è il sogno di tanti appassionati ma, come in tutte le cose, prima di potersi definire dei bravi motociclisti è necessario accumulare tanta esperienza. Dallo stile di guida alle banalità di gestione, il motociclista inesperto può incorrere a tantissimi errori. Ecco i più frequenti.
1) Dal concessionario – Può sembrare banale ma il primo errore del motociclista inesperto avviene ben prima... di acquistare la moto. Scegliere bene è la prima cosa, essere consapevoli delle nostre capacità è fondamentale per godersi appieno la vita su due ruote. In poche parole: il fatto di amare la MotoGP e tifare Valentino, non vi rende certo in grado di guidare una supersportiva!
2) Il cavalletto – Moto parcheggiata davanti al bar, si accende la moto, si guardano gli amici con aria compiaciuta, si ingrana la prima e... la moto si spegne. E con lei anche il nostro ego.
3) Il bloccadisco – Variante “estrema” del punto numero 2. Mai dimenticare il bloccadisco inserito. Si rischiano una caduta da fermo (con annessa figuraccia) nella migliore delle ipotesi e il danneggiamento del disco e della pinza nel caso peggiore...
4) Le manovre da fermo – Se volete spostare la vostra moto a motore spento, agendo quindi sul manubrio ma restando in piedi, fate molta attenzione. Il peso di una qualsiasi due ruote è elevato e, se per errore la inclinate troppo, recuperarla può essere impossibile...
5) Le "prove libere" su strada – Motociclisti lo si diventa guidando. Non c'è altra maniera. Bisogna provare e riprovare ogni movimento in modo da renderlo automatico e ben eseguito. L'importante però è non provare su strade troppo trafficate: un piazzale o un parcheggio privi di traffico sono luoghi certamente più indicati.
6) I fondamentali – Un corso di guida sicura è sempre una buona soluzione per imparare a conoscere la propria moto e muoversi correttamente su strada. Spesso (soprattutto dagli amici smanettoni) questi corsi vengono considerati troppo “basici” ma, ve lo possiamo assicurare, non è assolutamente così. Il numero di motociclisti letteralmente incapaci di affrontare un tornante o di disegnare una traiettoria corretta è molto più alto di quello che si possa pensare...
7) La gestione quotidiana – Una moto non va solo curata esteticamente. Lavarla o dotarla di accessori utili è sì importante ma non fondamentale. La cura della propria moto, infatti, passa da alcune cose molto più banali ma terribilmente più importanti come il controllo (quasi) quotidiano della pressione delle gomme, i livelli di olio e acqua, l'ingrassaggio della catena... Trattatela bene e lei vi sarà amica!
8) Le chiacchiere da bar – Quando si è inesperti ci si affida molto più facilmente ai consigli degli amici o dei compagni di forum. Consigli che, soprattutto se di ordine tecnico, spesso generano più confusione che altro. Gli argomenti principali generalmente riguardano la sostituzione delle pastiglie dei freni con altre più performanti, l'uso di olio motore racing etc... La regola principale in questi casi? Leggete attentamente il libretto di uso e manutenzione della vostra moto, solo lì troverete le risposte più adatte!
9) L'entusiasmo – La moto, per qualche ragione inspiegabile, infonde una sorta di “invincibilità” in chi la guida, soprattutto se il pilota è alle prime armi e galvanizzato dal suo nuovo giocattolo. Beh, statistiche alla mano, è giusto ricordarsi sempre che noi, assieme alle biciclette, rappresentiamo l'anello debole degli utenti della strada...
10) L'abbigliamento adeguato – Ormai è un dato di fatto, la moto è un oggetto di moda. E spesso si compra prevalentemente per questo motivo, sottovalutando altri aspetti fondamentali, come la sicurezza passiva. Un abbigliamento adeguato e un casco omologato, anche se poco fashion, salvano la vita.
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