Husqvarna, uno spiraglio per i dipendenti
Dopo le proteste di queste settimane, i sindacati sono riusciti a ottenere un periodo di cassa integrazione ordinaria, in attesa di trovare una soluzione definitiva
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Parte la cassa integrazione ordinaria
Piccola vittoria dei sindacati nel caso Husqvarna: da ieri nella fabbrica di Cassinetta è scattata la cassa integrazione ordinaria per 40 dipendenti (altri se ne aggiungeranno nei prossimi giorni) che durerà tre mesi. Considerati gli annunci dei manager KTM, che volevano chiudere subito lo stabilimento e mettere 212 dipendenti in cassa integrazione straordinaria (concessa alle aziende in chiusura), si tratta di un risultato che fa ben sperare. Soddisfatto Nino Cartosio, sindacalista FIom-Cgil: “Un punto importante, il gruppo austriaco è stato costretto a correggere il tiro dopo che per settimane ha cercato di imporre la sua volontà. Merito delle lotte dei lavoratori e dell’intervento del ministero dello Sviluppo Economico che ha posto delle questioni importanti a Pierer, partendo dal presupposto che tutti devono metterci del proprio per garantire la produzione industriale dello stabilimento".
Salvare lo stabilimento
La partita è ancora tutta da giocare: la cassa integrazione ordinaria è stata concessa per 13 settimane, durante questo periodo si cercherà di trovare una soluzione. L’obiettivo è quello di salvare il sito produttivo, trovando un acquirente per Cassinetta, conclude Cartosio: “Se Pierer non vuole fare impresa sul territorio, almeno che si renda disponibile a creare le condizioni per cui chi è interessato possa farla”. Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori incontri, pare che il Ministero dello Sviluppo Economico, voglia capire i termini dell'accordo tra BMW e KTM e, per questo, la casa tedesca sarà convocata al tavolo. Per tutte le news relative alla crisi Husqvarna, cliccate qui.Aggiungi un commento