Honda: "Zero morti per incidente stradale grazie all'ADAS"
A prometterlo è stato il presidente Toshihiro Mibe, annunciando i piani futuri del marchio di Tokyo. Ovviamente si tratta di una proiezione trentennale attraverso cui L'ADAS sviluppato dalla casa raggiungerà un livello di affinamento tale da abbattere, se non addirittura cancellare, il rischio di incidenti mortali
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Il futuro passa dai radar
Il futuro della tecnologia a due ruote passa attraverso l'ADAS, vale a dire il dispositivo di radar in grado di mappare ciò che sta attorno alla moto e gestire di consenguenza accelerazione e frenata. Dopo Ducati e KTM, anche Honda si è lanciata nell'affinamento di questo dispositivo che, assieme al recente investimento nell'elettrico (di cui abbiamo parlato qui), è uno dei punti cardine dello sviluppo futuro del marchio, sempre più orientato alla mobilità green e alla sicurezza. Riguardo all'ADAS, Honda ha da poco introdotto sulle quattro ruote un pacchetto di sensori in grado di rilevare non solo il traffico davanti alla vettura, ma anche quello alle nostre spalle, aiutandoci in manovre sensibili come un eventuale cambio di corsia. L'ADAS Honda ha debuttato sulla Civic Tourer a un prezzo tutto sommato abbordabile, solo 900 euro e, quasi certamente nel giro di poco tempo arriverà anche sulle due ruote della casa. Su questo punto, il presidente Honda Toshihiro Mibe è stato parecchio categorico: l'ADAS traghetterà la mobilità a due ruote della casa di Tokyo nel futuro e consentirà di abbattere in maniera definitiva il rischio di incidenti mortali sulle strade. Il gigante giapponese vede la possibilità di ottenere "zero morti" a causa di incidenti stradali che coinvolgono motociclette e auto Honda a livello globale entro il 2050, vale a dire in 30 anni di sviluppo e affinamenti. Miglioramenti che, Mibe non lo ha detto ma dalle sue parole si può facilmente supporre, potrebbero rendere l'ADAS non solo un sistema di supporto, ma anche di gestione "quasi totale" della guida in caso di emergenza.
Il futuro della tecnologia a due ruote passa attraverso l'ADAS, vale a dire il dispositivo di radar in grado di mappare ciò che sta attorno alla moto e gestire di consenguenza accelerazione e frenata. Dopo Ducati e KTM, anche Honda si è lanciata nell'affinamento di questo dispositivo che, assieme al recente investimento nell'elettrico (di cui abbiamo parlato qui), è uno dei punti cardine dello sviluppo futuro del marchio, sempre più orientato alla mobilità green e alla sicurezza. Riguardo all'ADAS, Honda ha da poco introdotto sulle quattro ruote un pacchetto di sensori in grado di rilevare non solo il traffico davanti alla vettura, ma anche quello alle nostre spalle, aiutandoci in manovre sensibili come un eventuale cambio di corsia. L'ADAS Honda ha debuttato sulla Civic Tourer a un prezzo tutto sommato abbordabile, solo 900 euro e, quasi certamente nel giro di poco tempo arriverà anche sulle due ruote della casa. Su questo punto, il presidente Honda Toshihiro Mibe è stato parecchio categorico: l'ADAS traghetterà la mobilità a due ruote della casa di Tokyo nel futuro e consentirà di abbattere in maniera definitiva il rischio di incidenti mortali sulle strade. Il gigante giapponese vede la possibilità di ottenere "zero morti" a causa di incidenti stradali che coinvolgono motociclette e auto Honda a livello globale entro il 2050, vale a dire in 30 anni di sviluppo e affinamenti. Miglioramenti che, Mibe non lo ha detto ma dalle sue parole si può facilmente supporre, potrebbero rendere l'ADAS non solo un sistema di supporto, ma anche di gestione "quasi totale" della guida in caso di emergenza.
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