Honda RVF1000 V4, ecco come potrebbe essere
Il magazine giapponese Racing Autoby ha recentemente pubblicato un articolo riguardante una nuova supersportiva con motore V4, che Honda starebbe sviluppando per sostituire la CBR 1000 RR. Per ora si tratta solo di voci, ma di certo qualcosa bolle in pentola...
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Un motore V4 per la Superbike?
La Honda RC213V-S è il sogno proibito di tutti gli appassionati di supersportive: la possibilità di possedere una moto derivata direttamente dalla MotoGP alletterebbe chiunque, ma il prezzo di 188.000 euro ha reso possibile questo sogno solo a pochi fortunati. Ma se Honda tirasse fuori dal cilindro una supersportiva con motore V4 con costi più accessibili? Il magazine giapponese Racing Autoby, nei giorni scorsi, ha svelato un brevetto depositato da Honda con un motore simile a quello della RC213V-S montato in un insolito telaio monoscocca. Ad aumentare i sospetti ci sono anche i nuovi regolamenti del Campionato mondiale Superbike: il minimo di esemplari da produrre per ottenere l'omologazione è stato ulteriormente ridotto da 1.000 a 500, spalmabili in due anni. Ciò vorrebbe dire 250 moto l'anno, produzione più che fattibile per la Casa dell'Ala. L'unico problema sarebbe il “price cap”, il prezzo massimo consentito per le moto di serie dalle quali vengono poi derivate le superbike, che è rimasto a 40.000 euro. Se Honda riuscisse a contenere i costi a tal punto, allora forse la RVF1000 V4 potrebbe vedere la luce e, magari, sostituire la CBR 1000 RR nel mondiale Superbike.
La Honda RC213V-S è il sogno proibito di tutti gli appassionati di supersportive: la possibilità di possedere una moto derivata direttamente dalla MotoGP alletterebbe chiunque, ma il prezzo di 188.000 euro ha reso possibile questo sogno solo a pochi fortunati. Ma se Honda tirasse fuori dal cilindro una supersportiva con motore V4 con costi più accessibili? Il magazine giapponese Racing Autoby, nei giorni scorsi, ha svelato un brevetto depositato da Honda con un motore simile a quello della RC213V-S montato in un insolito telaio monoscocca. Ad aumentare i sospetti ci sono anche i nuovi regolamenti del Campionato mondiale Superbike: il minimo di esemplari da produrre per ottenere l'omologazione è stato ulteriormente ridotto da 1.000 a 500, spalmabili in due anni. Ciò vorrebbe dire 250 moto l'anno, produzione più che fattibile per la Casa dell'Ala. L'unico problema sarebbe il “price cap”, il prezzo massimo consentito per le moto di serie dalle quali vengono poi derivate le superbike, che è rimasto a 40.000 euro. Se Honda riuscisse a contenere i costi a tal punto, allora forse la RVF1000 V4 potrebbe vedere la luce e, magari, sostituire la CBR 1000 RR nel mondiale Superbike.
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