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Honda CB 750 Bobber by Clockwork Motorcycles

Prendi "il classico tra i classici" delle moto giapponesi degli anni 70 e “tirane fuori” l'anima bobber. Questo è il lavoro assolutamente ben eseguito dagli specialisti canadesi di Clockwork Motorcycles
CB 750 Bobber
La moto da cui Samuel Guertin è partito per realizzare la sua bobber “nippo-australiana” era un esemplare di CB 750 del 1971, già customizzato dal proprietario precedente. La moto era già stata trasformata in bobber, ma secondo Guertin: “Era un lavoro riuscito male, questa CB 750 meritava miglior fortuna”. Per “rimettere a posto le cose” il customizer australiano ha iniziato accorciando il telaio e allungando il forcellone di circa due centimetri. Al comparto sospensioni sono stati sostituiti i due ammortizzatori posteriori con delle unità moderne e più performanti, davanti invece il lavoro è stato più drastico “impiantando” la forcella di una Suzuki GSX-R 600. La moto di Hamamatsu ha “donato” anche la pompa Nissin dell'impianto frenate anteriore. Le ruote sono delle unità Harley-Davidson da 16 pollici con raggi in acciaio inox e gomme Firestone Deluxe Champion. Dalla parte del motore, invece, il lavoro è stato ancora più profondo: il propulsore è stato smontato e revisionato in ogni sua parte. Grazie a un kit Wiseco la cilindrata è stata portata a 836 cm3, i carburatori sono maggiorati mentre “il sound” è affidato a un 4 in 1 in acciaio di derivazione artigianale. Completamente rivisti anche i cablaggi dell'impianto elettrico, alimentato da una piccola batteria agli ioni di litio nascosta da una protezione in metallo realizzata a mano. Al posto di comando troviamo due bei semimanubri con manopole rifinite in pelle, una strumentazione ridotta all'osso e sella in pelle realizzata dagli specialisti di New Church Moto. Completano la trasformazione il bel faretto tondo anteriore e la piccola luce posteriore che “sbuca” in maniera poco invasiva da dietro la sella. Azzeccata anche la scelta della vernice, Samuel spiega: "Non volevo niente di appariscente o lucido che potesse rubare la scena. La mia moto è tutta una questione di linee, forme e curve."
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