Salta al contenuto principale

HAT Pavia-Sanremo 2024: dalla pianura al mare… e ritorno

Un viaggio di due giorni tra le risaie del pavese e il mare cristallino della Liguria attraverso gli sterrati, i boschi e le mulattiere dell’Appennino sulle tracce della grande classica dell’Adventouring. Un’avventura off-road alla portata di tutti

Facile andare dalla Pianura Padana al mare della Liguria, partendo dalla Lombardia. Basta prendere l’autostrada, Alessandria, Ovada, Genova e via… direzione Francia. Il mare è lì, lo vedi, traffico permettendo, sei arrivato. La faccenda cambia se si guida una moto, se la moto ha pneumatici tassellati e se si scelgono le mille vie non asfaltate che tagliano l’Appennino a cavallo di Piemonte e Liguria. La Hat Pavia-Sanremo è questo, un viaggio “sterrato” di due giorni che attraversa un pezzo d’Italia in perfetto stile adventouring. Tante le formule “di gara”che gli appassionati possono scegliere: da quelle più tranquille o destinate alle moto d’epoca, alla formula classica tra asfalto e off-road alla neonata e più impegnativa “Master Challenge” ideata per l’edizione 2024 dagli organizzatori per i piloti più esperti. Formula che inSella ha sperimentato per voi.

La partenza della Hat Pavia-Sanremo dalla Piazza Collegio Ghislieri di Pavia

Le regole del gioco

Breve ripasso di cosa è e come funziona questa manifestazione: le HAT sono dei viaggi da un punto  A a un punto B da fare da soli o in gruppo su percorsi messi a punto dagli organizzatori e forniti ai partecipanti sotto forma di traccia GPX da caricare nel navigatore o su una delle tante app dedicate all’escursionismo. I percorsi sono misti, con asfalto (strade secondarie) e tanto fuoristrada con diversi livelli di difficoltà, da affrontare ovviamente con moto (non specialistiche) progettate per lo scopo, con ruota anteriore da 19 o 21 pollici. Nessuna assistenza, nessun supporto da parte dell’organizzazione: il singolo, o il gruppo, deve risolvere autonomamente ogni problema, che si tratti di una foratura o una salita impervia che blocca la via.

Meglio afffrontare la Hat in gruppo, l'unione fa la forza

Moto e attrezzatura

Per questa edizione della Pavia-Sanremo ci siamo serviti di una Yamaha Ténéré 700 appositamente modificata ed attrezzata. La moto è stata equipaggiata di navigatore Garmin Montana 700, barre laterali di protezione, paracoppa in alluminio da 6 mm di spessore e pedane maggiorate. E ancora, cartuccia per la forcella (fodero e stelo sono quelli originali) firmata Andreani e mono posteriore Öhlins. Aspetto importante, quello legato alla scelta dei pneumatici: nel nostro caso abbiamo optato per i Dunlop D908RR dotati di mousse. Questa soluzione presenta vantaggi e svantaggi: non c’è il rischio di forare e grazie al peso maggiore la stabilità sui tratti più impegnativi è maggiore. Di contro, il peso della moto sul lento è maggiore e su asfalto la velocità non deve superare i 90-100 km/h, pena il surriscaldamento della mousse stessa e il rischio di sfaldamento. Un bel problema per il ritorno “autostradale” da Sanremo a Casa.

InSella ha scelto la Yamaha Ténéré 700 per la Pavia-Sanremo

2024, arriva la Master Challenge

La novità per il 2024 si chiama Master Challenge, categoria che va ad affiancare le già note Classic, Vintage e Discovery. Per questa nuova formula, riservata a una dozzina di iscritti tra cui inSella, gli organizzatori hanno studiato percorsi dedicati e più impegnativi, un test di regolarità all’interno del fettucciato di Sezzadio (AL), controlli orari da rispettare al minuto e prove di navigazione. Forse quest’ultima è stata l’esperienza più significativa, con la traccia GPX che spariva per lasciare spazio a una serie di waypoint (punti virtuali indicati sulla mappa del navigatore) da collegare in sequenza trovando in autonomia il percorso migliore tra i tanti dell’Appennino. Due giorni di viaggio e fatica, enfatizzata dal grande caldo, intramezzati dalla sosta tecnica a Cairo Montenotte per la pausa e la cena comune di tutti i partecipanti.

Da Pavia inizia il viaggio, oltre 450 km fino a Sanremo

Un’esperienza da fare

La partecipazione ad un evento di adventouring è qualcosa di mistico: la traccia è una sottile linea colorata su un supporto elettronico da seguire. Di per sé nulla di difficile… si va al proprio passo,  nessuna fretta. Ci si gode il paesaggio che chilometro dopo chilometro cambia. Gli argini del grande Po prima, le risaie della pianura, fino alle prime salite. I pensieri si riducono e si viaggia. Ogni tanto, qualche salita più ripida o qualche discesa con ghiaia riattivano i riflessi e obbligano a un po' di attenzione. L’Appennino si mostra nella sua bellezza: boschi, single track (percorsi larghi quanto una moto nella vegetazione), dorsali tra le colline… un fluire continuo di cartoline. Fino a quando la stanchezza, dopo la quinta, sesta ora di guida, inizia a farsi sentire. A quel punto la giornata sembra non finire mai. E si avanza di inerzia tra le pozze di fango create dai temporali dei giorni precedenti.

La seconda giornata, per i partecipanti al Master Challenge si fa interessante fin dalle prime ore della mattina (che inizia con la partenza alle 7 e 40): un sottobosco fittissimo fa da cornice a tanto fango, percorsi con sasso smosso, salite e discese viscide. Poche pause e un ritmo serrato ci portano a metà pomeriggio a tagliare il traguardo di Sanremo. Una breve pausa, poi il rientro autostradale su Milano. Con il pensiero alla prossima HAT in programma, la Sanremo-Sestriere del 6-9 settembre. Che aspettate?

Aggiungi un commento