Harley-Davidson: prezzi moto invariati anche con i dazi
I dazi europei voluti in risposta a quelli imposti da Trump, hanno colpito prodotti simbolo del made in USA come le Harley-Davidson. La casa americana però tranquillizza i suoi clienti: al momento non sono in programma ritocchi di listino
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Arrivano i dazi per H-D
Ai dazi voluti dal Trump su acciaio e alluminio, l’Europa ribatte con maggiorazioni d’imposta che hanno colpito, da venerdì 22 giugno, alcuni prodotti made in USA. Lo stallo tra Europa e Stati Uniti nell’ambito della cosiddetta “guerra commerciale” non ha trovato soluzione nemmeno in occasione del G7 svoltosi in Canada l’8 e il 9 giugno, così la Commissione Europea - secondo la quale gli aumenti imposti da Trump costeranno ai Paesi dell’Unione una cifra di circa 6,2 miliardi di euro - ha avviato le procedure per l'attivazione delle contromisure, annunciando dazi su prodotti simbolo degli States, tra cui le moto prodotte da Harley-Davidson. In particolare, come s’apprende dal comunicato ufficiale dell’Unione Europea, tutte le moto con cilindrata superiore ai 500 cm3 avranno una tassazione del 25%. Maggiorazioni che rischiano di avere gravi ripercussioni sia sulla vendita di moto americane su suolo italiano, che di moto italiane su suolo americano. Come sottolineato da ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori), trattandosi di una vera e propria guerra commerciale, non si esclude infatti anche una possibile contromossa da parte degli USA i quali potrebbero danneggiare l’export delle due ruote costruite in Italia. Un business che si attesta attualmente attorno ai 120 milioni di euro.
Cecilia Malmstroem, commissario europeo al commercio, ha però spiegato che per l’Europa non esiste attualmente “altra scelta”, aggiungendo però che “se gli Stati Uniti toglieranno i dazi, anche le misure europee saranno rimosse”.
Al momento da Harley-Davidson fanno sapere che non sono in programma ritocchi ai prezzi di listino, la casa americana è concentrata nella valutazione degli impatti dei dazi, ma a breve non sono previste "ricadute" sui clienti.
Ai dazi voluti dal Trump su acciaio e alluminio, l’Europa ribatte con maggiorazioni d’imposta che hanno colpito, da venerdì 22 giugno, alcuni prodotti made in USA. Lo stallo tra Europa e Stati Uniti nell’ambito della cosiddetta “guerra commerciale” non ha trovato soluzione nemmeno in occasione del G7 svoltosi in Canada l’8 e il 9 giugno, così la Commissione Europea - secondo la quale gli aumenti imposti da Trump costeranno ai Paesi dell’Unione una cifra di circa 6,2 miliardi di euro - ha avviato le procedure per l'attivazione delle contromisure, annunciando dazi su prodotti simbolo degli States, tra cui le moto prodotte da Harley-Davidson. In particolare, come s’apprende dal comunicato ufficiale dell’Unione Europea, tutte le moto con cilindrata superiore ai 500 cm3 avranno una tassazione del 25%. Maggiorazioni che rischiano di avere gravi ripercussioni sia sulla vendita di moto americane su suolo italiano, che di moto italiane su suolo americano. Come sottolineato da ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori), trattandosi di una vera e propria guerra commerciale, non si esclude infatti anche una possibile contromossa da parte degli USA i quali potrebbero danneggiare l’export delle due ruote costruite in Italia. Un business che si attesta attualmente attorno ai 120 milioni di euro.
Cecilia Malmstroem, commissario europeo al commercio, ha però spiegato che per l’Europa non esiste attualmente “altra scelta”, aggiungendo però che “se gli Stati Uniti toglieranno i dazi, anche le misure europee saranno rimosse”.
Al momento da Harley-Davidson fanno sapere che non sono in programma ritocchi ai prezzi di listino, la casa americana è concentrata nella valutazione degli impatti dei dazi, ma a breve non sono previste "ricadute" sui clienti.
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