Guida Michelin 2018 - Come orientarsi nel gusto italiano
Oggi è stata presentata l’edizione 2018 della celebre guida, tante le sorprese a partire dal “declassamento” del ristorante dello chef Carlo Cracco a una sola stella. Ecco quali sono i simboli da seguire per poter mangiare sempre bene e in più, l'elenco completo delle stelle e dei BIB Gourmand italiani
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La nuova edizione
La Guida Michelin simbolo dal produttore di pneumatici francesi è una delle più importanti in fatto di gastronomia e turismo del mondo. Le sue pubblicazioni rappresentano uno dei riferimenti mondiali per la valutazione della qualità dei ristoranti e alberghi a livello nazionale e internazionale. Esserci può fare la differenza e le stelle con cui sono premiati ogni anno sono una garanzia di qualità (ed esclusività) senza pari. Quest’anno per la prima volta la presentazione della Guida è stata in diretta streaming e, tra le sorprese più eclatanti c’è stato il declassamento da due a una stella di due ristoranti molto famosi: parliamo dei ristoranti Sadler e Cracco. Soprattutto il secondo ha fatto un grande scalpore, visto che Carlo Cracco è senza dubbio lo chef-star più famoso d’Italia, grazie alla sua presenza pressoché costante in televisione, in pubblicità e icomegiudice di Masterchef. A questi declassamenti, invece, hanno fatto il paio due promozioni di grandissima qualità, parliamo di Contraste dello chef Mathias Perdomo che per il 2018 ha guadagnato una stella e la seconda stella di VUN, ristorante dello chef Andrea Aprea. Ma venendo alla guida, ecco un breve compendio per comprendere al meglio i simboli che la contraddistinguono.
Le stelle Michelin
La valutazione massima è quella di tre stelle che individua ristoranti che propongono la miglior qualità in ambito gastronomico. Una stella significa che il ristorante offre un’ottima cucina nella sua categoria. La seconda stella invece denota una cucina Eccellente, una tavola cioè che vale una deviazione dal vostro viaggio. La terza stella invece rappresenta una delle migliori cucine al mondo, dunque, la tavola che le possiede vale addirittura il viaggio. Perché vengano assegnate, gli ispettori si basano su cinque criteri: la qualità delle materie prime, l’originalità dello chef nei piatti proposti, la padronanza delle tecniche di cottura e del mix di sapori, il rapporto qualità prezzo, la continuità nel tempo. C'è poi il Bib Gourmand che segnala un ristorante di qualità dove si propone un menù completo a meno di 30/35 euro (bevande escluse). Chi è preposto a giudicare è il mitico “ispettore” della Guida Michelin, per molti uno dei lavori più belli ed invidiati del mondo. Al tempo stesso la sua visita - rigorosamente anonima - rappresenta uno dei momenti più attesi e temuti da ogni ristoratore. Perché un ispettore riesca a offrire un giudizio completo di un esercizio deve provare più volte nel corso dell’anno lo stesso ristorante, per poi formulare un giudizio collegiale assieme a quello degli altri ispettori. Cliccate qui per scaricare l'elenco completo dei ristoranti stellati e BIB Gourmand italiani
La Guida Michelin simbolo dal produttore di pneumatici francesi è una delle più importanti in fatto di gastronomia e turismo del mondo. Le sue pubblicazioni rappresentano uno dei riferimenti mondiali per la valutazione della qualità dei ristoranti e alberghi a livello nazionale e internazionale. Esserci può fare la differenza e le stelle con cui sono premiati ogni anno sono una garanzia di qualità (ed esclusività) senza pari. Quest’anno per la prima volta la presentazione della Guida è stata in diretta streaming e, tra le sorprese più eclatanti c’è stato il declassamento da due a una stella di due ristoranti molto famosi: parliamo dei ristoranti Sadler e Cracco. Soprattutto il secondo ha fatto un grande scalpore, visto che Carlo Cracco è senza dubbio lo chef-star più famoso d’Italia, grazie alla sua presenza pressoché costante in televisione, in pubblicità e icomegiudice di Masterchef. A questi declassamenti, invece, hanno fatto il paio due promozioni di grandissima qualità, parliamo di Contraste dello chef Mathias Perdomo che per il 2018 ha guadagnato una stella e la seconda stella di VUN, ristorante dello chef Andrea Aprea. Ma venendo alla guida, ecco un breve compendio per comprendere al meglio i simboli che la contraddistinguono.
Le stelle Michelin
La valutazione massima è quella di tre stelle che individua ristoranti che propongono la miglior qualità in ambito gastronomico. Una stella significa che il ristorante offre un’ottima cucina nella sua categoria. La seconda stella invece denota una cucina Eccellente, una tavola cioè che vale una deviazione dal vostro viaggio. La terza stella invece rappresenta una delle migliori cucine al mondo, dunque, la tavola che le possiede vale addirittura il viaggio. Perché vengano assegnate, gli ispettori si basano su cinque criteri: la qualità delle materie prime, l’originalità dello chef nei piatti proposti, la padronanza delle tecniche di cottura e del mix di sapori, il rapporto qualità prezzo, la continuità nel tempo. C'è poi il Bib Gourmand che segnala un ristorante di qualità dove si propone un menù completo a meno di 30/35 euro (bevande escluse). Chi è preposto a giudicare è il mitico “ispettore” della Guida Michelin, per molti uno dei lavori più belli ed invidiati del mondo. Al tempo stesso la sua visita - rigorosamente anonima - rappresenta uno dei momenti più attesi e temuti da ogni ristoratore. Perché un ispettore riesca a offrire un giudizio completo di un esercizio deve provare più volte nel corso dell’anno lo stesso ristorante, per poi formulare un giudizio collegiale assieme a quello degli altri ispettori. Cliccate qui per scaricare l'elenco completo dei ristoranti stellati e BIB Gourmand italiani
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