Guida col foglio rosa, provoca incidente e danni al passeggero: risarcisce la polizza?
Il passeggero, trasportato da un conducente con solo foglio rosa, ha diritto al risarcimento. L'assicurazione è obbligata a risarcire il trasportato, pure nell'ipotesi in cui il conducente non risulti ancora patentato. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, Sezione III civile, nella Sentenza del 19 luglio 2016, n. 14699.
Image
News
L'assicurazione deve pagare
La compagnia che assicura il veicolo è sempre obbligata a risarcire il passeggero, anche se il conducente non risulta ancora patentato e ha soltanto il foglio rosa. Nella fattispecie affrontata dalla Corte di Cassazione, un ragazzo, appena maggiorenne e abilitato alla guida dal foglio rosa, aveva condotto il veicolo della madre di un'amica, con quest'ultima a bordo. Il Tribunale, in primo grado, aveva ritenuto che la ragazza, essendo già patentata, avesse voluto assistere l'amico in una simulazione di guida, assumendosene la responsabilità e non potendo quindi pretendere alcun risarcimento per i danni riportati a seguito del sinistro cagionato dal ragazzo. Tuttavia la Cassazione ha evidenziato, contrariamente al primo giudice, che la stessa non poteva assurgere da “assistente” del principiante, in quanto non aveva conseguito la patente da almeno dieci anni, come prescritto dalla vigente normativa stradale.
La Corte ha quindi esaminato il caso dell'istruttore di guida, il quale non risulta affatto escluso dalla copertura assicurativa, rilevando che nelle esercitazioni alla guida di veicoli a motore, sussiste una stretta collaborazione tra l'allievo e l'istruttore e nel caso ne derivi un evento dannoso ambedue ne rispondono, in quanto esso si collega alla condotta sia del primo per negligenza e imprudenza nella guida, che del secondo per omessa vigilanza sulla marcia dell'allievo. Il giudice di legittimità ha evidenziato che l'istruttore di guida può considerarsi corresponsabile dell'incidente unicamente nei limiti in cui non abbia espletato, in modo opportuno, il suo incarico di istruttore ed ha, invece, diritto al risarcimento anche dei propri danni nella misura in cui questi possano ascriversi al guidatore. Sulla scorta di tali considerazioni la Cassazione, nel riconoscere il risarcimento dei danni subiti alla ragazza, ha affermato: “colui che, dotato di patente di guida, affida un veicolo in propria disponibilità a un soggetto dotato solo del cosiddetto foglio rosa, non assume un ruolo diverso da quello del trasportato”.
La compagnia che assicura il veicolo è sempre obbligata a risarcire il passeggero, anche se il conducente non risulta ancora patentato e ha soltanto il foglio rosa. Nella fattispecie affrontata dalla Corte di Cassazione, un ragazzo, appena maggiorenne e abilitato alla guida dal foglio rosa, aveva condotto il veicolo della madre di un'amica, con quest'ultima a bordo. Il Tribunale, in primo grado, aveva ritenuto che la ragazza, essendo già patentata, avesse voluto assistere l'amico in una simulazione di guida, assumendosene la responsabilità e non potendo quindi pretendere alcun risarcimento per i danni riportati a seguito del sinistro cagionato dal ragazzo. Tuttavia la Cassazione ha evidenziato, contrariamente al primo giudice, che la stessa non poteva assurgere da “assistente” del principiante, in quanto non aveva conseguito la patente da almeno dieci anni, come prescritto dalla vigente normativa stradale.
La Corte ha quindi esaminato il caso dell'istruttore di guida, il quale non risulta affatto escluso dalla copertura assicurativa, rilevando che nelle esercitazioni alla guida di veicoli a motore, sussiste una stretta collaborazione tra l'allievo e l'istruttore e nel caso ne derivi un evento dannoso ambedue ne rispondono, in quanto esso si collega alla condotta sia del primo per negligenza e imprudenza nella guida, che del secondo per omessa vigilanza sulla marcia dell'allievo. Il giudice di legittimità ha evidenziato che l'istruttore di guida può considerarsi corresponsabile dell'incidente unicamente nei limiti in cui non abbia espletato, in modo opportuno, il suo incarico di istruttore ed ha, invece, diritto al risarcimento anche dei propri danni nella misura in cui questi possano ascriversi al guidatore. Sulla scorta di tali considerazioni la Cassazione, nel riconoscere il risarcimento dei danni subiti alla ragazza, ha affermato: “colui che, dotato di patente di guida, affida un veicolo in propria disponibilità a un soggetto dotato solo del cosiddetto foglio rosa, non assume un ruolo diverso da quello del trasportato”.
Aggiungi un commento