Guareschi: "tre anni di sviluppo per tornare competitivi"
Ancora tre anni prima della Desmosedici definitiva
Vittoriano Guareschi, team manager Ducati in MotoGP, ha fatto il punto sullo sviluppo della Ducati Desmosedici. Le belle prestazioni di Le Mans sono dovute alle novità portate in pista, ma si tratta solo dell'inizio di un lungo cammino di tre anni che porterà a rivoluzionare completamente la moto di Borgo Panigale: "Quando Dovizioso si è impegnato con Ducati, sapeva che si stava imbarcando in un progetto a lungo termine. Un primo passo è stato fatto a Jerez, ma come ha sottolineato a Le Mans non è con questo che sarà più competitivo. Siamo coinvolti in un programma di tre anni. Il prototipo che abbiamo provato a Jerez e al Mugello non è il primo e di certo non l'ultimo. Accadranno tante altre cose, i nostri ingegneri hanno parecchie idee in mente. Questo telaio è solo il primo esperimento di questo programma. I tecnici volevano esplorare alcune zone che non sono state esplorate in passato, abbiamo provato la moto con un telaio diverso e siamo stati in grado di raccogliere un sacco di informazioni. Abbiamo migliorato l'entrata di curva ma abbiamo ancora bisogno di migliorare al posteriore. Questo programma richiede anche un sacco di test. Abbiamo già completato una prima parte e ora ci impegneremo al Mugello e a Barcellona."
Audi si limita a fare consulenza
Ma Audi come contribuisce allo sviluppo? Guareschi spiega che la casa tedesca si limita ad una consulenza su materiali ed elettronica, campi in cui i tedeschi sono all'avanguardia: "La collaborazione con Audi è in termini di consulenza sui materiali utilizzati, ma anche sulla strategia elettronica, perché in questo settore è chiaro che loro hanno molta conoscenza. Ma fanno auto mentre noi stiamo lavorando su moto, quindi Audi è un po' come il padre che trasmette le conoscenze ai suoi bambini. La responsabilità di questo lavoro rimane sulle spalle dei tecnici di Borgo Panigale. Con questa ricerca avevamo bisogno di un altro pilota, di qualcuno che andasse veloce come Michele Pirro, mentre Franco Battaini continua a condurre test di affidabilità e del nuovo hardware. Poi io ormai sono vecchio per correre!"