Greyp G12S, rinnovata la moto-bici croata
Più veloce e rapida, la nuova generazione della due ruote della Rimac è stata progettata soprattutto per esaltare il divertimento di guida, in particolare sui terreni sterrati. Si può guidare pedalando come un'e-bike con limitatore a 25 km/h o viaggiare fino a 80 km/h sfruttanto tutti i 12 kW del motore posteriore. L'autonomia è di 120 km
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Green Planet
Sono tre le modalità di guida
A due anni di distanza dal debutto sul mercato, la Rimac presenta la seconda generazione della bici elettrica Greyp, la G12S. Il nuovo modello conferma l'estetica apprezzata della progenitrice conferita dalla carrozzeria in fibra di carbonio e dai cerchi da 26”x2,5. Ribadita pure l'impostazione che consente di scegliere se pedalare nei centri storici con i limiti imposti alle e-bike (250 W di potenza nominale e 25 km/h di velocità massima) con la modalità Street o se sfruttare l'acceleratore come in scooter per escursioni veloci fuori città. Una possibilità, quest'ultima, che adesso usufruisce di due modalità: l'Eco per risparmiare “carburante” e il Power per il massimo divertimento. E proprio le prestazioni motociclistiche sono state l'oggetto dell'attenzione dei tecnici croati per lo sviluppo della nuova “S” con l'obiettivo di incrementare il piacere di guida. Finalità perseguita con numerosi interventi al telaio tubolare e alla meccanica per migliorare maneggevolezza e manovrabilità. Particolare attenzione è stata dedicata alla guida offroad, ora più precisa e sicura grazie alla nuova progettazione di forcella anteriore (l'escursione è di 200 mm invece di 180), sospensione posteriore e impianto frenante idraulico con dischi da 203 mm e sistema di recupero dell'energia. Ridisegnata pure la disposizione dei componenti con le batterie spostate verso il basso per ridurre il baricentro. Accumulatori di nuova generazione ora raccolti in un unico modulo anziché in due e con capacità di accumulo passata da 1,3 a 1,5 kWh. Un aumento che non incide sull'autonomia, sempre di 120 km, ma consente di fornire al motore da 12 kW inserito nel mozzo della ruota posteriore maggiore energia in minore tempo e, di conseguenza, ottenere maggiori prestazioni. Più che la velocità massima, limitata elettronicamente a 80 km/h (va da sé che così la bici deve essere targata e assicurata come una moto), a migliorare sono lo spunto in ripresa e accelerazione, merito pure del peso ridotto a 48,5 kg. L'accensione avviene sempre senza chiave grazie al sensore di riconoscimento dell'impronta digitale che consente pure di scegliere i profili impostati in base al dito utilizzato. Ad essere perfezionato è il display touchscreen a colori da 4,3” che riporta numerose informazioni, quali consumo elettrico istantaneo, efficienza energetica, distanza percorsa e autonomia residua, velocità e temperatura del motore.
A due anni di distanza dal debutto sul mercato, la Rimac presenta la seconda generazione della bici elettrica Greyp, la G12S. Il nuovo modello conferma l'estetica apprezzata della progenitrice conferita dalla carrozzeria in fibra di carbonio e dai cerchi da 26”x2,5. Ribadita pure l'impostazione che consente di scegliere se pedalare nei centri storici con i limiti imposti alle e-bike (250 W di potenza nominale e 25 km/h di velocità massima) con la modalità Street o se sfruttare l'acceleratore come in scooter per escursioni veloci fuori città. Una possibilità, quest'ultima, che adesso usufruisce di due modalità: l'Eco per risparmiare “carburante” e il Power per il massimo divertimento. E proprio le prestazioni motociclistiche sono state l'oggetto dell'attenzione dei tecnici croati per lo sviluppo della nuova “S” con l'obiettivo di incrementare il piacere di guida. Finalità perseguita con numerosi interventi al telaio tubolare e alla meccanica per migliorare maneggevolezza e manovrabilità. Particolare attenzione è stata dedicata alla guida offroad, ora più precisa e sicura grazie alla nuova progettazione di forcella anteriore (l'escursione è di 200 mm invece di 180), sospensione posteriore e impianto frenante idraulico con dischi da 203 mm e sistema di recupero dell'energia. Ridisegnata pure la disposizione dei componenti con le batterie spostate verso il basso per ridurre il baricentro. Accumulatori di nuova generazione ora raccolti in un unico modulo anziché in due e con capacità di accumulo passata da 1,3 a 1,5 kWh. Un aumento che non incide sull'autonomia, sempre di 120 km, ma consente di fornire al motore da 12 kW inserito nel mozzo della ruota posteriore maggiore energia in minore tempo e, di conseguenza, ottenere maggiori prestazioni. Più che la velocità massima, limitata elettronicamente a 80 km/h (va da sé che così la bici deve essere targata e assicurata come una moto), a migliorare sono lo spunto in ripresa e accelerazione, merito pure del peso ridotto a 48,5 kg. L'accensione avviene sempre senza chiave grazie al sensore di riconoscimento dell'impronta digitale che consente pure di scegliere i profili impostati in base al dito utilizzato. Ad essere perfezionato è il display touchscreen a colori da 4,3” che riporta numerose informazioni, quali consumo elettrico istantaneo, efficienza energetica, distanza percorsa e autonomia residua, velocità e temperatura del motore.
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