Giorni Selvaggi in circuito. Si fa festa a Varano de’ Melegari
Il festival Wildays, the craziest 72 hours, debutta nella sua prima edizione dal 26 al 28 maggio 2017 all’interno dell’autodromo Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari, in provincia di Parma. Una tre giorni all’insegna della passione per la moto, amore per la libertà, per la musica, per l’ottimo cibo, per la natura e per l’inizio di nuove avventure.
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Fuoriserie
Non solo custom
Il vorticoso mondo degli eventi annessi e connessi alle moto speciali si ingrandisce sempre di più. La voglia di far festa non manca mai quando si parla di custom; in questo caso vi presentiamo un festival che si terrà al circuito Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari dal 26 al 28 maggio. E sarà qualcosa di più che un semplice party all’insegna delle moto.
Wildays nasce dalla volontà di Phonz e San Marco (gli Anvil), Gian Maria Montacchini e Anastasia Fontanesi di creare nel cuore della Food Valley e della Motor Valley un evento che unisce la passione per i motori, la musica, il food e la natura con lo scopo di rendere ogni partecipante il vero protagonista.
Folk, vintage ed esperienze concrete sono gli elementi che meglio descrivono Wildays, il cui obiettivo è organizzare una 72 ore che prende spunto dai festival internazionali dove tanto l’appassionato estremo delle due ruote quanto le famiglie o gli amanti della natura possano trovare la loro dimensione.
Wildays è, oltre alle moto e ai suoi contest, un luogo di incontro in cui i visitatori saranno coinvolti attivamente tra concerti, street food, track experience, area campeggio libero e quella glamping e tour guidati alla scoperta del territorio. “Autenticità, semplicità e convivialità sono i valori sui quali abbiamo incentrato il nostro format” - raccontano gli organizzatori - “E la passione per le due ruote troverà piena soddisfazione nell’unico evento che riunisce nella stessa location ben 5 le discipline motociclistiche”. Eccole:
Dirt Temple: qui gli amanti dell’off road possono mangiare polvere, respira benzina e scatenare il loro animo Vintage, anche nell’abbigliamento. Dedicato a moto da cross, regolarità o special scrambler.
Slide Ways Race: il Flat Track o Dirt Track è una disciplina motociclistica molto spettacolare, nata intorno agli anni ’60 in America, che si corre su circuiti ovali in terra battuta, percorsi in senso anti orario. Wildays propone tre categorie: crazy head (moto con preparazione specifica da flat track), dirt madness (moto per chi ha il coraggio di sfidare l’ovale a bordo di mezzi “inappropriati", esclusi 50cc e scooter) e old glory (moto d’epoca di derivazione fuoristradistica). E per chi vuole affacciarsi allo “sporco” la Di Traverso Flat Track School di Marco Belli è a disposizione per i primi rudimenti.
Hurricane Drag Race: i non tesserati FMI possono iscriversi al contest nelle categorie veterans (moto pre 1965), bad ass (bicilindrici fino a 1000 cc raffreddamento ad aria o quattro cilindri fino a 750 cc raffreddamento ad aria), vitaminic (over 1000 cc raffreddamento aria, motori sovralimentati - nos, turbo, compressore volumetrico - o raffreddamento ad acqua fino al 1985, oppure moto elettriche). Benedetta Zaccherini è la madrina della Sprint Race e porta all’interno della manifestazione una delle tappe del Campionato FMI.
Honky Tonk Race: la pista non è solo per i grandi e tutto nasce da una storia. A Wildays motorini fino a 50 cc con o senza marce si confrontano in un contest dove scegliere se essere un cow boy o un indiano. Ovviamente il dress code è obbligatorio.
Free Practices: per provare l’ebrezza della pista ci sono due opportunità per tutte le moto d’epoca, special o di serie. Protect&Free: riservato a chi possiede tutto il necessario per girare in pista (casco integrale, stivali, guanti, tuta o pantaloni e giacca in pelle, collegati con cerniera). The First Time: dedicata tutti quelli che non hanno mai appoggiato le gomme su una vera pista e non possiedono l’attrezzatura tecnica, è a disposizione un esperto dello staff Wildays che farà da apripista. Unico obbligo è essere dotati di un casco integrale, la giacca in pelle e i guanti.
Da oltre 45 anni intere generazioni vivono all’interno di questo autodromo emozioni indelebili, ricordi unici e condividono una passione che accomuna miliardi di persone al mondo: le moto. A raccontarle direttamente dall’altro lato del mondo Scott Hopkin and Andrew Jones, fondatori del blog australiano Pipeburn.
Il vorticoso mondo degli eventi annessi e connessi alle moto speciali si ingrandisce sempre di più. La voglia di far festa non manca mai quando si parla di custom; in questo caso vi presentiamo un festival che si terrà al circuito Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari dal 26 al 28 maggio. E sarà qualcosa di più che un semplice party all’insegna delle moto.
Wildays nasce dalla volontà di Phonz e San Marco (gli Anvil), Gian Maria Montacchini e Anastasia Fontanesi di creare nel cuore della Food Valley e della Motor Valley un evento che unisce la passione per i motori, la musica, il food e la natura con lo scopo di rendere ogni partecipante il vero protagonista.
Folk, vintage ed esperienze concrete sono gli elementi che meglio descrivono Wildays, il cui obiettivo è organizzare una 72 ore che prende spunto dai festival internazionali dove tanto l’appassionato estremo delle due ruote quanto le famiglie o gli amanti della natura possano trovare la loro dimensione.
Wildays è, oltre alle moto e ai suoi contest, un luogo di incontro in cui i visitatori saranno coinvolti attivamente tra concerti, street food, track experience, area campeggio libero e quella glamping e tour guidati alla scoperta del territorio. “Autenticità, semplicità e convivialità sono i valori sui quali abbiamo incentrato il nostro format” - raccontano gli organizzatori - “E la passione per le due ruote troverà piena soddisfazione nell’unico evento che riunisce nella stessa location ben 5 le discipline motociclistiche”. Eccole:
Dirt Temple: qui gli amanti dell’off road possono mangiare polvere, respira benzina e scatenare il loro animo Vintage, anche nell’abbigliamento. Dedicato a moto da cross, regolarità o special scrambler.
Slide Ways Race: il Flat Track o Dirt Track è una disciplina motociclistica molto spettacolare, nata intorno agli anni ’60 in America, che si corre su circuiti ovali in terra battuta, percorsi in senso anti orario. Wildays propone tre categorie: crazy head (moto con preparazione specifica da flat track), dirt madness (moto per chi ha il coraggio di sfidare l’ovale a bordo di mezzi “inappropriati", esclusi 50cc e scooter) e old glory (moto d’epoca di derivazione fuoristradistica). E per chi vuole affacciarsi allo “sporco” la Di Traverso Flat Track School di Marco Belli è a disposizione per i primi rudimenti.
Hurricane Drag Race: i non tesserati FMI possono iscriversi al contest nelle categorie veterans (moto pre 1965), bad ass (bicilindrici fino a 1000 cc raffreddamento ad aria o quattro cilindri fino a 750 cc raffreddamento ad aria), vitaminic (over 1000 cc raffreddamento aria, motori sovralimentati - nos, turbo, compressore volumetrico - o raffreddamento ad acqua fino al 1985, oppure moto elettriche). Benedetta Zaccherini è la madrina della Sprint Race e porta all’interno della manifestazione una delle tappe del Campionato FMI.
Honky Tonk Race: la pista non è solo per i grandi e tutto nasce da una storia. A Wildays motorini fino a 50 cc con o senza marce si confrontano in un contest dove scegliere se essere un cow boy o un indiano. Ovviamente il dress code è obbligatorio.
Free Practices: per provare l’ebrezza della pista ci sono due opportunità per tutte le moto d’epoca, special o di serie. Protect&Free: riservato a chi possiede tutto il necessario per girare in pista (casco integrale, stivali, guanti, tuta o pantaloni e giacca in pelle, collegati con cerniera). The First Time: dedicata tutti quelli che non hanno mai appoggiato le gomme su una vera pista e non possiedono l’attrezzatura tecnica, è a disposizione un esperto dello staff Wildays che farà da apripista. Unico obbligo è essere dotati di un casco integrale, la giacca in pelle e i guanti.
Da oltre 45 anni intere generazioni vivono all’interno di questo autodromo emozioni indelebili, ricordi unici e condividono una passione che accomuna miliardi di persone al mondo: le moto. A raccontarle direttamente dall’altro lato del mondo Scott Hopkin and Andrew Jones, fondatori del blog australiano Pipeburn.
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