Giro del mondo in moto: a Catania gli rubano la moto ma poi la ritrova
Il motociclista messicano Bernardo Logar era impegnato in un giro del mondo in moto, ma giunto a Catania ha visto svanire la sua moto e il suo sogno. Con un appello su facebook però è riuscito a coinvolgere migliaia di persone e grazie ai Carabinieri ha ritrovato la sua fida KTM in 48 ore
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Notizie dalla rete
Storia a lieto fine
Il 21enne Bernardo Logar era partito dal Messico con la sua Rebeca, fedele KTM 690 Enduro R, per fare il giro del mondo, il sogno di ogni appassionato. Ma arrivato a Catania la sua avventura ha subito una brutta battuta d’arresto. Un incidente? Un guasto al motore? No, niente di tutto ciò, ma un “semplice” furto, come ne avvengono molti in Italia. Bernardo si è affidato ai social, su cui ha postato le tracce fotografiche del suo viaggio e lanciato l'appello: "Mi hanno rubato 'Rebeca', se c'è qualcuno in Italia che mi può aiutare, gliene sarei grato", ha scritto su Facebook, mettendo in moto una sfilza di messaggi poco carini nei confronti degli italiani ma anche una gara di solidarietà, che ha visto condividere il post oltre 23mila volte. La diffusione della notizia ha aiutato nel loro lavoro i carabinieri che sono riusciti a recuperare la moto, quasi intatta, in 48 ore. Questo il commento di Bernardo in un video girato nella sede dei Carabinieri con la sua Rebeca sullo sfondo: “Se qualcosa mi ha insegnato questo viaggio è fidarsi, fidarsi della vita, la vita ci dà il meglio per noi, sempre, anche se le cose non escono come vorremmo, bisogna solo lasciar scorrere. Posso solo dire grazie!!! A ogni persona che ha visto uno dei comunicati, ad ogni persona che ha condiviso, ad ogni persona che ha provato empatia con me. Grazie a quanto è stata virale la notizia del furto della mia "Rebeca", i media e i Carabineri si sono mossi e in 48 ore hanno recuperato la moto. Mi hanno rubato oltre 4 mila dollari di equipaggiamento e componenti, ma la mia avventura continua!!!!. Grazie, grazie, grazie, perché il mondo è pieno di persone buone. Nei 27 mesi, 140 mila chilometri e 29 paesi che porto in questo viaggio ho solo visto che la maggior parte dell'umanità è bella, e che la vita vale la pena viverla”.
Il 21enne Bernardo Logar era partito dal Messico con la sua Rebeca, fedele KTM 690 Enduro R, per fare il giro del mondo, il sogno di ogni appassionato. Ma arrivato a Catania la sua avventura ha subito una brutta battuta d’arresto. Un incidente? Un guasto al motore? No, niente di tutto ciò, ma un “semplice” furto, come ne avvengono molti in Italia. Bernardo si è affidato ai social, su cui ha postato le tracce fotografiche del suo viaggio e lanciato l'appello: "Mi hanno rubato 'Rebeca', se c'è qualcuno in Italia che mi può aiutare, gliene sarei grato", ha scritto su Facebook, mettendo in moto una sfilza di messaggi poco carini nei confronti degli italiani ma anche una gara di solidarietà, che ha visto condividere il post oltre 23mila volte. La diffusione della notizia ha aiutato nel loro lavoro i carabinieri che sono riusciti a recuperare la moto, quasi intatta, in 48 ore. Questo il commento di Bernardo in un video girato nella sede dei Carabinieri con la sua Rebeca sullo sfondo: “Se qualcosa mi ha insegnato questo viaggio è fidarsi, fidarsi della vita, la vita ci dà il meglio per noi, sempre, anche se le cose non escono come vorremmo, bisogna solo lasciar scorrere. Posso solo dire grazie!!! A ogni persona che ha visto uno dei comunicati, ad ogni persona che ha condiviso, ad ogni persona che ha provato empatia con me. Grazie a quanto è stata virale la notizia del furto della mia "Rebeca", i media e i Carabineri si sono mossi e in 48 ore hanno recuperato la moto. Mi hanno rubato oltre 4 mila dollari di equipaggiamento e componenti, ma la mia avventura continua!!!!. Grazie, grazie, grazie, perché il mondo è pieno di persone buone. Nei 27 mesi, 140 mila chilometri e 29 paesi che porto in questo viaggio ho solo visto che la maggior parte dell'umanità è bella, e che la vita vale la pena viverla”.
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