Quando Ghost Rider passò alla Yamaha Vmax (e fu un buon successo)
Il film Ghost Rider - Spirit of Vengeance uscì nel 2012. Nel ruolo del motociclista fiammeggiante (il più "gotico" dei supereroi Marvel) c'era sempre Nicolas Cage, e al posto del classico chopper una Yamaha Vmax adeguatamente "bruciacchiata" e più cattiva che mai
Rispetto al primo Ghost Rider, uscito nelle sale nel 2007, il sequel del 2012 Ghost Rider - Spirit of Vengeance (Lo Spirito della Vendetta), presentò una curiosità parecchio succosa, vale a dire il perno su cui ruota tutto il fumetto, la cavalcatura del protagonista Johnny Blaze/Nicolas Cage. La sua HellCycle non è più, infatti, un chopper con telaio rigido e motore H-D, bensì una Yamaha Vmax nuova e “fiammante”: mai come in questo caso l'aggettivo è azzeccato... La trama è aderente a quella del fumetto: l'ex stuntman Johnny Blaze dopo essere riuscito a controllare lo “spirito della vendetta” che lo trasforma in un vendicatore fiammeggiante, incontra un monaco (interpretato "dall'immortale” Christopher Lambert) che gli chiede di ritrovare una donna di nome Nadya (la bravissima, italianissima, bellissima -e forse chi scrive si sta lasciando un po' andare- Violante Placido) e suo figlio Danny, un bambino dal destino speciale che va protetto ad ogni costo. Sulle loro tracce però c'è anche Roarke, antagonista di Blaze, anche lui molto interessato al ragazzino. Il film, dopo il tiepido successo ottenuto dal primo episodio, venne ridotto di budget di produzione, solo 57 milioni di dollari (anche il compenso di Cage scese da 12 a 7 milioni di dollari). L'incasso al botteghino fu di circa 132 milioni di dollari, per cui si potè definire un successo commerciale (ben lontano però dai megasuccessi delle produzioni Marvel più celebri), molto meno positiva la critica che non si produsse, per usare un eufemismo, in lodi sperticate.
Una Vmax bella bruciacchiata