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Foto spy, ecco il prototipo della KTM RC 160

Sembra che la casa austriaca stia lavorando su una piattaforma di 160 cm³ che potrebbe sostituire la gamma delle 125 sul mercato indiano

Ci si aspetterebbe che l’immagine di un nuovo prototipo KTM venisse “rubata” in Austria e invece questa viene dall’India, ma la cosa non deve stupire. È in atto una joint-venture tra la Casa di Mattighofen e il colosso locale Bajaj per la produzione di motociclette KTM e Husqvarna che nel gennaio 2023 aveva toccato il tetto di 1 milione di veicoli. Adesso sembra che si stia lavorando su una piattaforma di 160 cm³ che potrebbe sostituire la gamma delle 125, cioè 125 Duke e RC 125. Il riferimento è il mercato indiano, con un bacino di utenti enorme, nel quale le piccole cilindrate vanno fortissimo. Questa dovrebbe essere la nuova KTM RC 160, l’arma con cui cercare di strappare spazio alle gettonatissime Yamaha R15 e MT-15. Bajaj ufficialmente non ha confermato nulla ma questa immagine pubblicata sul sito www.rushlane.com mostra una moto in configurazione definitiva, con tutti gli accessori, senza alcun mascheramento per nasconderne le forme e già con la sua grafica, pronta per un lancio imminente. La colorazione è accattivante, con la parte anteriore bianca e quella posteriore nera, piccoli dettagli arancio come sono arancio le ruote: una livrea di stile KTM ma inedita, che attualmente non viene offerta per le RC 125, RC 200 e RC 390. La fonte di questa immagine ha riportato di avere visto anche un adesivo RC 160 in rilievo sulla carenatura.

Stop alle 125

È di questi giorni la notizia che KTM ha fermato la produzione delle sue 125 in India ma lo spazio potrebbe venire riempito proprio dalla produzione di queste 160 cm³: c’è da aspettarsi anche una versione Duke realizzata sulla stessa base. Ne vale la pena perché è un segmento che in India va a gonfie vele, le Yamaha R15 e MT-15 totalizzano oltre 20.000 vendite ogni mese con la regolarità di un orologio svizzero ed hanno pure prezzi elevati, per gli standard di quel mercato. Vale la pena impegnarvisi con un prodotto di qualità, come suggerisce la “gola profonda”: si parla di un motore monocilindrico con distribuzione doppio albero a camme in testa a quattro valvole e raffreddamento a liquido di 160 cm³ derivato dal KTM 200, con una potenza di circa 18 CV, dotato di frizione antisaltellamento e cambio a sei marce con quickshifter. La dotazione elettronica e ciclistica non potrà che essere allo stesso livello. L’immagine scattata da lontano lascia intuire forcella a steli rovesciati, belle ruote in lega e impianto frenante totalmente a disco. I tempi sono cambiati, agli indiani piacciono le belle moto come agli europei.

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