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Fidanzati investiti in Valsusa, la dinamica dell'incidente ricostruita da un testimone

Il folle inseguimento tra un furgone e una moto, avvenuto domenica scorsa sulla provinciale del Moncenisio, ha avuto un testimone che oggi ha ricostruito nel dettaglio quei terribili momenti. Ecco il racconto di Luca Girardi, amico di Matteo Penna ed Elisa Ferrero vittime dello schianto
La follia per una precedenza non data
La Repubblica pubblica oggi la ricostruzione dell’incidente avvenuto domenica sulla provinciale del Moncenisio, che ha coinvolto il furgone guidato da Maurizio De Giulio, 50enne con precedenti e i motociclisti Matteo Penna ed Elisa Ferrero. La ragazza è morta sul colpo, mentre Matteo è in ospedale in condizioni critiche. La testimonianza che ha permesso di far luce su quanto è successo è quella di un amico dei due, Luca Gilardi, che sulla sua moto viaggiava insieme a Matteo ed Elisa. "Stavamo rientrando da una gita tra amici", racconta a Repubblica, “eravamo sulla provinciale del Moncenisio, tornavamo a casa. Il Ford Transit arrivava da una strada laterale, di quelle sterrate, noi dalla provinciale e avevamo la precedenza ma lui si è immesso senza accorgersi che stavamo arrivando". Il conducente del furgone e Matteo si scambiano le solite “osservazioni” colorite da strada, come spesso capita, quasi sempre senza conseguenze. Solo che Matteo s’innervosisce e, accostatosi al furgone, tira un pugno sullo specchietto retrovisore. "Non doveva farlo, ma lo ha fatto", dice Luca, “allora ho visto il furgone che si è lanciato all’inseguimento di Matteo. Io me ne sono accorto perché ero dietro. Lui no, non ha visto niente e non si è reso conto; se avessimo avuto gli auricolari e un interfono magari avrei potuto avvisarlo ma così non ho potuto fare niente. Non sono riuscito a superare il furgone". Dopo quasi un km d’inseguimento, furgone e moto arrivano a una rotonda: "Il furgone a quel punto ha sorpassato tre o quattro macchine, poi è rientrato in carreggiata ed è andato contro la moto di Matteo, e li ha investiti a una fortissima velocità. Matteo ed Elisa sono stati trascinati, il furgone è passato sulla ragazza. Un infermiere è sceso da un’auto, insieme abbiamo cercato di rianimare Elisa, ci abbiamo provato per un tempo che mi è sembrato lunghissimo ma non ci siamo riusciti. Per Matteo, invece, ci siamo solo preoccupati che rimanesse immobile fino all’arrivo dei soccorsi perché non sapevamo che lesioni potesse avere". Ora Luca è un testimone chiave nell’inchiesta su Maurizio De Giulio: l’accusa è di omicidio volontario. E potrebbe pesare un altro particolare notato da Luca che avvalorerebbe la volontà del folle gesto: “Quell’uomo non faceva nulla mentre io tentavo di soccorrere i miei amici”.
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