Fase 2 si torna inSella - Qooder, Paolo Gagliardo: “Dobbiamo riaprire la filiera”
La filiera produttiva del settore delle due ruote è a rischio e a schierarsi a favore di chi vuole un’apertura immediata del comparto moto è anche il CEO di Qooder, Paolo Gagliardo: “Dobbiamo far ripartire l’export”
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Ripartire subito
Il lockdown di due mesi imposto dall’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus ha messo l’intera filiera delle due ruote in ginocchio. Vendite crollate, concessionarie a rischio e, ovviamente, anche le case sono in situazione di difficoltà. Che si debba ripartire il prima possibile è un dato di fatto, nel rispetto del buon senso e della salute della popolazione, l’economia dovrà ripartire per far sì che non si arrivi a un punto di non ritorno. A tal proposito si è espresso il CEO di Qooder Paolo Gagliardo che ha posto l’accento su come il settore delle due, tre e quattro ruote, in queste condizioni, non potrà reggere ancora per molto. Ecco la sua nota: “I veicoli a due, tre e quattro ruote avranno un ruolo strategico per la ripartenza del Paese al termine del lockdown, perché consentiranno di raggiungere i luoghi di interesse garantendo il distanziamento sociale, cosa che nei centri urbani, in particolare, bisogna prediligere. Per questo, ci auguriamo che ci sia anche una riapertura immediata delle imprese del settore, le quali hanno subito gravi danni a causa della chiusura del mercato. Purtroppo, gli effetti del lockdown hanno colpito duramente il mercato dell'automotive, in particolare le due, tre e quattro ruote con una riduzione delle vendite nel mese di marzo pari al 66% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Il periodo primaverile ed estivo è quello più importante per le vendite, pertanto siamo in grande difficoltà e corriamo il rischio di non riuscire a recuperare le perdite economiche subite. In tal senso, è opportuno far ripartire l’export, la rete dei concessionari anche a livello locale e consentire al mercato internazionale di riaprire, tenendo conto scrupolosamente delle misure di sicurezza per tutelare la salute di tutti i lavoratori del settore.”
Il lockdown di due mesi imposto dall’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus ha messo l’intera filiera delle due ruote in ginocchio. Vendite crollate, concessionarie a rischio e, ovviamente, anche le case sono in situazione di difficoltà. Che si debba ripartire il prima possibile è un dato di fatto, nel rispetto del buon senso e della salute della popolazione, l’economia dovrà ripartire per far sì che non si arrivi a un punto di non ritorno. A tal proposito si è espresso il CEO di Qooder Paolo Gagliardo che ha posto l’accento su come il settore delle due, tre e quattro ruote, in queste condizioni, non potrà reggere ancora per molto. Ecco la sua nota: “I veicoli a due, tre e quattro ruote avranno un ruolo strategico per la ripartenza del Paese al termine del lockdown, perché consentiranno di raggiungere i luoghi di interesse garantendo il distanziamento sociale, cosa che nei centri urbani, in particolare, bisogna prediligere. Per questo, ci auguriamo che ci sia anche una riapertura immediata delle imprese del settore, le quali hanno subito gravi danni a causa della chiusura del mercato. Purtroppo, gli effetti del lockdown hanno colpito duramente il mercato dell'automotive, in particolare le due, tre e quattro ruote con una riduzione delle vendite nel mese di marzo pari al 66% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Il periodo primaverile ed estivo è quello più importante per le vendite, pertanto siamo in grande difficoltà e corriamo il rischio di non riuscire a recuperare le perdite economiche subite. In tal senso, è opportuno far ripartire l’export, la rete dei concessionari anche a livello locale e consentire al mercato internazionale di riaprire, tenendo conto scrupolosamente delle misure di sicurezza per tutelare la salute di tutti i lavoratori del settore.”
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