Salta al contenuto principale

Fase 2: congiunti, passeggiate, autocertificazione e seconde case. Attesi chiarimenti dal Governo

Dubbi sulla Fase 2: per le passeggiate oltre i 200 metri servirà l’autocertificazione? Si potranno raggiungere le seconde case? Chi sono i “congiunti” e gli “affetti stabili”? Servirà un nuovo modulo per l’autocertificazione? Vediamo cosa si sa, in attesa (entro domani) di chiarimenti dal Governo
Fase 2 - congiunti e autocertificazione
Da lunedì 4 maggio comincia la Fase 2: riapriranno alcuni negozi, si potranno andare a trovare i “congiunti” e si potrà svolgere attività all’aria aperta (corsa o passeggiata) anche oltre i 200 metri dalla propria abitazione. Rimangono comunque diversi dubbi: ci si chiede per esempio cosa Conte abbia voluto intendere con congiunti e affetti stabili, se servirà un nuovo modulo di autocertificazione, se sarà necessario anche per le passeggiate, se ci si potrà spostare al di fuori della regione di residenza e, magari, raggiungere le seconde case.
Stando a quanto dichiarato dal viceministro della Salute Pierpaolo Silieri, tra i congiunti dovrebbero esserci anche amici e fidanzati, ma nulla è ancora certo. Inoltre, per motivi di privacy, non sarà necessario indicare sul foglio i nomi dei parenti (o degli affetti stabili) a cui si intende fare visita. Discorso analogo per l’autocertificazione: in base alle ultime dichiarazioni, pare che il modulo rimarrà lo stesso - l’ultimo - utilizzato fino ad oggi, ma bisogna ancora capire se sarà necessario portarlo con sé anche nel caso delle passeggiate (in ogni caso, va ricordato, le forze dell’ordine sono ad oggi tenute a fornirlo ai cittadini fermati che non lo hanno).
Altro discorso riguarda gli spostamenti: vietati quelli tra le regioni (possibile solo per motivi di lavoro o di salute), secondo il decreto gli spostamenti sono consentiti solo quelli all’interno della propria Regione, ma bisognerà chiarire se resterà il divieto di stabilirsi nelle seconde case.
Tante domande insomma a cui il governo dovrà rispondere: forse già nella giornata di oggi l’ufficio legislativo di palazzo Chigi potrebbe apportare alcune correzioni al testo prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, oppure pubblicare alcune Faq (risposte a domande frequenti) sul sito del governo per risolvere questi dubbi.
Aggiungi un commento