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Evoke sperimenta la ricarica rapida

Il costruttore cinese sta sviluppando degli accumulatori di seconda generazione che sarebbero  compatibili con le colonnine veloci ed scongiurerebbe il danneggiamento delle celle. Il segreto sarebbe in un inedito sistema di gestione termica attiva che eviterebbe il surriscaldamento delle batterie in fase di ricarica consentendo di ridurre il tempo del “pieno” da 8 ore a 15 minuti
Aumenta la durata delle batterie
Se nel settore delle auto elettriche la ricarica veloce è già una realtà, nel mondo delle due ruote le “fast charge” con potenze di erogazione di 20, 50 o più kW sono ancora una chimera con l’esito di lunghe soste per il “rifornimento”. Il problema è essenzialmente termico, nel senso che la ricarica rapida scalda molto le batterie con il rischio di rovinarle o, nei casi più gravi, di provocare pericolosi incendi. Per scongiurare tali pericoli sulle vetture sono installati dei sofisticati sistemi per il controllo e la gestione delle temperature delle celle, dispositivi ingombranti che non possono essere applicati alle moto per problemi di spazio. A provare a trovare una soluzione è la Evoke Motorcycles con lo sviluppo di una batteria di seconda generazione compatibile per gli erogatori più potenti. Il “trucco” starebbe in un nuovo sistema di gestione termica attiva, attuata tramite software e hardware specifici, che sarebbe in grado di controllare con precisione le temperature delle celle consentendo un “rifornimento” sicuro anche con le colonnine rapide, anche se non viene specificata la potenza delle stesse. Il dispositivo, inoltre, dovrebbe avere come effetto collaterale pure un allungamento della vita degli accumulatori, ma anche in questo caso non si conoscono i dettagli dell’eventuale maggiore durata. L’esito principale sperato, però, sarebbe raggiunto: abbattere i tempi di ricarica delle proprie moto, che oggi richiedono 8 ore con il normale caricatore e 4 ore con quello più evoluto. Tempi che si ridurrebbero di molto con le nuove batterie, tanto che i responsabili del marchio cinese dichiarano la possibilità di fare l’80% del pieno in appena 15 minuti. Rimangono ancora incerti i tempi di sviluppo e di sperimentazione e, soprattutto, quelli necessari per l’arrivo sul mercato di modelli equipaggiati con la seconda generazione di accumulatori.
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