Emergenza Coronavirus, il contributo dal mondo delle due ruote
Da Benelli a Ferrari, da Valentino Rossi a Dainese fino al Mugello e alla FMI, sono tantissime le associazioni, i piloti, i brand e le aziende italiane che, in questi giorni d’emergenza, hanno scelto di dare il loro contributo attraverso donazioni e offerte d’aiuto
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Un aiuto dal mondo delle due ruote
Associazioni, costruttori, brand e piloti: il mondo delle due ruote si muove all’unisono per dare una mano alla lotta contro il virus. Dall’inizio dell’emergenza sono stati tantissimi a mettere insieme le forze per prestare aiuto a chi, ogni giorno, si trova in prima linea.
Benelli, per esempio, ha donato alla Croce Rossa Italiana e agli Ospedali Riuniti Marche Nord due ventilatori polmonari e 4.500 tute in tyvek ad alta protezione. Non da meno Brembo che, dal cuore italiano dell’epicentro pandemico, ha messo a disposizione 1 milione di euro destinati alla ricerca clinica e farmacologica. Discorso simile per un’altra illustrissima azienda italiana, Ferrari, che in aiuto della bolognese Siare Engineering ha messo a disposizione l’impianto di Maranello per la produzione di respiratori. È scesa in campo anche Pirelli che ha donato circa 750.000 euro, raccolti tra partner, casse dell'azienda e addirittura 7.000 ore di lavoro dei suoi dipendenti.
Non da meno piloti del calibro di Valentino Rossi che, agli ospedali di Fano e Pesaro, ha scelto di versare un “generoso” contributo. Per restare in casa Rossi, dal mondo dei motori è arrivata una mano anche da Francesco Bagnaia, pilota del team Pramac in MotoGP e allievo della VR46 Riders Academy che ha avviato con il proprio fan club una campagna di raccolta fondi per aiutare l'azienda ospedaliera “Torino Città della Salute”.
Dalla Spagna, dove la situazione risulta essere di giorno in giorno più grave, arriva una mano anche dai fratelli Marquez: i due alfieri Repsol Honda hanno donato all’Hospital Universitari Arnau de Vilanova di Lleida materiali per il controllo delle condizioni dei pazienti in condizioni gravi dopo aver contratto il virus tra cui dispositivi portatili per radiologia digitale e analizzatori di gas.
In campo è scesa anche un’istituzione come quella del Mugello, che nei giorni scorsi ha messo a disposizione della regione Toscana Due ventilatori polmonari, due monitor per la terapia intensiva, quattro monitor defibrillatori, un ecografo digitale e altri materiali di rianimazione, già presenti presso il centro medico dell’autodromo. Ma la lista di chi ha voluto dare una mano è ben più lunga. Doveroso citare il contributo della Federazione Motociclistica Italiana che, da tempo accanto alla Protezione Civile, ha aperto un conto corrente sul quale i tesserati potranno donare fondi a sostegno del Dipartimento. In campo anche i responsabili di BikeUp, il festival internazionale delle bici a pedalata assistita, che hanno deciso di sostenere l’appello del Cesvi per aiutare l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: l’appello gli appassionati delle due ruote elettriche è quello di aderire alla raccolta fondi promossa dall’associazione umanitaria bergamasca avviata per aiutare una delle strutture sanitarie messe più in crisi dalla pandemia del Covid-19 per l’alto numero di ricoverati.
Tra i brand italiani che hanno scelto di dare un contributo concreto ricordiamo infine anche Dainese: l’azienda veneta ha lanciato una raccolta fondi attraverso GoFundMe.com con un obiettivo di 200.000 euro - di cui già 100.000 sono stati versati dal gruppo - da devolvere alla Protezione Civile Italiana.
Benelli, per esempio, ha donato alla Croce Rossa Italiana e agli Ospedali Riuniti Marche Nord due ventilatori polmonari e 4.500 tute in tyvek ad alta protezione. Non da meno Brembo che, dal cuore italiano dell’epicentro pandemico, ha messo a disposizione 1 milione di euro destinati alla ricerca clinica e farmacologica. Discorso simile per un’altra illustrissima azienda italiana, Ferrari, che in aiuto della bolognese Siare Engineering ha messo a disposizione l’impianto di Maranello per la produzione di respiratori. È scesa in campo anche Pirelli che ha donato circa 750.000 euro, raccolti tra partner, casse dell'azienda e addirittura 7.000 ore di lavoro dei suoi dipendenti.
Non da meno piloti del calibro di Valentino Rossi che, agli ospedali di Fano e Pesaro, ha scelto di versare un “generoso” contributo. Per restare in casa Rossi, dal mondo dei motori è arrivata una mano anche da Francesco Bagnaia, pilota del team Pramac in MotoGP e allievo della VR46 Riders Academy che ha avviato con il proprio fan club una campagna di raccolta fondi per aiutare l'azienda ospedaliera “Torino Città della Salute”.
Dalla Spagna, dove la situazione risulta essere di giorno in giorno più grave, arriva una mano anche dai fratelli Marquez: i due alfieri Repsol Honda hanno donato all’Hospital Universitari Arnau de Vilanova di Lleida materiali per il controllo delle condizioni dei pazienti in condizioni gravi dopo aver contratto il virus tra cui dispositivi portatili per radiologia digitale e analizzatori di gas.
In campo è scesa anche un’istituzione come quella del Mugello, che nei giorni scorsi ha messo a disposizione della regione Toscana Due ventilatori polmonari, due monitor per la terapia intensiva, quattro monitor defibrillatori, un ecografo digitale e altri materiali di rianimazione, già presenti presso il centro medico dell’autodromo. Ma la lista di chi ha voluto dare una mano è ben più lunga. Doveroso citare il contributo della Federazione Motociclistica Italiana che, da tempo accanto alla Protezione Civile, ha aperto un conto corrente sul quale i tesserati potranno donare fondi a sostegno del Dipartimento. In campo anche i responsabili di BikeUp, il festival internazionale delle bici a pedalata assistita, che hanno deciso di sostenere l’appello del Cesvi per aiutare l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: l’appello gli appassionati delle due ruote elettriche è quello di aderire alla raccolta fondi promossa dall’associazione umanitaria bergamasca avviata per aiutare una delle strutture sanitarie messe più in crisi dalla pandemia del Covid-19 per l’alto numero di ricoverati.
Tra i brand italiani che hanno scelto di dare un contributo concreto ricordiamo infine anche Dainese: l’azienda veneta ha lanciato una raccolta fondi attraverso GoFundMe.com con un obiettivo di 200.000 euro - di cui già 100.000 sono stati versati dal gruppo - da devolvere alla Protezione Civile Italiana.
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