EICMA 2023 - Moto Morini Corsaro 750: Italians Do It Better
È stata progettata interamente in Italia, motore, telaio e design. Bella da vedere e interessante per le soluzioni tecniche, a partire proprio dal motore con i cilindri a V longitudinale di 90°, stretto come un monocilindrico senza perdere niente in lunghezza
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La Moto Morini del rilancio sta facendo un gran bel lavoro e presenta a Eicma 2023 questa naked, che si destreggia elegantemente fra tradizione e modernità: con il nome glorioso di un modello che negli anni 60/70 fece epoca.
Lo schema è quello bicilindrico a V come le 3½ e 500 prima, e poi le Corsaro 1200 cm³ del recente passato. È stata progettata interamente in Italia, motore, telaio e design. Bella da vedere e interessante per le soluzioni tecniche, a partire proprio dal motore con i cilindri a V longitudinale di 90°, stretto come un monocilindrico senza perdere niente in lunghezza. In mezzo ai due cilindri sono alloggiati i corpi farfallati dell’iniezione. Le misure di alesaggio e corsa 90 x 58,9 mm conducono a una cilindrata effettiva di 749 cm³, la distribuzione è doppio albero a camme in testa a quattro valvole per cilindro, con bilancieri a dito e comando misto catena-ingranaggi, e l’albero motore è controrotante per contrastare l’effetto giroscopico delle ruote a beneficio della maneggevolezza. Il raffreddamento a liquido impiega un radiatore di dimensioni contenute posto dietro alla ruota anteriore e la lubrificazione è a carter secco, con l’olio contenuto nel codino; una finestrella consente di controllare il livello senza nemmeno sporcarsi le mani.
Prestazioni brillanti
Le prestazioni dichiarate sono giuste per una moto di questo genere: potenza massima 96 CV (70,5 kW) e velocità massima di poco superiore a 210 Km/h, con la possibilità di avere la versione depotenziata a 48 CV (35 kW) per i possessori di patente A2. Bella anche da vedere, forte di una silhouette che segue le tendenze eppure riesce ad essere originale. Spicca il telaio dal disegno molto particolare: la parte superiore in elementi di alluminio, quella inferiore e il telaietto reggisella in tubi di acciaio. La struttura costituisce un vero e proprio elemento stilistico, sovrastato dalla “gobba” del serbatoio; al centro di tutto il motore che pur essendo inedito ha un aspetto familiare (richiama il 1200). Nel frontale invece i doppi fari e un accenno di alette.
In fase di sviluppo
Il prototipo è ancora in fase di sviluppo e restano da decidere alcuni elementi della componentistica, come la forcella regolabile e l’ammortizzatore posteriore, collegato ai leveraggi
progressivi del forcellone in alluminio. Le ruote di 17” montano pneumatici 120/70-ZR17 all’anteriore e 180/55-R17 al posteriore, rispettivamente con due freni a disco di 320 mm Ø ed
uno di 220 mm Ø. Gli ausili elettronici non sono stati dichiarati specificamente ma dovrebbero essere più o meno gli stessi del motore 1200 cm³. Viene invece data un’indicazione per il peso, che sarà inferiore ai 200 kg.
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