EICMA 2018 – Sequestrati gli scooter elettrici Kumpan per plagio della Vespa
La Guardia di Finanza, su richiesta di Piaggio, ha rimosso dallo stand del costruttore tedesco i nuovi scooter elettrici della serie 1954 Ri con l’accusa di essere un plagio del design della Vespa. L’amministratore delegato della Kumpan si difende evidenziando le differenze tecnologiche tra i due modelli e accusa Piaggio di un comportamento poco etico
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Vespa, una lunga storia di “clonaggio”
Non è la prima volta e probabilmente neppure l’ultima. L’oggetto del contendere sempre lo stesso: la Vespa, un mito intramontabile sottoposto a ripetuti tentativi di imitazione. L’ultima in ordine di tempo non arriva come consuetudine dal lontano oriente, ma dalla vicina Germania. Ma l’esito è il medesimo: la denuncia da parte di Piaggio del presunto plagio del design e il sequestro degli scooter sotto accusa da parte della Guardia di Finanza. Una trama ripetutasi a EICMA 2018 a causa della Kumpan Electric, azienda attiva da 8 anni nel comparto della mobilità elettrica a due ruote e presente a Milano con l’ultima nata, la 1954 Ri. Uno scooter proposto nella configurazione base, un ciclomotore con motore da 4 kW, velocità di 45 km/h e autonomia di 186 km, e in quella Sport con “numeri” di 7 kW, 100 km/h e 120 km. Ad essere messa in discussione da Piaggio, però, non è la tecnologia, ma l’estetica, con le 1954 Ri che denotano una decisa affinità stilistica, pur con le dovute diversità. A decidere se queste ultime sono sufficienti per scagionare o meno l’azienda tedesca dall’accusa di contraffazione del design lo deciderà la magistratura. Nel frattempo i responsabili della Kumpan provano a difendersi evidenziando le differenze tecnologiche tra i due modelli, sia in termini di sistema elettrico, sia per alcune soluzioni innovative come il display touchscreen da 7”, la tecnologia di connettività “intelligente” o delle batterie di tipo evoluto. La difesa del costruttore, come da comunicato stampa, è affidata all'amministratore delegato Patrik Tykesson che afferma: “Il fatto che Piaggio utilizzi il diritto penale anziché il diritto civile per rimuovere immediatamente gli scooter elettrici Kumpan dallo stand è una mossa vigliacca. A parte il modo in cui Piaggio gestisce la denuncia, è curioso che un gigante del settore miri a confiscare i nostri veicoli”. Affermazioni che si fanno più dure in altri passaggi del comunicato. “Non ci sono somiglianze nella progettazione, nella costruzione o nei sistemi del veicolo”, scrive Tykesson. “Un accurato confronto tra specifiche e dati sulle prestazioni lo dimostra chiaramente. Si tratta di un tentativo di utilizzare il design come pretesto per screditare il nostro prodotto? È logico che un gigante come Piaggio voglia proteggersi da attori innovativi in un mercato in rapido sviluppo, ma siamo sorpresi dal suo approccio non etico, specialmente avvalendosi del supporto delle autorità italiane”. Segnaliamo, infine, che la 1954 Ri è l’evoluzione, anche stilistica, della 1954 L introdotta sul mercato nel 2011 e che già aveva delle somiglianze con lo scooter più famoso del mondo.
Non è la prima volta e probabilmente neppure l’ultima. L’oggetto del contendere sempre lo stesso: la Vespa, un mito intramontabile sottoposto a ripetuti tentativi di imitazione. L’ultima in ordine di tempo non arriva come consuetudine dal lontano oriente, ma dalla vicina Germania. Ma l’esito è il medesimo: la denuncia da parte di Piaggio del presunto plagio del design e il sequestro degli scooter sotto accusa da parte della Guardia di Finanza. Una trama ripetutasi a EICMA 2018 a causa della Kumpan Electric, azienda attiva da 8 anni nel comparto della mobilità elettrica a due ruote e presente a Milano con l’ultima nata, la 1954 Ri. Uno scooter proposto nella configurazione base, un ciclomotore con motore da 4 kW, velocità di 45 km/h e autonomia di 186 km, e in quella Sport con “numeri” di 7 kW, 100 km/h e 120 km. Ad essere messa in discussione da Piaggio, però, non è la tecnologia, ma l’estetica, con le 1954 Ri che denotano una decisa affinità stilistica, pur con le dovute diversità. A decidere se queste ultime sono sufficienti per scagionare o meno l’azienda tedesca dall’accusa di contraffazione del design lo deciderà la magistratura. Nel frattempo i responsabili della Kumpan provano a difendersi evidenziando le differenze tecnologiche tra i due modelli, sia in termini di sistema elettrico, sia per alcune soluzioni innovative come il display touchscreen da 7”, la tecnologia di connettività “intelligente” o delle batterie di tipo evoluto. La difesa del costruttore, come da comunicato stampa, è affidata all'amministratore delegato Patrik Tykesson che afferma: “Il fatto che Piaggio utilizzi il diritto penale anziché il diritto civile per rimuovere immediatamente gli scooter elettrici Kumpan dallo stand è una mossa vigliacca. A parte il modo in cui Piaggio gestisce la denuncia, è curioso che un gigante del settore miri a confiscare i nostri veicoli”. Affermazioni che si fanno più dure in altri passaggi del comunicato. “Non ci sono somiglianze nella progettazione, nella costruzione o nei sistemi del veicolo”, scrive Tykesson. “Un accurato confronto tra specifiche e dati sulle prestazioni lo dimostra chiaramente. Si tratta di un tentativo di utilizzare il design come pretesto per screditare il nostro prodotto? È logico che un gigante come Piaggio voglia proteggersi da attori innovativi in un mercato in rapido sviluppo, ma siamo sorpresi dal suo approccio non etico, specialmente avvalendosi del supporto delle autorità italiane”. Segnaliamo, infine, che la 1954 Ri è l’evoluzione, anche stilistica, della 1954 L introdotta sul mercato nel 2011 e che già aveva delle somiglianze con lo scooter più famoso del mondo.
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