Eicma 2014, Italia primo produttore europeo di moto e scooter
Nonostante la crisi del settore, il nostro Paese si conferma il principale produttore europeo di due ruote a motore con un giro d’affari dei costruttori con impianti di produzione in Italia di 3 miliardi e 700mila euro (il 53% del fatturato europeo). E' quanto indicato dai dati diffusi da ANCMA
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Industria e finanza
Settore con luci e ombre
Il mercato delle due ruote a motore soffre in Europa, ma va a gonfie vele in Oriente e negli altri mercati in via di sviluppo. Negli ultimi cinque anni, infatti, la produzione mondiale è cresciuta del 39% in termini di unità, ma i Paesi occidentali hanno sofferto un calo del 59% della produzione (l’Europa, in particolare, del 54%). L’Italia, comunque, nonostante un calo del 52% sempre dal 2009, rimane il primo produttore europeo di due ruote a motore. E non solo: anche se la produzione europea di biciclette è calata dal 2007, nel 2013 in Italia è cresciuta del 22% rispetto all’anno precedente. Tornando alle due ruote a motore, dei circa 32 milioni di ciclomotori e motocicli che circolano in Europa, 8,6 milioni sono in Italia. Non a caso il giro d’affari dei costruttori che hanno propri impianti di produzione nel nostro Paese è quantificabile in 3 miliardi e 700mila euro (il 53% del fatturato europeo); e le aziende che hanno sede in Italia impiegano circa 15mila addetti (il 56% della manodopera europea). Esaminando, poi, il giro d’affari dei costruttori di parti e componenti per il mercato delle due ruote, in Italia ammonta a 1 miliardo e 600mila euro (il 66% del giro d’affari europeo) e 14.600 addetti (71% del personale impiegato in tutta Europa). Nonostante la crescita dell’export, la bilancia commerciale europea di due ruote (2R) è rimasta negativa per 4,7 miliardi di euro. In questo dato, però, il nostro Paese è in controtendenza: il nostro saldo della bilancia commerciale nel 2013 è stato positivo per 1 miliardo di euro, dato che pone l’Italia al terzo posto al mondo (dietro alla Cina e al Giappone) per saldo attivo della bilancia commerciale a valore.
Il mercato delle due ruote a motore soffre in Europa, ma va a gonfie vele in Oriente e negli altri mercati in via di sviluppo. Negli ultimi cinque anni, infatti, la produzione mondiale è cresciuta del 39% in termini di unità, ma i Paesi occidentali hanno sofferto un calo del 59% della produzione (l’Europa, in particolare, del 54%). L’Italia, comunque, nonostante un calo del 52% sempre dal 2009, rimane il primo produttore europeo di due ruote a motore. E non solo: anche se la produzione europea di biciclette è calata dal 2007, nel 2013 in Italia è cresciuta del 22% rispetto all’anno precedente. Tornando alle due ruote a motore, dei circa 32 milioni di ciclomotori e motocicli che circolano in Europa, 8,6 milioni sono in Italia. Non a caso il giro d’affari dei costruttori che hanno propri impianti di produzione nel nostro Paese è quantificabile in 3 miliardi e 700mila euro (il 53% del fatturato europeo); e le aziende che hanno sede in Italia impiegano circa 15mila addetti (il 56% della manodopera europea). Esaminando, poi, il giro d’affari dei costruttori di parti e componenti per il mercato delle due ruote, in Italia ammonta a 1 miliardo e 600mila euro (il 66% del giro d’affari europeo) e 14.600 addetti (71% del personale impiegato in tutta Europa). Nonostante la crescita dell’export, la bilancia commerciale europea di due ruote (2R) è rimasta negativa per 4,7 miliardi di euro. In questo dato, però, il nostro Paese è in controtendenza: il nostro saldo della bilancia commerciale nel 2013 è stato positivo per 1 miliardo di euro, dato che pone l’Italia al terzo posto al mondo (dietro alla Cina e al Giappone) per saldo attivo della bilancia commerciale a valore.
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