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Incentivi moto 2022: come funzionano e quanto valgono

La pubblicazione dell’apposito decreto in Gazzetta Ufficiale dà oggi, lunedì 16 maggio, il via agli eco incentivi per l’acquisto di moto e scooter a basse o zero emissioni. I fondi sono scarsi e c’è il rischio si esauriscano in un attimo… Ecco come funzionano e quanto valgono gli Ecobonus
Ecobonus
Annunciati lo scorso 18 febbraio, gli Ecobonus per l’acquisto di moto e scooter (anche auto) a zero o basse emissioni saranno disponibili a partire da oggi, lunedì 16 maggio, con la pubblicazione dell’apposito decreto in Gazzetta Ufficiale. La piattaforma di prenotazione riservata alle concessionarie sarà operativa solo a partire dal 25 maggio, ma valida anche per i contratti stipulati da oggi in avanti. Rispetto allo scorso anno cambiano alcuni valori: facciamo un breve ripasso su come funzionano e quanto valgono i diversi incentivi.

Elettrici e ibridi
I ciclomotori e motocicli ibridi o elettrici (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7), godranno di un contributo statale pari al 30% del prezzo di acquisto fino ad un massimo di 3 mila euro. L’aiuto sale al 40% (fino a 4mila euro) se contestualmente viene rottamata una moto in una classe da Euro 0 a 3. In questo caso l’ecobonus è finanziato con 15 milioni di euro per gli anni 2022, 2023 e 2024.

Termici
Gli incentivi valgono anche per l’acquisto di scooter o moto a benzina, ma solo con contestuale rottamazione di un mezzo inquinante.  A fronte di uno sconto del venditore del 5%, si potrà infatti godere di un contributo del 40% sul prezzo d'acquisto (ma fino ad un massimo di 2500 euro) solo in caso di rottamazione di una moto in una classe da Euro 0 a 3. In questo caso il bonus è finanziato con 10 milioni nel 2022, 5 milioni nel 2023 e 5 milioni nel 2024.

Scadenze e disponibilità
Il “meccanismo” rimane lo stesso: finché ce n’è. Considerando che dei 650 milioni l'anno per tre anni, per un totale di quasi 2 miliardi fino al 2024, solo 65 milioni (15 all’anno fino al 2024) andranno alle due ruote, conviene affrettarsi. I fondi sono scarsi, per non dire ridicoli, e validi per l’acquisto di circa 4.000 veicoli. 
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