Ecobonus moto elettriche, istruzioni per ottenere lo sconto
Il provvedimento che introduce gli incentivi per la sostituzioni delle due ruote più inquinanti con con quelle elettriche o ibride è attivo dal 1° marzo. Vi riportiamo tutte le informazioni necessarie da sapere per accedere all’agevolazione e per richiedere il contributo economico. Riportiamo in sintesi pure le norme che riguardano venditori e case costruttrici
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Green Planet
In attesa del decreto
Dal 1 marzo sono attivi gli incentivi per l’acquisto delle due ruote a batterie. Un provvedimento atteso da tempo, ma con ancora alcuni dettagli mancanti, come l’approvazione del decreto attuativo interministeriale. Un’assenza che non impedisce di recarsi dal concessionario per scegliere e comprare il modello desiderato. Di seguito vi riportiamo le risposte alle domande più frequenti in merito alle modalità di richiesta per ottenere l’agevolazione statale.
Chi può richiedere il contributo?
Per ricevere il contributo statale è d’obbligo rottamare un vecchio modello intestato al richiedente da almeno 12 mesi. Una norma che limita l’accesso agli ecobonus a chi possiede da almeno un anno modelli omologati Euro 0, Euro 1 o Euro 2 delle categorie L1 e L3, ossia dei ciclomotori con velocità limitata a 45 km/h e ai motocicli con cilindrata e velocità superiori a 50 cc e a 45 km/h.
Che veicoli si possono comprare?
Gli esemplari ammessi dal decreto alla ricezione del supporto economico sono quelli delle categorie L1e ed L3e, ossia i “motorini” e le moto con potenza uguale o inferiore agli 11 kW con motori elettrici o ibridi. Sono esclusi dal provvedimento i modelli a 3 e 4 ruote, le due ruote elettriche o ibride con potenze superiori agli 11 kW e tutte quelle con motori tradizionali.
A quanto ammonta l'ecobonus?
L’agevolazione è pari al 30% del prezzo di listino, ma con un limite massimo del contributo fissato a 3.000 euro. L’incentivo non è cumulabile con altri incentivi di carattere nazionale. Ricordiamo che il contributo è valido sia per l’acquisto della due ruote, sia per la locazione finanziaria, ossia il possesso tramite leasing.
Come richiedere l’incentivo?
L’unico onere a carico dell’acquirente è la consegna del veicolo da rottamare con i relativi documenti. Tutte le pratiche per l’erogazione degli incentivi sono poi effettuate dal concessionario che concede il contributo corrisposto “mediante compensazione con il prezzo d’acquisto”. La somma “verrà successivamente rimborsata al venditore dalle imprese costruttrici o importatrici del veicolo acquistato. A loro volta, alle imprese costruttrici o importatrici del veicolo sarà riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al contributo rimborsato al venditore e da quest’ultimo riconosciuto all’acquirente”.
Entro quando effettuare la richiesta?
I contributi per le due ruote sono attivi fino al 31 dicembre 2019 e possono essere richiesti fino all’esaurimento dei fondi di 10 milioni di euro.
Quali sono gli obblighi per i venditori?
Per la prenotazione dei contributi i venditori devono registrarsi sul sito ecobonus.mise.gov.it, inserirvi i dati relativi all’ordine di acquisto del veicolo, compresa l’indicazione dell’importo versato a titolo di acconto, e conservare una ricevuta di registrazione della prenotazione. Entro 120 giorni dalla prenotazione, i venditori confermano l’operazione, comunicando il numero di targa del veicolo nuovo consegnato. Una volta consegnato il nuovo veicoli hanno tempo 15 giorni per consegnare il veicolo usato ad un demolitore.
E quelli per costruttori e importatori?
Le imprese costruttrici o importatrici devono conservare “fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata emessa la fattura di vendita la seguente documentazione, che deve essere ad esse trasmessa dal venditore:
a) copia della fattura di vendita e dell’atto di acquisto;
b) copia del libretto e della carta di circolazione e del foglio complementare o del certificato di proprietà del veicolo usato;
c) originale del certificato di proprietà relativo alla cancellazione per demolizione, rilasciato dallo sportello telematico dell’automobilista”.
Dal 1 marzo sono attivi gli incentivi per l’acquisto delle due ruote a batterie. Un provvedimento atteso da tempo, ma con ancora alcuni dettagli mancanti, come l’approvazione del decreto attuativo interministeriale. Un’assenza che non impedisce di recarsi dal concessionario per scegliere e comprare il modello desiderato. Di seguito vi riportiamo le risposte alle domande più frequenti in merito alle modalità di richiesta per ottenere l’agevolazione statale.
Chi può richiedere il contributo?
Per ricevere il contributo statale è d’obbligo rottamare un vecchio modello intestato al richiedente da almeno 12 mesi. Una norma che limita l’accesso agli ecobonus a chi possiede da almeno un anno modelli omologati Euro 0, Euro 1 o Euro 2 delle categorie L1 e L3, ossia dei ciclomotori con velocità limitata a 45 km/h e ai motocicli con cilindrata e velocità superiori a 50 cc e a 45 km/h.
Che veicoli si possono comprare?
Gli esemplari ammessi dal decreto alla ricezione del supporto economico sono quelli delle categorie L1e ed L3e, ossia i “motorini” e le moto con potenza uguale o inferiore agli 11 kW con motori elettrici o ibridi. Sono esclusi dal provvedimento i modelli a 3 e 4 ruote, le due ruote elettriche o ibride con potenze superiori agli 11 kW e tutte quelle con motori tradizionali.
A quanto ammonta l'ecobonus?
L’agevolazione è pari al 30% del prezzo di listino, ma con un limite massimo del contributo fissato a 3.000 euro. L’incentivo non è cumulabile con altri incentivi di carattere nazionale. Ricordiamo che il contributo è valido sia per l’acquisto della due ruote, sia per la locazione finanziaria, ossia il possesso tramite leasing.
Come richiedere l’incentivo?
L’unico onere a carico dell’acquirente è la consegna del veicolo da rottamare con i relativi documenti. Tutte le pratiche per l’erogazione degli incentivi sono poi effettuate dal concessionario che concede il contributo corrisposto “mediante compensazione con il prezzo d’acquisto”. La somma “verrà successivamente rimborsata al venditore dalle imprese costruttrici o importatrici del veicolo acquistato. A loro volta, alle imprese costruttrici o importatrici del veicolo sarà riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al contributo rimborsato al venditore e da quest’ultimo riconosciuto all’acquirente”.
Entro quando effettuare la richiesta?
I contributi per le due ruote sono attivi fino al 31 dicembre 2019 e possono essere richiesti fino all’esaurimento dei fondi di 10 milioni di euro.
Quali sono gli obblighi per i venditori?
Per la prenotazione dei contributi i venditori devono registrarsi sul sito ecobonus.mise.gov.it, inserirvi i dati relativi all’ordine di acquisto del veicolo, compresa l’indicazione dell’importo versato a titolo di acconto, e conservare una ricevuta di registrazione della prenotazione. Entro 120 giorni dalla prenotazione, i venditori confermano l’operazione, comunicando il numero di targa del veicolo nuovo consegnato. Una volta consegnato il nuovo veicoli hanno tempo 15 giorni per consegnare il veicolo usato ad un demolitore.
E quelli per costruttori e importatori?
Le imprese costruttrici o importatrici devono conservare “fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata emessa la fattura di vendita la seguente documentazione, che deve essere ad esse trasmessa dal venditore:
a) copia della fattura di vendita e dell’atto di acquisto;
b) copia del libretto e della carta di circolazione e del foglio complementare o del certificato di proprietà del veicolo usato;
c) originale del certificato di proprietà relativo alla cancellazione per demolizione, rilasciato dallo sportello telematico dell’automobilista”.
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