Ecco le ultime "diavolerie" Bosch: la moto frena e rallenta da sola
Il produttore tedesco ha presentato nuovi sistemi elettronici che a breve saranno disponibili per darci una mano nella guida. Ecco come funzionano
Bosch è da anni impegnata nella progettazione di sistemi di assistenza alla guida dedicati ai motociclisti, e ha presentato 6 nuovi assistenti alla guida basati sui radar, 4 delle quali pronte al debutto su KTM, con cui Bosch aveva iniziato a collaborare già nel 2013 equipaggiando la 1190 Adventure R con il sistema MSC.
Stando a quanto dichiarato dal produttore tedesco, le nuove funzionalità dovrebbero entrare in produzione nel 2025: “L’obiettivo dichiarato di Bosch è rendere l’utilizzo delle motociclette sempre più sicuro e confortevole impiegando tecnologie innovative, senza rinunciare al piacere di guida”, ha spiegato Geoff Liersch, responsabile della divisione Two-Wheeler & Powersports. “Le nuove funzioni segnano un ulteriore passo avanti in questa direzione e siamo felici di avere KTM come partner”. Vediamole.
Il cruise control che può fermare la moto
Introdotto nel 2020, l'Adaptive Cruise Control (ACC) è il sistema che, una volta impostata la velocità desiderata, è in grado di cambiarla automaticamente per mantenere la distanza di sicurezza. Un ulteriore salto in avanti sarà con l'ACC S&G, funzione che aiuta ulteriormente il motociclista arrestando gradualmente la moto se chi precede si ferma. Questo sistema, spiegano da Bosch, funziona al meglio con una trasmissione automatica, come quella usata nella nuova KTM, che sarà la prima ad avere la nuova funzionalità. Per ripartire dopo che ci si è fermati, si potrà fare a meno di usare la frizione e semplicemente premere un pulsante o attivare brevemente l'acceleratore non appena il veicolo che precede inizia a muoversi.
Tiene sotto controllo le distanze in gruppo
L’ACC potrebbe dare qualche problema quando si viaggia in comitiva, considerando che la funzione si aspetta che la moto che precede si trovi a centro corsia. In questi casi, il Group Ride Assist si rivela un’utile aggiunta all’ACC. Il GRA userà infatti un algoritmo messo a punto per rilevare se il gruppo avanza in formazione sfalsata, regolando quindi automaticamente la velocità per mantenere la stessa distanza dalle moto che precedono ed aiutando i motociclisti a mantenere naturalmente l’assetto di gruppo. Quando non si è in gruppo, il sistema GRA funziona come l’ACC.
RDA: rallenta e frena automaticamente
Si tratta di una nuova funzione messa a punto per aiutare a mantenere una distanza corretta dai veicoli che precedono e prevenire i tamponamenti accidentali. La differenza con l’ACC è significativa: mentre con quest’ultimo si imposta la velocità desiderata, con l’RDA la moto viene controllata nomalmente controllata dal pilota con l'acceleratore. Durante la guida il sistema però può agire riducendo "chiudendo" il gas, oppure, se necessario, attivando i freni. In pratica: il motociclista preimposta la distanza desiderata dal veicolo che precede e il sistema tiene d'occhio che venga mantenuta dal pilota, se quest'ultimo sgarra interniene automaticamente rallentando o frenando. Il pilota però se vuole, può usare un pulsante per disattivare questa funzione oppure insistere con l’acceleratore per eludere la decelerazione generata dal sistema.
Emergency Brake Assist: se serve frena di più
È in sostanza una frenata automatica che interviene con decisione quando il motociclista ha già attivato le pinze. Fermo restando che, in caso di emergenza, ogni secondo è prezioso per evitare una collisione e conseguenze potenzialmente gravi, il sistema è stato progettato per entrare in azione quando il radar rileva un rischio di collisione e la frenata del motociclista non appare “abbastanza incisiva”. Semplificando, l’EBA aumenta attivamente la pressione del circuito frenante per ridurre la velocità il più rapidamente possibile.
Rear Distance Warning, allarme di pericolo
Un altro aiuto progettato per avvertire il motociclista di una situazione possibilmente rischiosa alle sue spalle. L’occhio sullo specchietto rimane “obbligatorio”, ma grazie al sistema Rear Distance Warning, la guida può diventare più sicura. Semplicemente, l’RDW monitora la situazione dietro la moto e attiva un avviso lampeggiante sul display se un veicolo si avvicina troppo.
Rear Collision Warning: si fa sentire con gli automobilisti
Infine l’RCW allerta i veicoli che seguono la moto quando questi si avvicinano troppo azionando, per esempio, le luci di emergenza. Una soluzione che “ricorda” agli automobilisti indisciplinati l’importanza della distanza di sicurezza, sia che ci si trovi in coda al semaforo oppure in mezzo al traffico.