Ecco su strada la Flying Flea, la moto elettrica secondo Royal Enfield
Il progetto Flying Flea viene sviluppato da una squadra di oltre 200 ingegneri, parte in India e parte nel Regno Unito ecco uno dei primi prototipi sorpresi su strada

Gli indiani della Royal Enfield hanno preso dannatamente sul serio il tema della mobilità elettrica, al punto da creare un marchio specifico per le moto ad emissioni zero del Gruppo: Flying Flea è stato presentato all’EICMA dell’anno scorso e i primi due modelli, denominati FF-C6 e FF-S6, dovrebbero venire commercializzati verso la metà del 2026. I prototipi sono già in circolazione e sono stati “fulminati” durante un test di prova su una strada europea, come potete vedere da queste immagini pubblicate sul sito www.mcnews.com .

Originale la ciclistica con forcella a parallelogramma e telaio e forcellone in alluminio per risparmiare sul peso
Sono agili, versatili e leggere, secondo la filosofia sposata dal marchio per moto destinate prevalentemente ad un uso urbano. L’aspetto è classico, retró, ma la tecnica è moderna e secondo le indiscrezioni il motore elettrico dovrebbe essere in grado di arrivare a una potenza continua di circa 11 kW (15 CV).
Forcella a parallelogramma
Nonostante le forme tradizionali è una moto che non passerà inosservata, soprattutto se verrà mantenuta la curiosa forcella a steli rigidi, dotata di due ammortizzatori, che equipaggia il prototipo. È un richiamo moderno a una storia antica, quella delle forcelle a parallelogramma usate fino agli anni ‘40, e poi abbandonate con l’avvento delle telescopiche. Il telaio è in alluminio, a doppia culla, integrato dalla batteria che ha funzione di elemento portante; il serbatoio ovviamente è fittizio e serve piuttosto come appoggio per le ginocchia. La sella è monoposto e nella parte posteriore del sedile del prototipo sono ospitati gli strumenti per la raccolta dati, ma è ovvio che il modello definitivo darà la possibilità di caricare un passeggero. La trasmissione finale è a cinghia. Degno di nota il fatto che il parafango posteriore tradizionale visto al Salone di Milano è stato sostituito da un copriruota posteriore: evidentemente il design non ha ancora raggiunto la sua configurazione definitiva.

Ci lavorano in 200
Gli indiani come si diceva ci credono molto: il progetto Flying Flea viene sviluppato da una squadra di oltre 200 ingegneri, parte in India e parte nel Regno Unito; la produzione in serie avverrà in uno stabilimento situato a Chennai, in India, dove vengono effettuati progettazione e produzione di componenti elettrici chiave come motore, batteria, elettronica di controllo e software.
Flying Flea non è un nome nuovo per Royal Enfield: significa “pulce volante” ed era il soprannome della RE 125,uno storico modello prodotto durante la Seconda Guerra Mondiale. Era una 125 cm³ straordinariamente leggera, del peso di soli 59 kg, tale da poter essere lanciata con il paracadute insieme alle truppe aviotrasportate. Aveva 3,5 CV e venne impiegata in numerosi campi di battaglia europei.

Ecco la prima "pulce volante", sviluppata durante la Seconda Guerra Mondiale
Foto e immagini








