Ecco dove il pieno costa meno
Combattere il caro-benzina è possibile. Self service, pompe "no logo", impianti ai supermercati, piccole catene... Ecco una piccola guida per sapere dove e come risparmiare al distributore.
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Politica e trasporti
Vola la verde
L'impennata delle accise sulla benzina previste nel decreto salva-Italia varato dal governo Monti hanno fatto aumentare il prezzo della benzina a livelli record. Da dicembre a marzo abbiamo assistito a un aumento esponenziale del prezzo della verde che ora si è attestato a medie superiori a 1,835/litro, con punte in alcuni casi di oltre 2 euro/litro. Come fare per fronteggiare questo aumento vertiginoso dei prezzi del carburante? Ve lo dice inSella.it.Chi fa da sé... risparmia
Il principale problema della rete distributiva italiana riguarda la distribuzione capillare degli impianti e la scarsa abitudine all'uso del self service. In Italia ci sono 23 mila distributori di benzina, contro i 14.800 della Germania (che ha una rete stradale più estesa della nostra), i 12.000 della Francia e gli 8.900 della Gran Bretagna. Il risultato di questa concentrazione di impianti comporta che percorriamo meno strada per fare benzina, e paghiamo di più la prossimità. Inoltre paghiamo a caro prezzo la scarsa abitudine a fare benzina da soli: la media nazionale di automobilisti e motociclisti che usano il self service è di circa il 30%, contro il 95% dei tedeschi. E nella benzina servita è compreso ovviamente il costo del servizio dell'operatore.Fino a 6 cent in meno alle "pompe bianche"
La prima, e più ovvia soluzione, è quella di rivolgersi alle cosiddette pompe bianche. Parliamo dei distributori "no logo", quelli indipendenti svincolati dalle grosse compagnie petrolifere. Dovendo gestire piccoli volumi di carburante, e non dovendo affrontare molte spese di trasporto, gestione e pubblicità, riescono a strappare sul mercato margini lordi molto vantaggiosi, che si ripercuotono sul prezzo finale. In media, un litro di verde a una pompa bianca può costare dai 4 ai 6 centesimi in meno rispetto a un distributore di marca. Sul sito di Federconsumatori è a disposizione un elenco aggiornato, regione per regione, che indica dove sono situati i distributori indipendenti. Ancora più completo l'elenco proposto dal nostro "sito fratello" alVolante.it, aggiornato continuamente con l'aiuto dei lettori
I piccoli che ti trattano bene
Un capitolo a parte, ma sempre collegato a quello dei distributori indipendenti, riguarda i piccoli distributori, ossia quei soggetti leggermente più strutturati (magari su base regionale o territoriale) che praticano, sempre per lo stesso meccanismo delle pompe bianche, dei prezzi più vantaggiosi rispetto agli impianti delle multinazionali del petrolio. In questa categoria rientrano la cremonese Keropetrol (42 impianti tra Piemonte, Lombardia e Liguria), la tedesca OMV, che ha ceduto alla veneziana San Marco Petroli i suoi 99 impianti di distribuzione nel Nordest, o ancora la veneta Noaloil. Scendendo nella Penisola, risultano particolarmente convenienti i rifornimenti nei distributori della toscana Quattropetroli, o negli impianti (concentrati nel Lazio e in Sardegna) di Fiamma 2000. In questi casi i prezzi al litro possono essere interiori in media fino a 5-7 centesimi rispetto a un grosso distributore.Conviene anche al super
Un altro modo intelligente di fare il pieno è quello di farlo al supermarket. Quella delle catene di grande distribuzione dotate di impianti self service per la distribuzione di benzina e gasolio sono una realtà sempre più affermata in Italia. Qui fa la parte del leone Auchan, catena francese della gdo che nel nostro Paese ha 40 distributori attivi (più uno in fase di costruzione): il risparmio in questo caso si aggira sui 7/8 centesimi al litro sulla verde, circa 4/5 euro per un pieno. Qui potete trovare la lista completa degli impianti. La tradizione transalpina della benzina low cost è seguita anche da Carrefour: il marchio francese ha 25 ipermercati dotati di distributore, che offrono un risparmio di circa 3/4 centesimi al litro sulla verde. Interessante dal punto di vista dei prezzi praticati (dai 7 ai 9 centesimi in meno per ogni litro di verde) è invece la rete dei distributori della Coop (che vendono carburante sotto l'insegna Enercoop) e degli ipermercati Conad (11 pompe attive).Risparmio online in autostrada
Secondo una recente indagine dell'ACI, fatta in contemporanea con altri 17 Automobile club internazionali, sulle autostrade italiane 2 distributori su 3 praticano prezzi superiori a quelli fuori dall'autostrada. L'unico mezzo per risparmiare senza uscire dal casello resta quello di cercare la pompa più conveniente. Sul sito di Autostrade per l'Italia si può pianificare il proprio viaggio cercando la stazione di servizio dove il carburante costa di meno. In alcune realtà, i prezzi possono essere convenienti in modo quasi sorprendente.Il pieno all'estero? Conviene
Chi ha la fortuna di vivere in zone di confine, può sempre decidere di affrontare una trasferta per il pieno di benzina. Un viaggio che in genere conviene: nel Canton Ticino, in Svizzera, un litro di verde costa 1,358 euro. In Slovenia invece fare il pieno costa circa 16 euro meno che in Italia, mentre sul confine occidentale, chi ha la fortuna di poter andare in Francia può risparmiare molto: la verde qui costa 1,490 al litro.Foto e immagini
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alla fine mi sa che vendo la moto e mi compro uno scooter che consuma poco: ormai la benzina ha dei prezzi folli!
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questa la soluzione: devo impazzire per risparmiare?
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Per noi Goriziani, al momento, la moto non diventa un lusso sfrenato. Nella vicina Repubblica di Slovenia la benzina costa 1,320 euro al litro.....
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In svizzera la verde superplus 98 è arrivata nei giorni scorsi a 1.60€, la 95 a 1.56€...Comunque meno dei 2€ circa che si vedono da noi...
Mi mancano i tempi quando con meno di 5€ facevo il pieno al motorino...
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