Ecco come cambia l’Honda ADV350
Il midi crossover della casa giapponese sfodera piccoli aggiornamenti per le sospensioni, nuova strumentazione e colorazioni inedite
Un po’ di comodità in più e quattro nuovi colori per l’Honda ADV350, versione “piccola” del SUV a due ruote della Casa giapponese, ispirata al capostipite X-ADV. A cambiare rispetto al modello 2024 sono gli ammortizzatori con serbatoio del gas separato che ora sono regolabili nel precarico molla, è nuova la strumentazione TFT a colori con display da 5” dotata di connettività per smartphone Honda RoadSynk, ed è nuovo pure il blocchetto sinistro a quattro vie retroilluminato che permette di gestirla; adesso ci sono anche l’illuminazione del vano sottosella e le frecce a disattivazione automatica. L’adeguamento alla normativa Euro 5+ ha richiesto alcuni interventi tecnici, per cui sono cambiati la struttura interna del silenziatore e il catalizzatore, è stata modificata l’ECU ed è stato inserito un nuovo sensore O2 a valle del catalizzatore. Tutte nuove le quattro colorazioni disponibili: Pearl Nightstar Black, Mat Ruthenium Silver Metallic, Hyper Red, Mat Coal Black Metallic (Special Edition) con big logo.
Il cruscotto a colori è tutto nuovo. I paramani sono di serie
Strada e sterrati
L'ADV è pensato per un uso diverso dagli altri che lo sterrato non lo prendono nemmeno in considerazione, e lo sottolinea con un aspetto grintoso e spigoloso. Per quanto protettiva, la carrozzeria mette in evidenza la forcella a steli rovesciati, e le forme slanciate tendono a lasciare spazio attorno alle ruote mimando quelle delle moto da cross. Tutto per accentuare il concetto di scooter fuoristrada.
Il sottosella è abbastanza ampio e sfruttabile
Però resta sempre un veicolo che passerà la maggior parte della sua vita sull’asfalto e in città, per cui si è fatta molta attenzione ai dettagli che contano: parabrezza regolabile su quattro posizioni per una escursione di 133 mm, un vano sottosella da 48 litri nel quale si possono tranquillamente riporre due caschi integrali, nel vano porta oggetti anteriore sinistro anche una presa USB-C per ricaricare lo smartphone. Sella alta ma non troppo – a 795 mm da terra – per non avere problemi e toccare con i piedi e smart key con transponder che sostituisce la tradizionale chiave da inserire nella serratura.
Ciclistica pronta a tutto
L’ADV350 è costruito intorno a un telaio a doppia culla sovrapposta in tubi d’acciaio ed ha misure caratteristiche improntate alla stabilità: 1520 mm di interasse, cannotto di sterzo inclinato di 26,5° e 90 mm di avancorsa, con un peso in ordine di marcia di 186 kg. Monta una forcella a steli rovesciati di 37 mm Ø di tipo motociclistico e dietro ci sono due ammortizzatori con serbatoio del gas separato e molle progressive a triplo stadio. Escursioni generose, 125 mm davanti e 130 dietro, casomai capitasse di affrontare un leggero sterrato; gli pneumatici 120/70-15“ anteriore e 140/70-14” posteriore montati sulle ruote in lega a sei razze hanno il battistrada semi-tassellato e sono adeguati. La frenata è assicurata da un disco anteriore di 256 mm Ø con pinza a due pistoncini e uno posteriore di 240 mm Ø con pinza a un pistoncino, controllati da ABS a due canali.
Il motore è basculante e funge da braccio sinistro della sospensione, affiancato sull’altro lato da un elemento ausiliario in alluminio. Si tratta di un monocilindrico di 330 cm³ raffreddato a liquido, con distribuzione monoalbero a camme in testa. È accreditato di una potenza di 29,2 CV (21,5 kW) a 7500 giri/minuto e di una coppia di 31,5 Nm a 5250 giri/minuto. All’alimentazione provvede un corpo farfallato di 36 mm Ø, e un contralbero permette di ridurre le vibrazioni.
La trasmissione è tradizionale, frizione centrifuga automatica, cinghia trapezoidale e variatore. L’ADV350 è dotato del controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control) disattivabile, che in caso di perdita di aderenza della ruota posteriore interviene sul sistema di iniezione elettronica riducendo la coppia erogata.
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