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È scomparso Giorgio Minarelli

Figlio di Vittorio, che nel 1956 aveva fondato la F.B. Minarelli poi trasformata in Motori Minarelli nel 1967, Giorgio era entrato in azienda nel 1980 e ne aveva assunto il controllo. Chiusa l’avventura imprenditoriale si era dedicato all’arte: era stato presidente della GAM, la Galleria d’Arte Moderna di Bologna

All’età di 91 anni, giovedì 26 gennaio si è spento Giorgio Minarelli, l’uomo che aveva guidato la Motori Minarelli negli anni del boom economico. Figlio di Vittorio, che nel 1956 aveva fondato la F.B. Minarelli poi trasformata in Motori Minarelli nel 1967, Giorgio era entrato in azienda nel 1980 e ne aveva assunto il controllo; con lui proseguì anche il programma corse iniziato dal papà, che portò quattro titoli mondiali velocità nella classe 125 GP tra il 1978 e il 1981. Nei primi anni ‘90 la firma dell’accordo di joint venture con Yamaha per la produzione di motori a quattro tempi e con variatore automatico per gli scooter dei quali la Minarelli divenne il maggior costruttore mondiale.

 

Dopo i motori l’arte

Nel novembre 2001 il Gruppo giapponese acquisì il controllo dell’azienda e nel 2020 la Fantic Motor ha rilevato il 100% delle quote Yamaha.

Chiusa l’avventura imprenditoriale, Giorgio Minarelli si era dedicato all’arte: era stato presidente della GAM, la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, e successivamente aveva investito nella mostra Street art. Banksy&co proposta da Genus Bononiae al Museo della Città e costituendo l’associazione Italian Graffiti che stacca le opere d’arte disegnate sui muri per conservarle.

«La tramuteremo in onlus – furono le sue parole –. Presidente Fabio Roversi Monaco. Ci ho messo per ora qualche decina di migliaia di euro, è tutto il nostro capitale. Il futuro è un mecenatismo più diffuso. Speriamo che altri operatori scendano in campo, ci sono molte fondazioni e secondo noi questo è un progetto per la città nel suo complesso. Per far parlare il mondo di Bologna, far venire giovani a vedere, a confrontarsi».

A suo ricordo i dipendenti della Motori Minarelli hanno emesso un comunicato nel quale esprimono “tutta la gratitudine a un uomo che ha saputo prendere il testimone del padre con coraggio, intelligenza, responsabilità sociale e amore per il lavoro, portando la Motori Minarelli ai vertici mondiali, punto di riferimento per tante famiglie del territorio”.

 

 

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