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È morto Bud Spencer, il re delle scazzottate

L'attore napoletano, all'anagrafe Carlo Perdersoli, è morto in un ospedale romano all'età di 87 anni. Bud, da solo, o in coppia con Terence Hill ha scritto alcune pagine indelebili del cinema italiano degli anni 70 e 80, spesso in sella alle motociclette
Aveva 87 anni
Bud Spencer se n'è andato serenamente, come spiega il figlio Giuseppe in una nota: “Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto e la sua ultima parola è stata 'grazie"”. Lo ha fatto in silenzio, come silenziosi sono stati gli ultimi suoi anni, poche apparizioni pubbliche e un “buen retiro” facilitato da qualche acciacco, ma soprattutto dalla convinzione di aver dato tanto al cinema italiano. Assieme a Terence Hill (alias Mario Girotti) Spencer ha scritto molte pagine della cinematografia italiana degli anni 70, ma soprattutto ha reso grande -e immortale, considerando il successo che ancora riscuote tra i giovani, la saga degli Spaghetti Western. Alcuni titoli, come Lo Chiamavano Trinità, infatti, sono delle pietre miliari del genere ma soprattutto sono arrivate ai giorni nostri con la stessa brillantezza di un tempo. Eppure Carlo Pedersoli non è solo questo, o meglio, la sua carriera è stata molto più poliedrica di quel che ci si ricordi. Se ormai è celebre il suo passato da nuotatore, che gli permise di mettersi in bacheca una partecipazione agli Europei di Vienna e due medaglie ai giochi del Mediterraneo del 1951, pochi sanno che nella sua carriera di attore oltre ai celebri film con Terence Hill c'è stato spazio per il thriller (diretto da Dario Argento in Quattro mosche di velluto grigio), per il cinema d'autore con Ermanno Olmi e persino per il dramma di denuncia civile con Torino nera di Carlo Lizzani. Tante esperienze, tanti successi, e anche un po' di amarezza per non essere abbastanza considerato da un mondo che ha contribuito a rendere grande: "In Italia io e Terence Hill semplicemente non esistiamo, nonostante la grande popolarità che abbiamo anche oggi tra i bambini e i più giovani. Non ci hanno mai dato un premio, non ci invitano neppure ai festival." Per fortuna, il suo lascito non andrà perduto: tante le scene memorabili a partire da quelle tratte dai grandi classici del periodo d'oro fino al cameo, gustosissimo di Fuochi d'Artificio di Leonardo Pieraccioni dove, nei panni di un cantante cieco, interpreta in maniera esilarante Serenata Rap di Jovanotti. Qui sotto un video tratto proprio da uno dei suoi film più celebri, Altrimenti ci Arrabbiamo, dove Bud, in sella a una Motozodiaco “ci da dentro” da par suo sotto le note di Dune Buggy degli Oliver Onions.  Dietro richiesta dei familiari, domani  sarà allestita in Campidoglio la camera ardente che sarà aperta dalle 10. I funerali si terranno giovedì 30 giugno alle ore 12 a Piazza del Popolo alla Chiesa degli Artisti (Basilica Santa Maria in Montesanto).
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