E-bike, le agevolazioni per il 2021
Al via il contributo per l’acquisto di cargo bike destinato ai possessori di partite Iva e con un importo massimo di 2.000 euro. Dalla Legge di Bilancio arrivano anche 100 milioni di euro per i cicli, in parte destinati a smaltire le richieste del bonus bici del 2020 e in parte volti ad aumentare le risorse per finanziare il bonus rottamazione che fornisce agevolazioni fino a 1.500 euro

Green Planet
Un contributo per la logistica
Le agevolazioni per l’acquisto di cargo bike ci sono. La conferma arriva dalla versione definitiva della Legge di Bilancio approvata a fine dicembre che dedica un articolo specifico all’argomento. Il provvedimento, valido per modelli muscolari e a pedalata assistita, è riservato ai possessori di partita Iva titolari di micorimprese e piccole imprese e prevede uno stanziamento di 2 milioni di euro. Il contributo è erogato sotto forma di credito d’imposta annuo “nella misura massima del 30% delle spese sostenute e fino ad un importo massimo annuale di 2.000 euro per ciascuna impresa beneficiaria”. L’iniziativa è voluta per favorire la diffusione di mezzi in grado di ridurre la congestione da traffico, il rilascio di gas serra e le emissioni di inquinanti come particolato e ossidi d’azoto, nocivi per la salute. Le cargo bike sono considerate pure molte pratiche per agevolare il lavoro degli operatori delle consegne in quanto agili nel districarsi nel traffico, essenti da problemi di parcheggio e veloci negli spostamenti grazie anche alla possibilità di “accorciare” i tragitti passando per zone a traffico limitato o ciclo pedonali.
Cento milioni a pedali
All’articolo 692 della Legge di Bilancio compare un altro provvedimento a favore delle biciclette. Si tratta dello stanziamento di 100 milioni di euro per il “Programma sperimentale buono mobilità”, ossia per il cosiddetto bonus bici che ha riscosso tanto successo nel 2020 esaurendo i 215 milioni stanziati in breve tempo. Un’iniziativa che concede un contributo fino al 60% del prezzo di listino, con un massimo di 500 euro, per l’acquisto di bici, e-bike, monopattini e affini. Il nuovo fondo, però, sembrerebbe pensato soprattutto per smaltire le richieste inevase l’anno scorso più che all’erogazione di nuove agevolazioni all’acquisto. È probabile, quindi, che una volta soddisfatta la domanda del bonus bici inevasa lo scorso anno i soldi residui siano dirottati verso il bonus rottamazione. Un provvedimento che dovrebbe essere vigore dal 1 gennaio 2021, ma ancora non attivato per l’assenza dei decreti attuativi. Ricordiamo che la norma stabilisce l’erogazione di un buono del valore di 500 euro per la rottamazione di un ciclomotore o di un motociclo Euro 2 o Euro 3 a due tempi. L’importo sale a 1.500 euro se ad essere destinata al demolitore è un’auto con omologazione Euro 3 o antecedente. I buoni possono essere spesi entro i tre anni successivi per l'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, di servizi di condivisione oppure di bici, e-bike, monopattini e altri mezzi di micromobilità.
Un incentivo all’uso dei cicli?
Nel corso del 2021 potrebbe arrivare un ulteriore provvedimento per favorire la mobilità a pedali. A differenza dei precedenti concepiti per rendere più economico l’acquisto del mezzo, la nuova disposizione avrebbe l’intento di incentivare l’uso delle biciclette. La formula non dovrebbe essere dissimile da quella già sperimentata con successo in una trentina di località della Penisola, ossia di fornire un contributo per ogni chilometro percorso in sella con un limite massimo di denaro erogabile. A Bari, ad esempio, l’amministrazione ha concesso un rimborso di 0,20 euro/km per chi pedala lungo il tragitto casa-lavoro e di 0,04 euro/km per gli altri spostamenti all’interno del Comune. Cifre dimezzate per chi usa le e-bike e con un limite massimo di 50 euro erogabile mensilmente. Una soluzione che, secondo alcuni esperti, potrebbe avere risvolti inattesi. Al maggiore utilizzo del ciclo come mezzo di trasporto, infatti, si potrebbe aggiungere la crescita delle vendite di bici a pedalata assistita, le più adatte per recarsi al lavoro senza sudare. Una tendenza avvenuta in Belgio, paese che ha introdotto il rimborso chilometrico nel 2011 e con la percentuale di e-bike vendute sul totale più alta d’Europa (oltre il 50%).
Le agevolazioni per l’acquisto di cargo bike ci sono. La conferma arriva dalla versione definitiva della Legge di Bilancio approvata a fine dicembre che dedica un articolo specifico all’argomento. Il provvedimento, valido per modelli muscolari e a pedalata assistita, è riservato ai possessori di partita Iva titolari di micorimprese e piccole imprese e prevede uno stanziamento di 2 milioni di euro. Il contributo è erogato sotto forma di credito d’imposta annuo “nella misura massima del 30% delle spese sostenute e fino ad un importo massimo annuale di 2.000 euro per ciascuna impresa beneficiaria”. L’iniziativa è voluta per favorire la diffusione di mezzi in grado di ridurre la congestione da traffico, il rilascio di gas serra e le emissioni di inquinanti come particolato e ossidi d’azoto, nocivi per la salute. Le cargo bike sono considerate pure molte pratiche per agevolare il lavoro degli operatori delle consegne in quanto agili nel districarsi nel traffico, essenti da problemi di parcheggio e veloci negli spostamenti grazie anche alla possibilità di “accorciare” i tragitti passando per zone a traffico limitato o ciclo pedonali.
Cento milioni a pedali
All’articolo 692 della Legge di Bilancio compare un altro provvedimento a favore delle biciclette. Si tratta dello stanziamento di 100 milioni di euro per il “Programma sperimentale buono mobilità”, ossia per il cosiddetto bonus bici che ha riscosso tanto successo nel 2020 esaurendo i 215 milioni stanziati in breve tempo. Un’iniziativa che concede un contributo fino al 60% del prezzo di listino, con un massimo di 500 euro, per l’acquisto di bici, e-bike, monopattini e affini. Il nuovo fondo, però, sembrerebbe pensato soprattutto per smaltire le richieste inevase l’anno scorso più che all’erogazione di nuove agevolazioni all’acquisto. È probabile, quindi, che una volta soddisfatta la domanda del bonus bici inevasa lo scorso anno i soldi residui siano dirottati verso il bonus rottamazione. Un provvedimento che dovrebbe essere vigore dal 1 gennaio 2021, ma ancora non attivato per l’assenza dei decreti attuativi. Ricordiamo che la norma stabilisce l’erogazione di un buono del valore di 500 euro per la rottamazione di un ciclomotore o di un motociclo Euro 2 o Euro 3 a due tempi. L’importo sale a 1.500 euro se ad essere destinata al demolitore è un’auto con omologazione Euro 3 o antecedente. I buoni possono essere spesi entro i tre anni successivi per l'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, di servizi di condivisione oppure di bici, e-bike, monopattini e altri mezzi di micromobilità.
Un incentivo all’uso dei cicli?
Nel corso del 2021 potrebbe arrivare un ulteriore provvedimento per favorire la mobilità a pedali. A differenza dei precedenti concepiti per rendere più economico l’acquisto del mezzo, la nuova disposizione avrebbe l’intento di incentivare l’uso delle biciclette. La formula non dovrebbe essere dissimile da quella già sperimentata con successo in una trentina di località della Penisola, ossia di fornire un contributo per ogni chilometro percorso in sella con un limite massimo di denaro erogabile. A Bari, ad esempio, l’amministrazione ha concesso un rimborso di 0,20 euro/km per chi pedala lungo il tragitto casa-lavoro e di 0,04 euro/km per gli altri spostamenti all’interno del Comune. Cifre dimezzate per chi usa le e-bike e con un limite massimo di 50 euro erogabile mensilmente. Una soluzione che, secondo alcuni esperti, potrebbe avere risvolti inattesi. Al maggiore utilizzo del ciclo come mezzo di trasporto, infatti, si potrebbe aggiungere la crescita delle vendite di bici a pedalata assistita, le più adatte per recarsi al lavoro senza sudare. Una tendenza avvenuta in Belgio, paese che ha introdotto il rimborso chilometrico nel 2011 e con la percentuale di e-bike vendute sul totale più alta d’Europa (oltre il 50%).
Aggiungi un commento