E-bike Gocycle G2, la Formula 1 delle pieghevoli
Progettata da un ex designer McLaren, ha telaio, forcella e cerchi in magnesio, pesa pochissimo e ha un'autonomia massima di circa 60 km. Grazie a un sistema di comunicazione Bluetooth si possono personalizzare alcuni parametri di funzionamento tramite lo smartphone. Il prezzo è decisamente salato
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Green Planet
Fa 60 km con una carica
Il listino sfiora i 3.000 euro ed è destinato a crescere se si vuole aggiungere uno dei tanti accessori disponibili, come parafanghi, luci, cavalletto, antifurto o borsone per il trasporto. Un prezzo da capogiro per una pieghevole a pedalata assistita, ma, almeno in parte giustificato. La Gocycle G2 impiega magnesio per il telaio, la forcella e i cerchi da 20”, elemento che consente di avere un'elevata rigidità e di contenere il peso a 15,6 kg. Dettagli “doc” sono pure i bracci monotubo che reggono le ruote per renderle facilmente amovibili, nonché la sospensione posteriore con escursione da 25 mm e il sistema di “messa in piega” che riduce gli ingombri a 60x76x30 cm. Operazione favorita dalla presenza dei cavi interni alla struttura, dalla catena “chiusa” e dalle batterie inserite nel tubo centrale. Si tratta di accumulatori al litio con capacità di 236 Wh, ricaricabili in 5,5 ore, sufficienti per alimentare il motore elettrico da 250 W per oltre 60 km utilizzando la modalità di assistenza più blanda. Altri “plus” sono i freni a disco idraulici e il cambio a tre velocità all'interno del mozzo azionabile con comando elettronico. E per chi ama il design, la firma è quella di un ex “matita” della McLaren, Richard Thorpe. che ha avuto un'esperienza nelle supercar tornata utile per lavorare materiali di pregio come il magnesio, per dare un'estetica accattivante e ideare qualche soluzione insolita, come il display a LED invisibile con e-bike spenta. Una volta accesa la Gocycle mostra con una serie di luci sul manubrio velocità, rapporto inserito e stato della ricarica. Hi-techè pure il sistema di comunicazione Bluetooth che consente di personalizzare tramite smartphone alcuni parametri e di verificare l'efficienza del sistema grazie a una app per Android e iOS.
Il listino sfiora i 3.000 euro ed è destinato a crescere se si vuole aggiungere uno dei tanti accessori disponibili, come parafanghi, luci, cavalletto, antifurto o borsone per il trasporto. Un prezzo da capogiro per una pieghevole a pedalata assistita, ma, almeno in parte giustificato. La Gocycle G2 impiega magnesio per il telaio, la forcella e i cerchi da 20”, elemento che consente di avere un'elevata rigidità e di contenere il peso a 15,6 kg. Dettagli “doc” sono pure i bracci monotubo che reggono le ruote per renderle facilmente amovibili, nonché la sospensione posteriore con escursione da 25 mm e il sistema di “messa in piega” che riduce gli ingombri a 60x76x30 cm. Operazione favorita dalla presenza dei cavi interni alla struttura, dalla catena “chiusa” e dalle batterie inserite nel tubo centrale. Si tratta di accumulatori al litio con capacità di 236 Wh, ricaricabili in 5,5 ore, sufficienti per alimentare il motore elettrico da 250 W per oltre 60 km utilizzando la modalità di assistenza più blanda. Altri “plus” sono i freni a disco idraulici e il cambio a tre velocità all'interno del mozzo azionabile con comando elettronico. E per chi ama il design, la firma è quella di un ex “matita” della McLaren, Richard Thorpe. che ha avuto un'esperienza nelle supercar tornata utile per lavorare materiali di pregio come il magnesio, per dare un'estetica accattivante e ideare qualche soluzione insolita, come il display a LED invisibile con e-bike spenta. Una volta accesa la Gocycle mostra con una serie di luci sul manubrio velocità, rapporto inserito e stato della ricarica. Hi-techè pure il sistema di comunicazione Bluetooth che consente di personalizzare tramite smartphone alcuni parametri e di verificare l'efficienza del sistema grazie a una app per Android e iOS.
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ma no facciamo 4000€ ma ste bici per chi le fanno? polli allo spiedo?
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