Ducati SS900 Petardo by El Solitario
Ducati moto - Il customizer El Solitario ha realizzato questo bel “mostro” su base Ducati SS900. La Petardo è un tripudio di alluminio e soluzioni estetiche fuori dal comune. Più piacere o meno, ma senza dubbio non passa inosservata
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Moto
Mad Max Style
David Borras Higuero, meglio conosciuto come El Solitario MC, è un customizer famoso per le sue realizzazioni originali e spesso geniali e provocatorie, come la R nineT dotata di carena “tubolare”. Sul suo blog, di recente, è apparsa questa moto che il customizer galiziano ha battezzato Petardo, in origine una Ducati SS del 1993. Il concetto alla base del progetto lo ha spiegato direttamente Borras: "Abbiamo voluto abbracciare le vene e le arterie che muovono il corpo!" e infatti questa moto presenta un propulsore quasi avvolto dai cablaggi elettrici volutamente tenuti in bella mostra. Sul serbatoio invece trova posto una plancia comandi da fare invidia a un aereo: tutti i dati relativi al funzionamento del propulsore sono subito sott'occhio. Il serbatoio "vero", sfrattato dalla sua posizione abituale ha trovato posto sul retro (una tanica da 10 litri) mentre il telaio, in origine appartenuto a una 600SS alloggia con alcune modifiche il motore della 900, munito di un bello scarico artigianale in alluminio. La ciclistica sfoggia al posteriore un mono Öhlins, mentre davanti trova posto una forcella, sempre Öhlins, ereditata da una Ducati Desmosedici. Il look finale è “post atomico", per alcuni difficile da digerire, ma di sicuro El Solitario al 100%.
David Borras Higuero, meglio conosciuto come El Solitario MC, è un customizer famoso per le sue realizzazioni originali e spesso geniali e provocatorie, come la R nineT dotata di carena “tubolare”. Sul suo blog, di recente, è apparsa questa moto che il customizer galiziano ha battezzato Petardo, in origine una Ducati SS del 1993. Il concetto alla base del progetto lo ha spiegato direttamente Borras: "Abbiamo voluto abbracciare le vene e le arterie che muovono il corpo!" e infatti questa moto presenta un propulsore quasi avvolto dai cablaggi elettrici volutamente tenuti in bella mostra. Sul serbatoio invece trova posto una plancia comandi da fare invidia a un aereo: tutti i dati relativi al funzionamento del propulsore sono subito sott'occhio. Il serbatoio "vero", sfrattato dalla sua posizione abituale ha trovato posto sul retro (una tanica da 10 litri) mentre il telaio, in origine appartenuto a una 600SS alloggia con alcune modifiche il motore della 900, munito di un bello scarico artigianale in alluminio. La ciclistica sfoggia al posteriore un mono Öhlins, mentre davanti trova posto una forcella, sempre Öhlins, ereditata da una Ducati Desmosedici. Il look finale è “post atomico", per alcuni difficile da digerire, ma di sicuro El Solitario al 100%.
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Inguardabile. Ho capito perché hanno fatto le foto su fondo scuro!
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